◂63

921 78 156
                                    

Poi aprì il portone di casa sua, fece entrare l'ospite e chiuse a chiave alle loro spalle.

Si tolse le scarpe e si diresse in cucina senza dire nulla, buttando le chiavi di casa sul tavolo.

«Minho.» Jisung imitò le sue azioni, rimanendo in calzini e inseguendolo.

Il maggiore non sembrava intenzionato a dare una risposta, anzi, gli passò accanto e aprì il frigorifero, prendendo una bottiglia di succo d'arancia e scolandosi vari sorsi.

«Puoi rispondermi per piacere?»

Minho grugnì, ricacciando la bibita al fresco e pulendosi la bocca bagnata col dorso della mano.

Il castano, convinto di ottenere per lo meno una sillaba, si stupì nel vederlo voltarsi e dirigersi alla porta.

Questa volta, tuttavia, lo bloccò in tempo e con uno scatto lo afferrò per il polso.

«Smettila di ign-»

Le parole gli morirono in gola nel momento in cui la sua schiena venne sbattuta contro il frigorifero e un paio di labbra aderirono furiosamente alle sue, con tanto di aggiunta repentina di lingua.

Jisung, confuso, non ricambiò, poggiandogli i palmi sul petto e pressando per incitarlo a spostarsi.

Il ramato lo fece, mantenendo comunque la mano poggiata sul frigorifero, poco sopra la testa del minore.

«Ricambia.» tentò di approcciarsi nuovamente.

«No, fermo.» gli diede una seconda spintarella, muovendo di lato il volto.

Minho chinò il capo, sospirando pesantemente e grattandosi la nuca con la mano libera.

«Prima mi dici perché mi hai trascinato qui.» non era arrabbiato, semplicemente voleva una spiegazione, che da un lato aveva già capito.

Ci furono diversi minuti di silenzio, finché le labbra del maggiore soffiarono l'ennesimo sbuffo e sollevò una volta per tutte la testa.

«Puoi dirmi tutto Min, davvero.» fece salire i palmi fino al suo collo, accarezzandolo e regalandogli un piccolo sorriso.

Il ramato digrignò i denti, inalando quanto più ossigeno potesse prima di aprire bocca.

«Tu sei mio, Jisung.» quella singola frase fuoriuscì limpida e tagliente, occhi fissi sul ragazzo di fronte a lui.

Il cuore del moro saltò un battito, sentendo le sue gote andare a fuoco e il suo corpo tremare, in un mix di eccitazione e paura.

«Credevo l'avessi capito già la prima volta, ma evidentemente non sono stato abbastanza chiaro.» gli afferrò un fianco con forza, strizzandogli la natica.

Jisung ansimò leggermente, mordendosi il labbro inferiore per soffocare il più possibile i suoi versi.

«So già cosa ti provoco, non serve che ti nascondi.»

«Mh, io però non ricordo tanto bene.» allacciò le braccia attorno al suo collo «non è che potresti darmi una rinfrescata?» 

L'angolo della bocca di Minho si inarcò in un ghigno «con piacere.»

Dettate le ultime parole, si fiondò una seconda volta sulle labbra invitanti del minore, che questa volta lo assecondò all'istante.

Gli strinse le ciocche tra le dita, tirandole e continuando a sospirare contro la lingua dell'altro, che stuzzicava senza ritegno ogni angolo del castano.

Shared reputation~MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora