"non combinate casini" questa sono le ultime parole che ho detto ai miei fratelli prima di partire una settimana fa.
Ho girato in lungo e in largo insieme al mio ilu, fedele compagno di avventure da quando sono piccola.
Ho fatto visita a tutti i villaggi nel giro di diverse miglia dalla mia isola, e tutti sembrano essere all'oscuro del ritorno della gente del cielo su Pandora. Nessuno è riuscito a darmi informazioni o notizie su questo imminente ritorno avvenuto diversi mesi fa, e la cosa mi tranquillizza perché potrebbe significare che ancora per una volta questa guerra non arriverà fino a noi.
Sono stata via per più di tre giorni, cioè il tempo che avevo calcolato, questo perché ho fatto male il conto dei villaggi, e non avevo intenzione di tornare a casa senza essere sicura che nessuno sapesse niente di questo ritorno misterioso degli umani.
Sono a pochi minuti di nuoto da casa e finalmente rivedrò i miei fratelli, è una sorta di rapporto morboso, e l'unica mancanza che ho sentito in questi giorni è stata la loro.
Supero finalmente il rif e già mi sento meglio, già mi sento a casa.
Mi avvicino alla capanna di famiglia, arrivando dallo sbocco sul mare della capanna, ma appena salgo sul piccolo portico mi rendo conto che è vuota, nessuno mi sta aspettando?
Con un veloce verso richiamo il mio ilu ed inizio a girare l'isola, alla ricerca, quasi disperata, dei miei fratelli.
Giro per un po', fino a quando non vedo in lontananza mia sorella, in compagnia di due sue amiche, credo.
Mi avvicino velocemente a lei, e appena nota la mi presenza si butta in mare e si avvicina a me nuotando il più veloce possibile.
Salta velocemente sul mio destriero, e si butta completamente tra le mie braccia, stringendomi a se il più forte possibile.
- ma dove eri finita?!- esclama preoccupata per me ma anche felice di vedermi finalmente.
- ho fatto male i conti..- dico levandole alcune ciocche ribelli dal viso, guardandola incantata dalla sua tremenda bellezza.
- ma adesso sono qui..- dico con tono dolce e le scappa subito un piccolo sorriso.
Si butta di nuovo su di me, abbracciandomi ancora più forte di prima, levandomi quasi il respiro.
- Nay..- dice con tono più basso, quasi triste, vicino al mio orecchio.
La allontano subito da me e le prendo il viso tra le mani, cercando di capire cosa c'è che non va.
- è successo qualcosa?- chiedo con tono preoccupato, sperando che non si tratti della nostra famiglia.
- sono arrivati degli stranieri..- dice abbassando lo sguardo, preoccupata da cosa potrebbe comportare questa visita.
- stranieri?- chiedo abbastanza preoccupata, non se ne vedono molti da queste parti.
- Na'vi dal clan degli Omaticaya- il mio sguardo si incupisce all'istante ed il mio corpo si irrigidisce di colpo.
- cosa vogliono?- chiedo con tono duro e fermo, sapendo che vogliono sicuramente qualcosa per essersi fatti questo lunghissimo viaggio solo per arrivare fino a qui, e di certo non si tratta solo di una visita di cortesia.
- un rifugio in cui nascondersi.. sono scappati dalla guerra contro i demoni- dice con tono basso, evidentemente preoccupata che questa guerra raggiunga anche noi.
- scommetto che papà ha accettato- dico sbuffando sonoramente, ma mantenendo comunque un tono basso.
Annuisce leggermente ed alzo subito gli occhi al cielo per poi passarmi una mano sul viso.
- dov'è Ao'nung?- chiedo volendo vedere solo mio fratello in questo momento, a questo ci penserò dopo e ne parlerò sicuramente meglio con mio padre.
- non lo so- dice mia sorella per poi scendere con agilità dal mio ilu, sapendo che adesso andrò sicuramente a cercarlo in ogni angolo.
- sta tranquilla.. andrà tutto bene- dico cercando di rassicurarla il più possibile.
- ci vediamo dopo- dico rivolgendole un piccolo sorriso e un fugace occhiolino per poi allontanarmi da lei.
Giro tutta la riva, alla ricerca di mio fratello, non riuscendolo a trovare da nessuna parte, chissà dov'è andato a finire.
Rinuncio alla sfida, pensando che sia uscito dal rif per andare a caccia, come nostro solito, e che quindi sia inutile cercarlo adesso.
Mi avvicino alla riva e sento diverse urla e schiamazzi, provenienti da una piccola mischia di ragazzi che si stanno prendendo a pugni. Aguzzo il più possibile lo sguardo e noto tra di loro mio fratello, steso con la schiena sulla sabbia, con un altro ragazzo seduto su di lui a prenderlo a pugni.
Il mio istinto fraterno, che mi fa contorcere lo stomaco dalla rabbia, mi costringe ad agire, e mi butto velocemente in acqua, raggiungendo la riva, nuotando il più velocemente possibile.
Appena i miei piedi toccano la sabbia inizio a correre verso di loro, pronta a mettermi in mezzo e prendermeli io i pugni, pur di salvare il culo a mio fratello.
Corro velocemente e mi butto sul ragazzo che lo sta prendendo a pugni, lo afferro per le spalle e lo tiro via da mio fratello con la forza, gettandolo sulla sabbia, lontano da Aonung.
Mi piego su mio fratello, usando il mio corpo come scudo, iniziando a ringhiare contro il ragazzo, che mi guarda con fare sorpreso, non capendo da dove sono sbucata o chi io sia.
- fermatevi idioti!- urlo contro gli amici di mio fratello che sentendo il mio tono minaccioso è arrabbiato si fermano all'istante, rilasciando anche il secondo ragazzo, che non fa parte del loro gruppetto.
Appena vedo che i due stranieri si sono allontanati abbastanza, abbasso la guardia e mi giro verso mio fratello, sedendomi al suo fianco, iniziando ad ispezionare il suo viso, cercando ferite gravi, e cercando di assicurarmi che stia bene.
- lasciami Nay!- urla levandosi con forza le mie mani dal viso, sentendosi messo in imbarazzo perché sua sorella l'ha tirato fuori dai guai e ha fatto finire questa rissa.
Lo guardo fulminandolo con lo sguardo, e lui mi spinge subito via. Presa dalla rabbia, per la sua ingratitudine, gli tiro uno schiaffo sulla testa, abbastanza forte dal farla risuonare per quanto sia vuota.
- Nay!- urla riprendendomi da questo mio gesto impulsino e aggressivo
- sei un ingrato Aonung- dico a denti stretti guardandolo male, offesa e ferita da questa sua reazione.
Sento dei passi dietro di me e vedo i due ragazzi, inclusi nella rissa insieme a mio fratello e i suoi amici, avvicinarsi a noi.
Gli ringhio subito contro, intimidendoli di stare il più lontano possibile da noi.
Mi tiro velocemente su, guardando male i due ragazzi, ed uno dei due mette le mani davanti a se e all'altro ragazzo, proteggendolo in un certo senso.
Mi saluta con un gesto della mano, posandola sulla fronte per poi porgerla verso di me, guardandomi con uno sguardo perso e confuso, come se non mi avesse ancora inquadrata per bene.
Lo guardo per intero, e lui fa lo stesso con me, prendendoci entrambi qualche secondo per analizzarci a vicenda.
Guardo tutti e tre, compresa la ragazza dietro di loro, dalla testa ai piedi e mi rendo conto della loro fisicità, hanno gli occhi come i miei ed un corpo fine e snello come il mio.
Mi avvicino lentamente al più basso tra i due, colui che stava picchiando mio fratello, con l'intenzione di osservarlo per bene, notando sempre di più questa tremenda somiglianza tra di noi.
Gli giro in torno, analizzando anche la sua coda, alzo un attimo lo guardo sul fratello, che mi sta guardando attentamente, con la paura che possa fare qualcosa al suo fratellino. Afferro la sua coda, portandola davanti ai miei occhi, analizzandola il più possibile.
- ma è un vizio allora?!- esclama infastidito il ragazzo, strappandomi dalle mani la sua coda e guardandomi male.
- Lo'ak..- sussurra con tono intimidatorio suo fratello, minacciandolo di stare zitto.
Mi allontano lentamente da loro, facendo finta di niente, continuando a spostare il mio sguardo su ognuno di loro.
- vedo che i nuovi arrivati fanno faville..- dico con tono basso guardando con la coda dell'occhio mio fratello, che sembra intento a riavvicinarsi a loro per continuare la rissa.
Li guardo un ultima volta per intero per poi girarmi verso mio fratello, guardandolo con sguardo assassino, per poi posare le mie mani sul suo petto e spingerlo lontano da loro, evitando che possa riaccadere tutto quello che ho appena fermato.
- cosa diavolo combinante razza di idioti?!- esclamo prendendomela con loro, guardando ognuno di loro con sguardo cagnesco.
- hanno iniziato loro!- esclama su tutte le furie mio fratello, puntando un dito contro i due ragazzi.
- smettila di fare il bambino!- urlo ancora più arrabbiata di prima, avvicinandomi pericolosamente al suo viso. Ogni tanto Aonung ha questi scatti di infantilità che mi danno veramente sui nervi.
- basta! smettetela tutti e due!- appena sento la voce di mia sorella mi allontanano dal viso di Aonung, sapendo quanto lei odi vederci litigare.
Poso il mio sguardo su di lei, che velocemente supera la mandria di babbei, cioè gli amici di nostro fratello, e si avvicina a noi.
- ti devi mettere sempre in mezzo!- esclama mio fratello contro di me, fregandosene di nostra sorella e delle sue parole.
- ti salvo sempre il culo che è diverso!- esclamo cercando di avvicinarmi di nuovo a lui ma nostra sorella si mette in mezzo, separandoci subito con la forza.
- non ho bisogno del tuo aiuto Nay!- esclama ringhiandomi contro.
- a me sembra di sì, guarda come ti hanno ridotto!- dico alzando anche io la voce, facendogli capire che se non fossi intervenuta di certo non avrebbe vinto.
Il ragazzo, evidentemente più piccolo tra i due, ridacchia divertito, ma si prende subito uno schiaffo sulla testa da parte di suo fratello, con l'intendo di farlo smettere.
- smettetela! adesso!- urla di nuovo mia sorella, zittendoci all'instante.
Sospiro rabbiosamente, molto infastidita dalle parole di mio fratello, che mi stanno facendo perdere il lume della ragione.
- bene..- sussurra Tsireya ricomponendosi, scuotendo leggermente la testa, ed indossa di nuovo il suo sorriso migliore.
- vedo che avete avuto l'onore di conoscere mia sorella nel migliore dei modi..- dice indicandomi, presentandomi ai nuovi arrivati come la sorella maggiore.
Giro la testa verso di loro, facendo allineare il mento con la mia spalla, e li guardo con totale indifferenza.
- la nostra sorellona si deve sempre far riconoscere, non è così Nay?- esclama mio fratello prendendomi evidentemente in giro.
Se vuole farmi incazzare ai massimi livelli, beh ci sta riuscendo, ma poi non venisse da me a lamentarsi per le conseguenza delle sue azioni.
- perché non continuate a picchiarlo? se volete vi aiuto..- dico ringhiando contro mio fratello, quando ha questo atteggiamento da supponente mi fa ribollire il sangue nelle vene.
- come sei simpatica- dice alzando gli occhi al cielo, contrariato dalle mie parole.
- smettila Aonung..- sussurro a denti stretti avvicinandomi pericolosamente a lui, ad un palmo dal suo viso -o finisco quello che hanno iniziato loro- dico minacciandolo di tenere la bocca chiusa.
- ok.. va bene così, abbiamo dato abbastanza spettacolo per oggi!- esclama mia sorella con un piccolo sorriso sulle labbra per mascherare tutto ciò, infilandosi tra di noi, separandoci per l'ennesima volta.
- si può capire cosa è successo qui?- chiede sentendo la tensione della situazione, che ci sta sfuggendo un po' di mano, guardando me e Aonung, pretendendo spiegazioni
- è stata tutta colpa mia- sento una voce dietro di me e mi giro subito per vedere chi ha parlato.
Guardo il ragazzo, evidentemente più alto di me, con le trecce ribelli che gli coprono il viso e il labbro rotto. Mia sorella scrolla subito le spalle appena sente il ragazzo prendersi tutta la colpa. Ci guarda un po' confuso, cercando di capire con chi di noi tre debba parlare.
Lo guardo dalla testa ai piedi, cercando di inquadrare il soggetto ed il suo carattere, in modo tale da sapere come comportarmi e atteggiarmi con lui.
Abbasso lo sguardo e faccio un piccolo passo verso di lui, facendogli intuire che sono la più grande, e che quindi è con me che deve parlare, per poi incrociare le braccia al petto.
- è stato tutto un grande malinteso- dice cercando di risolvere la situazione al più presto
Mi guarda per qualche secondo con fare dispiaciuto per poi spostare il suo sguardo su suo fratello, con fare severo e autoritario, fermo al suo fianco, che gira il capo, evitando questo sguardo assassino, mentre ancora freme a causa dell'adrenalina.
- cosa è successo?- chiedo cercando spiegazioni, guardando tutti e tre, cioè i due stranieri e Aonung.
- è partito tutto da un fraintendimento, poi è sfociato in qualcosa di più grande, ma è stato tutto un grande error..- inizia a parlare il più grande, ma viene interrotto subito dalla voce del fratello, che lo zittisce all'istante
- ha chiamato mia sorella "mostro"!- esclama l'altro ragazzo, il più piccolo, puntando un dito contro mio fratello, accusandolo gravemente
- perché avrebbe dovuto?- chiedo prendendomela con lui piuttosto che con mio fratello, proteggendo subito Aonung, non credendo minimamente alle sue parole.
- perché non siamo Metkayina e perché abbiamo quattro dita!- esclama alzando la mano al cielo, mostrandomi la sua mano.
Il mio cuore si ferma all'istante, vedendo la sua mano così simile alla mia.
La mia armatura da dura crolla in un secondo rendendomi conto che non sono l'unica ad avere questa particolarità.
Mi avvicino lentamente a lui, prendendo delicatamente la sua mano tra le mie, iniziando ad analizzarla, rendendomi conto che loro sono come me.
I miei occhi iniziano a pizzicare leggermente e mi si crea subito un nodo alla gola, che mi impedisce di parlare.
Il fratello più grande mi guarda abbastanza sorpreso dal mio gesto ed analizza ogni mio singolo movimento.
Quest'ultimo si è preso le colpe al posto di suo fratello, perché ho capito perfettamente che lui non c'entrava niente in tutto ciò, che è stato messo in mezzo, e che l'artefice di tutto ciò è il più piccolo. Con questo gesto si è meritato tutto il mio rispetto.
Si avvicina lentamente a me, osservandomi attentamente, per poi afferrare entrambi i miei polsi, con molta delicatezza, e alzarli al cielo, portando le mie mani davanti ai suoi occhi, mostrando anche al fratello che io sono come loro.
La ragazza insieme a loro, la loro sorellina, si avvicina subito, stupita anche lei da quest'altro piccolissimo particolare che abbiamo in comune.
Guardo il ragazzo davanti a me, che continua ad analizzare nel dettaglio le mie mani, mentre cerco in tutti i modi di trattenere le lacrime. Mi accarezza leggermente un palmo con i polpastrelli, con una delicatezza tanto disarmante quanto distruttiva, ed il suo sguardo ricade sui miei occhi, notando subito il mio stato emotivo in questo preciso momento.
Mi allontanano velocemente da lui, strattonandomi via dalla presa che aveva su di me e faccio qualche passo in dietro, portandomi le mani al petto, come se volessi proteggermi dal suo sguardo attento.
Il ragazzo sigilla le labbra trattenendosi dal dire qualcosa e mi guarda in un modo strano mentre mi allontano furtivamente da loro.
- è vero ciò che ha detto il ragazzo?- chiedo con la voce un po' tremolante, fermandomi a pochi passi da mio fratello, non volendo credere che lui possa aver preso in giro una ragazza per delle caratteristiche che ha anche sua sorella, e che essa stessa considera come difetti ed oggetti di vergogna, e che lui incoraggia ogni santo giorno di non vergognarsene.
Mi guarda per qualche secondo per poi chinare il capo, con sguardo colpevole
- chi tace acconsente..- dico con tono freddo, rendendomi conto che è la verità, mentre il mio cuore si crepa all'instante.
Mi avvicino a lui e lo sorpasso dandogli una spallata che lo fa barcollare leggermente, per poi allontanarmi da lui e da tutti loro, delusa da ciò che ha fatto.
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𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞 -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-
FanfictionSi può creare una vita dal nulla? La conoscenza umana è arrivata così lontano da riuscire a creare un essere vivente in laboratorio, partendo dal nulla... E quella vita che poi viene creata? Cosa gli succede? Che fine farà? Sarà costretta a crescere...