Capitolo 10

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Appena metto piede sulla riva, due braccia mi avvolgono il collo, quasi strozzandomi.
- oh grazie grande madre!- sento la voce di mia sorella tremare leggermente, troppo preoccupata per me.
- sto bene.. tranquilla- dico con voce bassa, cercando di tranquillizzarla un po', mentre le accarezzo dolcemente la schiena, stringendola ancora di più a me.
- mi hai fatta preoccupare Nay!- esclama realizzando velocemente cosa è successo poco fa.
- ti pre che l'ho fatto apposta o che io l'abbia architettato?- chiedo ridendo divertita dalla sua mente contorta che adesso sta dando tutte le colpe a me.
- che c'entra?!- esclama prendendosela con me, appena realizza che sono viva e vegeta davanti a lei, dandomi uno schiaffo sulla spalla, quasi punendomi per averla fatta preoccupare.
Un verso, ovviamente finto, di dolore abbandona le mie labbra, e lei subito sussulta sorpresa, credendo veramente di avermi fatta male.
Cerco di fingere davanti al suo sguardo, ma ci riesco per poco, ed una piccola risatina mi scappa dalle labbra.
Affianco a noi passa correndo Neteyam, che va velocemente incontro a suo fratello, che adesso sta arrivando sulla spiaggia.
Lo abbraccia velocemente, stringendolo rapidamente a se, preoccupato da morire, ma il suo fratellino lo allontana bruscamente.
Neteyam rimane immobile davanti alla reazione di suo fratello, ci è rimasto evidentemente male, ma Lo'ak non sembra interessarsi alla preoccupazione che ha avuto suo fratello.
Il teppista si allontana velocemente da lui, quasi scappando via, e Neteyam abbassa lentamente lo sguardo, sentendosi ferito dalla reazione così brusca di suo fratello.
- poverino..- sussurra mia sorella, che come me, ha osservato con attenzione la scena.
- non merita tutto ciò..- dico con voce bassa, concordando con le sue parole.
Che ingratitudine.. mi si contorce lo stomaco solo al pensiero di quanto si sia preoccupato per quell'ingrato di suo fratello.
Con un piccolo scatto mi avvicino velocemente allo straniero, che mantiene la testa bassa mentre si massaggia leggermente le tempie.
Mi avvicino a lui e mi butto velocemente tra le sue braccia, avvolgendo le mie braccia intorno al suo busto, cercando di dargli conforto ed un minimo di affetto, cosa che suo fratello non è riuscito a fare poco fa.
Rimane pietrificato davanti al mio gesto, ed abbassa il suo sguardo su di me, guardandomi molto sorpreso da questo mio gesto. Ma dopo qualche secondo si scioglie, ricambiando con un po' di titubanza questo abbraccio del tutto inaspettato.
Tsireya corre verso di noi e si unisce all'abbraccio, cercando anche lei di dare conforto al povero ragazzo, ferito un'altra volta dalle reazioni esagerate di suo fratello.
Ci stringe a se mentre una piccola e silenziosa lacrima gli riga il viso, sentendosi finalmente apprezzato e compreso.
Noi potremmo anche non far parte della sua famiglia, ma almeno adesso sa che per qualunque cosa noi ci saremo.
Io mi rispecchio molto in Neteyam, nelle sue azioni, nei suoi atteggiamenti.. nei suoi occhi rivedo me stessa, e mi sento così affine e simile a lui che voglio stargli vicino e dargli il supporto e l'apprezzamento che anche io vorrei ricevere ogni tanto.












Sono seduta intorno ad un enorme falò insieme a tutto il villaggio, per festeggiare la grandiosa battuta di caccia di oggi, mangiando il bestione che ha catturato lo straniero, con mia sorella seduta al mio fianco che mi racconta i piccoli ed insignificanti particolari che sono successi oggi tra di lei e lo straniero.
Con i due fratelli seduti difronte a noi, che ci fissano insistentemente, o meglio, che mi fissano insistentemente.
Mi guardano entrambi in momenti alterni, sembra che si diano il cambio turno per guardarmi e tutto ciò non mi aiuta per niente.
Neteyam mi guarda di sfuggita, preso dall'imbarazzo, e sorride timidamente ogni volta che i nostri sguardi si incontrano, distogliendo subito il suo sguardo dal mio, non riuscendo a sostenere questo contatto visivo.
Lo'ak invece mi fissa insistentemente, non sposta il suo sguardo da me neanche per sbaglio e devo dire che non è per niente piacevole come sensazione.
Giocherello velocemente con una foglia, facendola rigirare tra le mie dita, mentre cerco di levarmi di dosso la tensione e l'imbarazzo causati dallo sguardo dei due fratelli.
- non è bellissimo?- mi chiede la mia sorellina riferendosi ovviamente allo straniero seduto difronte a noi.
Mi risveglio velocemente dal mio stato di incoscienza, sentendo le sue parole, e nella mia testa inizio a maledirla, adesso riprenderà sicuramente a parlare di lui...
- cosa ti dovrei rispondere in questo caso?- chiedo girando la testa verso di lei, se le dico che ha ragione se la prende perché non deve piacere anche a me, e se le dico di no si offende perché non apprezzo i suoi gusti.
- non rispondere, ascoltami e basta- dice dopo qualche secondo silenzio, dandomi la giusta soluzione. Le faccio segno con le dita di aver chiuso a chiave le mie labbra e le scappa subito una piccola risatina divertita, che fa ridere anche me.
Sposto lo sguardo da lei, puntando i miei occhi sul fratello maggiore che inclina leggermente la testa e mi sorride teneramente, facendomi sciogliere come neve al sole.
Gli rispondo con un piccolo e timido sorriso, che però muore sulle mie labbra appena il mio sguardo si posa sul fratello minore, seduto al suo fianco.
Mi analizza attentamente cercando di notare ogni mio singolo dettaglio e particolarità, ed io mi sento così tremendamente in soggezione davanti al suo sguardo così attento e profondo.
- Nay ti senti bene?- mi chiede Tsireya dopo un po', preoccupata per me, notando questo mio strano comportamento.
Mi giro di scatto verso di lei e le sorrido falsamente, per poi annuire leggermente, sperando di averla almeno un po' rassicurata.
- sei sicura di star bene?- mi chiede di nuovo, posando una mano sulla mia spalla, ancora più preoccupata per me.
- tranquilla.. sto bene- dico forzando un sorriso. Parole così false e finte non le ho mai dette in vita mia, ma lei mi crede sulla parola e torna a raccontarmi della sua giornata d'amore
Sto continuando a pensare e a ripensare al tentativo di Lo'ak di avvicinarsi a me, credo con l'intento di baciarmi, non lo so, se fossi stata ferma lo avrei scoperto, ma è andata com'è andata, e devo dire che si è risolta nel migliore dei modi... per me ovviamente.
Distolgo lo sguardo da mia sorella e torno a giocherellare con la foglia, che è diventata molto poi interessante del discorso "Lo'ak è la perfezione" di mia sorella.
Il mio sguardo viene richiamato dal fratello maggiore, intento ad ascoltare la conversazione tra mio padre e suo padre, e sembra così tremendamente concentrato ad ascoltarli, che quasi mi perdo nel guardarlo.
I suoi occhi vengono quasi richiamati dai miei, come se qualcosa lo avesse avvertito che lo sto guardando da diversi minuti.
Sposta il suo guardo su di me ed istantaneamente un piccolo sorriso compare sulle sue labbra. Abbassa leggermente la testa e continua a guardarmi, mentre si bagna velocemente le labbra, passando lentamente la lingua fra di esse.
Un piccolo brivido attraversa la mia spina dorsale, smuovendomi leggermente, e facendomi rabbrividire leggermente davanti a questo suo gesto, così ammaliante ai miei occhi.
- che hai?- mi chiede Tsireya notando questa strana reazione del mio corpo.
Abbasso subito lo sguardo e chino leggermente la testa, sentendo le guance andare completamente a fuoco, consapevole che mia sorella mi abbia appena sgamata.
- cosa?- chiedo schiarendomi leggermente la voce, rivolgendole un veloce sguardo.
- sei troppo strana stasera.. - sussurra con tono sospettoso, curiosa di sapere cosa mi stia passando per la mente in questo momento, per poi tornare a parlare del teppista.
Scuoto leggermente la testa e raddrizzo velocemente le spalle, riassumendo una postura corretta. Alzo lentamente il mio sguardo su Neteyam, che non ha smesso di guardarmi nemmeno per un secondo, e con un piccolo sorriso sulle labbra mi fa un cenno con la testa, indicandomi la spiaggia dietro di se, chiedendomi di andare via con lui.
Mi mordo avidamente il labbro inferiore, cercando di trattenere un sorriso, ed annuisco leggermente, accettando velocemente la sua proposta senza pensarci troppo.
- devo andare- dico interrompendo velocemente la mia sorellina, che si ammutolisce all'istante davanti alle mie parole.
- dove devi andare?- mi chiede con tono triste, sperava di potermi raccontare tutto entro la fine della giornata ma purtroppo devo scappare.
Gli faccio un piccolo cenno con la testa, indicandogli Neteyam, che sorride leggermente nella nostra direzione.
- ah ecco perché ti comporti così..- dice mia sorella con un piccolo ghigno malizioso stampato sul viso.
- vieni via con me, o desteremo sospetti- dico quasi supplicandola di venire via con me.
Alza velocemente gli occhi al cielo e mi accontenta, ricambiando il favore che io le ho fatto stamattina, consentendole di venire a caccia con noi.
Ci tiriamo su, mettendoci in piedi e prima di allontanarci da tutti rivolgiamo un piccolo inchino ai nostri genitori, che ci sorridono leggermente, dandoci il permesso di andare via
Giriamo intorno a tutto l'enorme cerchio, e ci dirigiamo insieme verso il villaggio, sotto lo sguardo attento di nostro fratello, con cui ancora non ho fatto pace.
Giro un'attimo il capo verso il falò e vedo Neteyam, girato con il busto verso di me, che mi guarda attentamente mentre mi allontano da loro. Mi sorride leggermente e mi rivolge un piccolo e fugace occhiolino prima di rigirarsi completamente verso l'enorme focolare.
Sorrido come una cretina, tornando a guardare davanti a me, mentre mia sorella inizia a prendermi in giro.
- ti piace allora!- esclama arrivando da sola a questa conclusione molto affrettata, davanti alla quale non ho intenzione ne di confermare e ne tantomeno di negare.
- smettila Tsireya- dico sbuffando leggermente mentre non smetto di sorridere, ancora imbambolata da quel sorriso ammaliante.
- domani voglio sapere ogni dettaglio, che sia chiaro!- dice puntandomi un dito contro guardandomi con fare minaccioso.
- non succederà niente di eclatante!- esclamo per poi avvicinarmi a lei e lasciarle un piccolo bacio sulla tempia.
- ti amo da morire!- esclamo ringraziandola per aver abbandonato i festeggiamenti prima del dovuto solo per fare un favore a me.
Mi allontano velocemente da lei, lasciandola tornare da sola fino alla nostra capanna.
- non fare cazzate!- urla mentre mi allontano ed io le rispondo in modo affermativo mostrandole un pollice all'insù.
Saltello sulla sabbia, quasi dimenticandomi completamente di aver scampato un bacio tra me ed il ragazzo che piace a mia sorella, nonché il fratello del ragazzo che è interessato a me, e per cui forse anche io provo dell'interesse.
Mi siedo sulla sabbia, appoggiandomi lentamente con la schiena sul tronco di una palma, prendendo un bel respiro ed ammirando le bellissime stelle che addobbano il cielo immenso che mi circonda.
Prendo delle belle e profonde boccate d'aria, rilassandomi e sentendomi leggera, questo perché il pensiero di incontrare Neteyam mi ha resa talmente tanto felice da avermi fatto dimenticare dell'accaduto di oggi con suo fratello.
Chiudo gli occhi e mi godo per qualche minuto la serenità e la tranquillità di questo momento, sperando che questo piccolo attimo di pace duri un'eternità.
All'improvviso sento dei passi avvicinarsi a me, schiudo leggermente gli occhi e vedo lo straniero raggiungermi, con la testa china mentre cerca di trattenere e di nascondere il sorriso che ha stampato sul viso.
Mi scappa un piccolo sorrisino mentre richiudo gli occhi, mordendomi avidamente il labbro nel tentativo di farlo sparire, mentre aspetto che si venga a sedere al mio fianco.
Sento i suoi passi fermarsi all'improvviso e poi il silenzio più assoluto.
Una strana morsa allo stomaco fa salire in me la paura di aprire gli occhi e scoprire a che distanza dal mio corpo si è sistemato.
Apro lentamente gli occhi, cercandolo fin da subito con lo sguardo, ritrovandomelo davanti,
seduto sulle sue ginocchia, ad un palmo di distanza dal mio viso.
- fai finta di dormire per liberarti di me?- chiede ridacchiando leggermente, prendendomi evidentemente in giro.
I nostri sguardi si incrociano e il respiro mi si mozza all'istante, sorpresa dal vederlo così estremamente vicino a me.
Osservo attentamente ogni singolo centimetro del suo viso, cercando di scovarne dei difetti, che purtroppo non trovo.
- Nay..- mi richiama sussurrando, facendomi ritornare alla realtà, e, cercando di fare l'indifferente, mi riprendo da questo momentaneo stato di trans.
- si?- chiedo cercando di sembrare il più normale possibile, con i battiti che pian piano accelerano sempre di più.
- respira..- dice in un sussurro, facendomi rendere conto di essere in totale apnea.
Presa dall'imbarazzo più totale gli poso una mano sul petto e lo spingo via, facendolo cadere sulla sabbia a qualche decina di centimetri da me.
-skxawng...- dico in un sussurro prendendomela con lui, è colpa sua se ho reagito così, è colpa dell'effetto che mi fa.
Le mie parole gli fanno scappare una piccola risatina divertita, continuando a prendermi evidentemente in giro.
- che scusa hai inventato?- chiedo cercando di cambiare velocemente discorso mentre mi porto le ginocchia al petto, posandoci sopra le braccia, usandole come appoggio e sostegno.
- Tuk aveva sonno e mi sono proposto di accompagnarla in capanna- dice ridacchiando leggermente mentre stende una gamba davanti a se mentre l'altra la piega e vi ci poggia sopra l'avambraccio.
Sorrido leggermente, sentendo, questa piacevole ma anche fastidiosa, sensazione di calore partire dal petto, e man mano si dilaga sempre di più.
Mi guarda attentamente, inclinando leggermente la testa di lato mentre le sue labbra si schiudo leggermente. Trattiene per qualche secondo il respiro, per poi sospirare leggermente mentre si bagna velocemente le labbra. Rabbrividisco leggermente perdendo mi nel guardare ogni suo piccolo movimento, che mi risultano così tremendamente ipnotizzanti.
Alza lo sguardo sul cielo stellato sopra di noi, schiarendosi leggermente la gola, per poi, con un piccolo scatto, girarsi su se stesso, dandomi per qualche secondo le spalle, e stendersi completamente sulla sabbia a qualche decina di centimetri da me.
- chissà com'è il pianeta della gente del cielo..- dico in un sussurro, dicendo la prima cazzata che mi passa per la mente, cercando di far cessare questo imbarazzante silenzio tra di noi.
- una volta era come il nostro pianeta, solo che gli umani con il passare del tempo lo hanno distrutto.. o almeno così mi ha detto mio padre- dice rispondendo alla mia mezza domanda, posta solo per iniziare a parlare di qualcosa.
Lo guardo mentre si porta le mani dietro la testa, utilizzandole come cuscino, ed un'idea, forse un po' azzardata, fa accendere la lampadina nella mia mente.
Mi allontano lentamente, con molta titubanza, dal tronco e con delicatezza e lentezza, mi trascino affianco al corpo di Neteyam.
Lui si tira leggermente su con il busto spostando tutto il peso sugli avambracci che posa sulla sabbia, utilizzandoli come appoggio sicuro.
Mi giro lentamente su me stessa, mettendomi in perpendicolare rispetto al suo corpo, sotto il suo sguardo vigile ed attento.
Mi stendo sulla sabbia ancora calda, che lentamente mi riscalda la schiena, e con delicatezza poso la testa sulla sua pancia.
Giro leggermente la testa verso di lui e lo vedo intento nel guardarmi con questo sguardo perso ed un sorrisetto da ebete stampato sulle labbra. Giro di nuovo il capo, tornando a guardare le stelle sopra di me ed involontariamente mi scappa un piccolo sorriso, che cerco di nascondere dallo sguardo attento del ragazzo.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora