Capitolo 43

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- dai Tsireya!- esclamo ridendo divertita, vedendo lei con un espressione sorpresa in volto.
- tu non stai bene Nay, non so se te ne rendi conto!- esclama con ancora la bocca spalancata dalla sorpresa.
- che ho fatto di male?- chiedo inclinando leggermente la testa di lato, continuando a sorridere divertita.
- non dovrei più andare a caccia e lo sai!- esclama mentre mi aiuta a sistemare il casino che Neteyam lascia sempre in giro.
- perché non dovrei scusa?- le chiedo abbastanza confusa, sa che è ciò che mi riesce meglio.
- perché potresti essere incinta!- esclama all'improvviso, ed uno sbuffo di frustrazione abbandona subito le mie labbra.
- vedo che mamma ti ha contagiato con le sue malsane idee..- sussurro passandomi velocemente una mano sul viso, sperando che questo sia un incubo.
- potrebbe avere ragione!- esclama sorridendo entusiasta solo al pensiero che nostra madre potrebbe avere ragione.
- Tsireya, mamma è incinta ed eppure fa di tutto e di più, quindi mettendo caso che sono veramente incinta come dice lei, perché io non dovrei farlo?- chiedo cercando di farla ragionare, nostra madre è veramente un incoerente a volte.
Fa per rispondermi ma la blocco subito, cercando di interrompere questo discorso che mi mette solo stress e preoccupazioni addosso.
- continuerò a condurre la mia vita come ho sempre fatto, ora però cambiamo discorso per favore..- dico in un sussurro, sbuffando subito dopo esausta da tutte queste preoccupazioni che mi mettono addosso.
- con Lo'ak?- chiedo aprendo un nuovo discorso, e l'espressione in viso di mia sorella cambia all'istante, diventando scocciata.
- non ci parliamo più, sembra che sia quasi sparito dalla mia vita- dice con tono affranto, abbassando lo sguardo sulle sue mani, guardando le sue dita giocherellare tra di loro.
I sensi di colpa iniziano a farsi sentire tramite una morsa quasi mortale alla bocca del mio stomaco. Non le ho raccontato niente della confessione di Lo'ak, so che ci starebbe troppo male, ed io non voglio vederla soffrire.. è la mia sorellina, voglio solo proteggerla, non voglio che stia male, voglio vederla felice e sorridente ogni secondo della sua vita.
Deglutisco silenziosamente, mentre sento la mia gola seccarsi in pochi secondi.
- non credo che potrà mai amarmi..- sussurra con la voce leggermente incrinata.
I miei occhi si spalancano all'istante ed il mio cuore perde qualche battito davanti alle sue parole, così sofferenti e sincere.
- tu lo ami?- chiedo con un po' di timore nel tono di voce, con la paura che possa rispondermi nel modo che sto immaginando.
Alza il suo sguardo su di me, e vedo i suoi occhi lucidi, velati da uno spesso strato di lacrime. Annuisce leggermente mentre una lacrima le solca il viso, ed una pugnalata al cuore mi mozza il fiato all'istante.
Vorrei dirle qualcosa, qualsiasi cosa, ma non ci riesco, non voglio mentirle.
Mi avvicino velocemente a lei con uno scatto, e la stringo velocemente tra le mie braccia, cercando di darle tutto il mio supporto, mentre lei inizia a piangere disperatamente sulla mia spalla.
- piccola, io non credevo..- mi fermo un'attimo sentendola singhiozzare tra i miei capelli -non credevo fosse amore.. amore vero- dico in un sussurro cercando di sembrare comprensiva, quando in realtà dentro mi sento un mostro, e questo solo perché non ho il coraggio di dirle tutta la verità.
- amore vero?- chiede allontanandosi all'improvviso da me con un piccolo scatto
- non è amore vero se viene solo da una delle due parti!- esclama ammettendosi davanti da sola la nuda e cruda verità.
- ma i tuoi sentimenti sono comunque veri e puri..- dico con tono comprensivo, sorridendole leggermente.
La mia sorellina si è innamorata..
- Nay ti prego.. mi fai sentire solo peggio se mi ricordi che mi sono innamorata di uno stronzo- dice con tono supplichevole posando la fronte contro il palmo della sua mano, nascondendo ai miei occhi le sue condizioni.
-Nay!- mi sento richiamare in lontananza, e sia io che Tsireya ci giriamo di scatto verso l'ingresso della mia capanna.
- sei qui?- chiede la stessa voce e dopo qualche secondo sbuca la figura di nostro fratello, con il fiato corto ed un piccolo sorriso sulle labbra.
Posa subito gli occhi su Tsireya, ed il suo sguardo cambia all'instante, diventando confuso.
- che succede?- chiede con tono evidentemente preoccupato mentre si avvicina velocemente a noi. Si siede sui suoi talloni e afferra il viso di Tsireya tra le sue mani, analizzando i suoi occhi leggermente rossi e le guance inondate di lacrime.
- perché piangi piccoletta?- chiede con tono dolce, ma Tsireya appena sente le sue parole scoppia di nuovo in un pianto quasi straziante.
Gli occhi di Aonung si spalancano leggermente mentre Tsireya si butta a capo fitto tra le sue braccia, stringendolo velocemente a se.
Aonung posa i suoi occhi su di me, chiedendomi con lo sguardo cosa sia capitato alla nostra piccola sorellina, mentre la stringe velocemente a se.
Sospiro silenziosamente non sapendo cosa dirgli, cosa si fa a spiegare di avere il cuore a pezzi?
Mi avvicino velocemente a loro e mi unisco anche io a questo abbraccio, volendo stare vicina alla mia piccola bambina.
Abbraccio velocemente Tsireya con un braccio e l'altro lo stringo intorno alla vita di mio fratello. Aonung ci stringe gelosamente a se, con la paura che qualcuno possa portarci via da lui.
Avvicino velocemente una mano al viso di mia sorella, accarezzandole dolcemente una guancia con le nocche, sentendo il cuore straziato dal dolore nel vederla così, in queste condizioni.
- sai dov'è Jake Sully?- sento le voce preoccupata ed ansiosa di mio padre, e tutti e tre ci giriamo di scatto verso l'ingresso della capanna. Vediamo davanti ai nostri occhi la scena di nostro padre che ferma una coppia di uomini per la via, ed appena loro gli rispondono in modo negativo si allontana velocemente da loro, continuando la ricerca disperata di Jake.
Poso subito il mio sguardo sui miei fratelli, Tsireya ha smesso di piangere e ci guarda con fare preoccupato, papà raramente è preoccupato, in qualsiasi caso lui riesce a rimanere calmo e lucido, è la prima volta che lo vediamo così.
Io ed Aonung ci scambiamo uno sguardo di intesa e velocemente ci alziamo, in contemporanea, lasciando Tsireya seduta sul pavimento, mentre ci guarda con gli occhi pieni di paura.
Sospiro rumorosamente e le rivolgo un veloce e piccolo sorriso, cercando di tranquillizzarla.
- torniamo subito.. tu resta qui, va bene?- chiedo abbassandomi lentamente verso di lei, asciugandole leggermente le guance ancora bagnate dalle lacrime. Annuisce leggermente e con lo sguardo mi chiede di fare presto e di tornare subito da lei.
Le sorriso di nuovo, per poi tirarmi su ed avviarmi verso l'uscita, con al mio fianco mio fratello.
- uniti?- chiedo guardandolo con la cosa dell'occhio.
- sempre- dice con tono sicuro mentre mi rivolge un piccolo sguardo di sfuggita, per poi sorridere leggermente.
Un piccolo sorriso spontaneo scappa anche a me, ma all'improvviso mi ricordo che nostro padre è preoccupato, e torno ad essere subito seria e concentrata.
Ci dirigiamo velocemente verso la capanna dei Sully, e vediamo sull'uscio della loro abitazione nostro padre parlare con Jake.
Ci scambiamo un veloce sguardo di intesa e ci avviciniamo velocemente a loro, fermandoci al loro fianco, pronti ad ascoltare la loro conversazione.
- cazzo..- sentiamo sussurrare il grande Toruk Makto, mentre si passa velocemente una mano sul viso, evidentemente preoccupato.
- va tutto bene?- chiede mio fratello, fermo al mio fianco, con tono leggermente preoccupato e curioso.
Entrambi ci rivolgono uno sguardo che è un mix tra preoccupato e trattenuto, come se non volessero dirci cosa sta succedendo.
- che succede papà?- chiedo con tono evidentemente preoccupato, avvicinandomi velocemente a lui, avvolgendo delicatamente un suo braccio con le mie mani.
Jake lo guarda supplicandolo di non dire niente, e mio padre tira un sospiro di frustrazione e serra velocemente gli occhi.
- Nay, non sono cose che ti riguardano..- sussurra con tono dolce -sta tranquilla piccola mia..- sussurra cercando di convincermi a tranquillizzarmi e lasciar perdere.
- papà, ti conosco.. e posso dire con certezza che non ti ho mai visto così tanto preoccupato- dico velocemente -concordo!- esclama mio fratello dandomi ragione, pensandola esattamente come me
-quindi si, è normale che ci stiamo preoccupando- concludo il mio discorso con tono duro e fermo, deve dirci assolutamente cosa sta succedendo, e adesso.
- figli miei, per favore.. non rendetemi le cose ancora più difficili- ci dice con tono supplichevole, pregandoci di lasciarlo stare e di non continuare ad insistere.
Giro la testa, puntando il mio sguardo su Aonung, e con un sguardo mi fa capire che dobbiamo continuare ad insistere, che non possiamo mollare e continuare a rimanere all'oscuro di tutto.
- papà, dici sempre che quando tu non ci sarai più allora sarò io a prendere il comando..- dico con tono dolce, sperando di convincerlo -come posso prendere il tuo posto e comandare un popolo se tu sei il primo a non fidarti di me?- chiedo utilizzando la carta della fiducia per farlo parlare, di solito funziona sempre.
Posa velocemente il suo sguardo amareggiato su di me e sembra essersi convinto finalmente. Rivolgo un piccolo sguardo vittorioso a mio fratello, che sorride soddisfatto da sotto i baffi.
- un gruppo di Na'vi, con tenute militari, hanno distrutto un villaggio a cinquanta miglia da qui.. e sono stati aiutati dai demoni- il mio respiro si mozza all'istante al suono di queste sue parole.
- i demoni?- chiedo con tono basso e leggermente tremolante, questo significa che questa guerra piano piano sta arrivando fin qui, da noi.
- è Quaritch- dice con tono duro ed arrabbiato Jake, che mi avverte che è stato quel bastardo a distruggere quel villaggio.
- come diavolo è possibile?- chiedo con tono incredulo mentre mio fratello mi tira leggermente verso di se, stringendomi un braccio intorno alle spalle.
- è riuscito a liberarsi ed in un paio di settimane è riuscito a stringere un alleanza con i demoni?- chiedo non riuscendo a concepire come dei Na'vi riescano ad avere un rapporto "pacifico" con la gente del cielo.
- hanno creato un alleanza tra di loro per distruggerci tutti, non è così?- chiede mio fratello su tutte le furie, cercando risposte concrete da nostro padre.
- no ragazzo, stanno cercando me..- mi giro di scatto verso il grande guerriero, sperando di aver sentito o capito male le parole che sono appena uscite dalle sue labbra.
- sono venuto qui con la mia famiglia con l'intento di nasconderci da lui- ora si collega tutto, lui aveva detto di essere semplicemente scappato dalla guerra, e non da un pazzo che vuole ammazzarlo e che ora che distruggendo il nostro popolo e le nostre terre per trovarlo.
- è una lunga storia.. prima o poi te la racconterò- dice con tono basso Jake, guardando nella mia direzione, sorridendomi leggermente, chiedendomi scusa con lo sguardo.
- non voglio saperne niente di questa storia.. sono abituata alle tue continue bugie, ormai ci ho fatto l'abitudine- dico con voce bassa ma con tono duro, facendogli capire che adesso non mi interessa più andare da lui e supplicarlo di dirmi la verità, perché tanto so che mi ha sempre tenuto nascoste un sacco di cose e che continuerà a farlo, ma io adesso mi sono stancata di correre dietro a tutti questi misteri e supplicarlo ogni santissima volta di dirmi la verità.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora