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Quando Jisung fece il suo ingresso nella grande sala, essa brulicava già di studenti e studentesse in un esplosione di blu, tra smoking, lunghi abiti eleganti, nastri e tendoni, accessori... tutto era in perfetta armonia.

«JISUNG!» Jeonghan si avvicinò al minore con un grande sorriso in volto.

Si erano visti solo per i 10 minuti in cui l'aveva accompagnato in detenzione, eppure quando si vedevano per i corridoi non erano mai mancati sorrisi e saluti cordiali, con qualche chiacchiera di tanto in tanto.

«Jeonghan, come va?»

«Bene, ti ho portato un bicchiere di vodka se ti va.» gli porse il bicchierino in plastica riempito per metà.

«Oh, beh non si rifiuta.» scrollò le spalle, camminandogli accanto nel mentre che lui si dirigeva verso le tavolate coi banchetti.

«Ho sentito che tu e gli altri suonerete stasera?» si poggiarono entrambi con il sedere contro la superficie di un tavolo, guardando alcune coppie ballare in mezzo alla pista.

«Sì, non so con quale coraggio ci è venuta in mente una minchiata del genere.»

«Ma va, vedrete che spaccherete.» gli diede una pacca sulla spalla, fiducioso.

«Ma guarda qui chi si sta già ubriacando.»

Hyunjin raggiunse i due ragazzi con un sorrisetto in volto rivolto all'amico, una mano occupata a tenere la mano di Felix e l'altra un bicchiere contenente del liquido marroncino.

«Me lo stai seriamente rinfacciando con un bicchiere pieno di rum in mano?»

Il biondo gli fece la linguaccia e pian piano li raggiunse anche il resto del gruppo, mentre Jeonghan tornò dai suoi amici con un saluto generale.

«Sbaglio o Soojin non ti è ancora saltata addosso?» commentò Jeongin controllando i dintorni alla ricerca della corvina.

«Beh, sarebbe veramente coraggiosa visti i segni che ha sul collo.»

Tutti scoppiarono a ridere alle parole di Khao, completamente d'accordo con la sua constatazione.

Jisung al contrario arrossì da capo a piedi, cercando di coprirsi i segni viola col nastro lasciato morbido sul collo scoperto, decorato solo con una collana d'argento.

«Chissà di chi è la colpa.» Changbin diede una lieve spallata a Minho, che alzò solo gli occhi al cielo e con una smorfia si allontanò, scomparendo in mezzo alla folla.

«Che ha?»

Il moro sospirò alla faccia confusa di First e abbandonò il suo drink in mano a Seungmin, seguendo il ramato.

«Scusate.» si fece largo tra alunni scalmanati, provando a stare lontano dalla pista da ballo.

Accelerò il passo e finalmente riuscì ad approcciarsi a Minho, intralciandogli la strada e mettendoglisi davanti.

«Cos'hai?» andò dritto al punto, fissandolo dritto nelle iridi ossidiana.

Il maggiore mantenne il contatto visivo per qualche secondo, poi fece un passo in avanti, intenzionato a riprendere il suo percorso.

Jisung tuttavia allungò un braccio per bloccarlo «te lo scordi.»

«Sto bene Han, lasciami in pace per piacere.»

«Min-»

«Non mi va ho detto.» con uno strattone gli spinse via il braccio e lo superò, camminando verso gli alcolici.

Il castano sbuffò, esasperato dal suo costante bipolarismo. Ora che le cose stavano andando bene, doveva sempre rovinare tutto.

Rassegnato, tornò dai suoi amici, che si erano spostati sulla pista per sfogarsi con un po' di ballo.

Shared reputation~MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora