Capitolo 18

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- avevano questa bambina tra le braccia.. una bellissima bambina- dice con gli occhi leggermente lucidi dall'emozione, sbattendo velocemente le palpebre per nascondere questo piccolo particolare.
- senza darmi troppe spiegazioni mi hanno consegnato questa bambina, con una carnagione così chiara rispetto alla mia-
dice iniziando a respirare faticosamente, sentendo la pressione del momento.
- così ho preso una decisione lì sul momento e sono volato via con l'intenzione di portarla al sicuro- dice abbassando il tono di voce -solo al mio ritorno mi hanno spiegato che questa bambina era nata dall'unione del dna umano, e da due tipi diversi di dna Na'vi- le sue parole sono così pesanti per il mio cuore, che si ribella, ed i miei battiti continuano ad accelerare mentre sento le gambe iniziare a cedere.
- la prima nascita di un Na'vi ibrido con coscienza propria riuscita..- il suo tono cala velocemente ed abbassa lo sguardo sul pavimento sotto di noi.
Il mio cuore si ferma completamente e la mia coscienza smette di parlare, ammutolendosi completamente all'improvviso.
- hai dormito per tutto il viaggio.. se solo avessi aperto gli occhi, anche solo per un secondo, mi sarei reso conto di quanto in realtà assomigliassi a me- dice con la voce incrinata dall'emozione e dal risentimento, che da quanto ho capito lo sta tormentando ormai da anni ed anni.
- ti ho portata qui, dove sapevo che avresti condotto una vita senza preoccupazioni e problemi, senza dover pensare alla diversità del colore della pelle.. sapevo che ti avrebbero accettata a braccia aperte, e che ti avrebbero dato tutto l'amore di cui avevi bisogno- si avvicina a me mentre una lacrima gli riga il viso e posa delicatamente una mano sulla mia guancia, accarezzandomi dolcemente il viso.
- quando Jake è arrivato da noi..- sussurra mia madre, anche lei molto emozionata dal momento -con questa bambina minuscola tra le braccia.. noi stentavamo a crederci- continua mentre mi guarda con fare dispiaciuto per tutto ciò a cui sto assistendo
-abbiamo avuto per diversi anni problemi a concepire.. non riuscivamo ad avere figli- dice mio padre con tono basso e ferito, tutto ciò ha provocato un grande dolore per loro e me ne rendo conto solo adesso.
- abbiamo accettato subito di averti, di crescerti.. di amarti- una lacrima mi riga il viso, leggendo negli occhi dei miei genitori tutto il dolore che hanno provato in quegli anni duri, ormai passati.
- dopo qualche mese abbiamo scoperto di aspettare tuo fratello, e poi è arrivata anche tua sorella dopo due anni- dice mia madre mentre si accarezza il pancione,
poiché adesso è di nuovo in dolce attesa del quarto figlio, o dovrei dire terzo?
- ti abbiamo cresciuto con tutto l'amore che avevamo da dare.. a noi non interessa che tu non sia biologicamente nostra figlia, non ci è mai interessato e mai ci interesserà- dice mio padre facendo un passo verso di me mentre Jake continua ad accarezzarmi dolcemente il viso, guardandomi con sguardo perso ed incantato, esattamente come mi ha guardata il primo giorno che ci siamo visti.
- sei nostra figlia.. in tutti i casi tu resterai sempre il nostro primo amore- afferma mia madre mentre papà la stringe a se, abbracciandola il più forte possibile.
Poso il mio sguardo su Jake, che mi rivolge subito un piccolo sorriso mentre un'altra piccola lacrima gli riga il viso.
- mi avevano affidata a te?- chiedo con voce bassa, sentendo che le forze stanno iniziando ad abbandonare completamente il mio corpo
- e mi hai portata qui?- chiedo sentendo gli occhi pizzicare leggermente, sentendomi quasi tradita da questo suo gesto, come se fossi stata.. abbandonata.
Mi avevano affidata a lui, perché portarmi qui? Mi ha regalato una vita fantastica, amo da morire i miei genitori ed i miei fratelli, come amo da morire il mio popolo ed il mare.. mi sarei sentita sbagliata in entrambi i clan, quindi perché farlo? È questo che non riesco a capire..
- quanto è stato difficile lasciarti.. neanche lo puoi immaginare- dice cercando di trattenere un singhiozzo, stringendomi velocemente tra le sue braccia, strappandomi dalle grinfie di mia sorella, coinvolgendomi in un amorevole abbraccio.
Rimango immobile sotto il suo tocco, diventando completamente un blocco di pietra contro la sua pelle.
Mi allontano leggermente da lui, dandogli giusto qualche secondo per godersi l'abbraccio, e faccio qualche passo in dietro, puntando subito il mio sguardo nel suo.
Poso il mio sguardo sui miei genitori e su mia sorella che mi guardano tremendamente dispiaciuti.
- quindi sono stata creata in laboratorio?- chiedo con sguardo vuoto e perso, guardando Jake che abbassa lo sguardo ed annuisce leggermente, rispondendo in modo affermativo alla mia domanda
Jake fa per avvicinarsi nuovamente a me ma gli faccio subito segno di starmi lontano, portando una mano davanti al suo corpo, fermandolo all'istante.
Se qualcuno dovesse toccarmi in questo momento sono rigira che crollerei completamente, e non voglio.. non voglio crollare proprio adesso.
Mi guardo un attimo intorno, completamente persa nei miei pensieri, non sapendo più a cosa credere, e con un piccolo scatto mi allontano da loro, uscendo lentamente dalla sala.
-Nay!- mi richiama la voce di mia madre, ma il
mio udito è completamente ovattato, non riuscendo a sentire altro se non i battiti accelerati del mio cuore, che rimbombano nelle mie orecchie, stordendomi leggermente.
Esco velocemente dal villeggio, iniziando a camminare senza una meta prestabilita, volendo solo scappare dai miei problemi e dalla verità, che ho cercato disperatamente.. ma che alla fine mi ha distrutta più di quanto avrei mai potuto immaginare.
Adesso ho solo bisogno di tempo, per pensare e metabolizzare il tutto.
Mi addentro nella foresta e salgo velocemente sul primo albero che mi trovo davanti, in modo tale da restare lontano da occhi indiscreti.
Non voglio vedere e sentire nessuno, stare da sola è l'unica cosa che voglio e che desidero in questo momento... voglio isolarmi completamente dal mondo, almeno per un po'.
Mi siedo su un ramo abbastanza robusto e mi appoggio con la schiena al tronco dell'albero, facendo cadere a penzoloni per aria una delle mie gambe, mentre l'altra me la porto vicino al petto, stringendola tra le mie braccia, abbracciandomi da sola, cercando di darmi conforto e supporto.
Chiudo gli occhi e poso il mento sul mio ginocchio, mentre inizio a ripensare a tutto ciò che è appena successo, ripercorrendo pian piano la storia che mi ha raccontato Jake.
Prendo profondi e lunghi respiri, cercando di calmare da sola i battiti accelerati del mio cuore, che oggi ha subito fin troppo colpi.
Una piccola lacrima solca il mio viso, e subito dopo un'altra la raggiunge. Chiudo velocemente gli occhi, cercando di fermarmi, ma sembra essere più forte di me. Inizio a piangere, piangere quasi disperatamente, sentendo il cuore completamente a pezzi, singhiozzando come mai ho fatto prima d'ora.
Le mie orecchie si raddrizzano di scatto sentendo delle voci avvicinarsi nella mia direzione.
Mi porto una mano sulle labbra, tappandomi velocemente la bocca, evitando così ad un singhiozzo di uscire.
Mi metto subito sugli attenti, guardando attentamente la spiaggia dall'alto, mentre rimango immobile, trattenendo leggermente il respiro, per evitare di attirare attenzioni indesiderate.
Vedo due Na'vi camminare lungo la riva e borbottare ad alta voce, sembra quasi che stiamo discutendo tra di loro.
- sei incredibile..- esclama uno dei due, lamentandosi per qualcosa che gli ha dato evidentemente fastidio.
- devi fare sempre così..- sbuffa sonoramente continuando con tono infastidito, e le mie orecchie si addrizzano ancora di più riconoscendo il suono della voce di Neteyam
- così come? che ho fatto sta volta?- chiede l'altro alzando gli occhi al cielo -quale delle mie azioni ha infastidito il tuo ego?- chiede con supponenza, e riconosco immediatamente la voce di Lo'ak.
- non ci credo.. neanche te ne rendi conto- sussurra Neteyam sbattendosi le mani sulle cosce, alzando la testa al cielo.
- lascia stare, non capiresti- esclama cercando di far finire al più presto questa conversazione, ma suo fratello minore, al suono di queste parole si ferma all'istante, piantando i piedi nella sabbia.
- bro aspetta un attimo..- sussurra mentre si perde nei suoi pensieri, ripercorrendo velocemente cosa ha fatto durante la giornata.
- ah ecco.. ora si spiega tutto!- esclama guardando con fare indifferente il fratello, appena trova un valido motivo per cui il suo fratellone adesso sia così infastidito.
- ti da fastidio che abbiano messo anche me nella lista dei possibili compagni di Nay, non è così?- chiede con un ghigno divertito e soddisfatto stampato sul viso, mentre istiga volontariamente suo fratello.
- il tuo primo pensiero è questo Lo'ak? la tua mente folle non ha pensato a ciò che hai fatto poco fa?- chiede con tono stupito ed incredulo il più grande, quasi non credendo alle parole di suo fratello.
- hai accusato papà davanti a tutti!- esclama alzando il tono di voce, puntando un dito verso il villaggio -a te è sembrata una mossa intelligente ed astuta da parte tua?- chiede prendendola quasi sul personale, mentre Lo'ak rimane in silenzio davanti alle sue parole, che risultano completamente indifferenti per il suo ego, gli scivolano addosso come delle piccole gocce d'acqua.
-hai combinato un casino enorme e tu pensi alla scelta di Nay?- chiede mentre il suo tono cala lentamente, ridacchiando leggermente alla fine della sua frase.
-ed io che pensavo ti avesse dato fastidio la mia candidatura per il posto di "uomo della sua vita"..- sussurra Lo'ak tornando di nuovo a pensare alla mia scelta, come se non avesse minimamente sentito le parole di Neteyam.
- perché dovrebbe infastidirmi?- chiede sorridendo falsamente nella sua direzione, fingendo spudoratamente, persino io so che gli ha dato fastidio, e non poco.
- non lo so..- dice con tono calmo e tranquillo Lo'ak, incrociando le braccia al petto.
- ma se neanche ti interessa!- esclama ridendo divertito Neteyam -perché dovrebbe infastidirmi?- chiede continuando a ridere di gusto davanti alle parole del suo fratellino.
- chi ti dice che sia così?- chiede subito il più piccolo con espressione seria, mentre guarda suo fratello con aria di sfida, come se io adesso fossi un trofeo da conquistare e mettere in mostra. La risata divertita di Neteyam si spegne lentamente ed il suo sguardo si incupisce all'improvviso.
- è uno scherzo vero?- chiede con una piccola risatina isterica, dettata dall'agitazione del momento, ma Lo'ak non sembra intenzionato a smentire tutto ciò che ha detto
- non é divertente fratellino- dice con voce leggermente incrinata, ma il fratello non sembra ancora intenzionato a smentire tutto
- Lo'ak.. dimmi che scherzi- chiede continuando a ridere leggermente mentre si avvicina a lui e posa le sue mani sulle spalle di suo fratello, cercando di far scontrare i loro sguardi.
- ti prego dimmi che è uno scherzo- dice con voce fioca e bassa, quasi supplicandolo.
Il mio cuore si ristringe su se stesso, sentendo il suo tono di voce così supplichevole, sentendomi male io per lui.
Lo'ak rimane ancora in silenzio e da qui sopra giurerei di riuscire a sentire i battiti del cuore di Neteyam accelerare ogni secondo sempre di più.
- Lo'ak!- urla all'improvviso richiamando suo fratello, che sussulta leggermente per la sorpresa, mentre cerca di farlo parlare.
- cosa vuoi?- chiede cedendo finalmente davanti alle sue suppliche, scostandosi velocemente dal tocco di Neteyam
-cosa ti aspetti che ti dica?- chiede alzando anche lui il tono di voce cercando di rispondere a tono a suo fratello, senza però smentire niente di ciò che ha detto, lasciandolo ancora nel dubbio.
Neteyam fa per rispondere ma si blocca all'istante sentendo delle urla provenire da non molto lontano.
I due si rivolgo un veloce sguardo di intesa, mettendo velocemente da parte la loro faida, e subito scattano in una corsa contro il tempo, spaventati dall'idea che possa essere successo qualcosa alle loro sorelline.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora