LOVE IN A TIME OF THE ZOMBIE APOCALYPSE (traduzione)

Capitolo 8: I migliori piani possibili

Trentacinque minuti dopo l'arrivo della scorta all'ospedale di Welwyn, l'intera squadra della missione, otto persone più Ron e lo zombie catturato, era riunita fuori dalla clinica di risonanza magnetica.
Alec Mercer stava già configurando i computer che avrebbero elaborato le scansioni. All'interno della sala di risonanza magnetica, Mira Khan preparò l'area per accogliere prima Ron e poi lo zombie. Come previsto, Ron fu messo in pietrificazione indotta dal medico. Sia Ron che lo zombie erano stati trasportati su barelle tramite Leviosa, anche se per Ron era stata usata una cura decisamente maggiore.
Malfoy era appoggiato a un muro, con una gamba piegata sotto di sé e il suo stivale lasciava un segno nero sulla parete blu polvere. Le sue dita tamburellavano pigramente sul calcio del fucile. Hermione sperava sinceramente che si fosse ricordato di mettere la sicura.
Si avvicinò per ispezionare Ron, che aveva le coperte rimboccate intorno a sé. Era pallido e molto immobile, ma respirava distintamente. "Padma ha detto per quanto tempo è sicuro tenerlo così?", sussurrò Honoria.
"Tre ore".
"Dovrebbe essere un tempo più che sufficiente, a patto che lo portiate a casa non appena il dottor Mercer avrà finito di esaminarlo", aggiunse Jason Lam. Lo studente di medicina prese un paio di forbici e iniziò a tagliare i vestiti dello zombie. Era un compito difficile, disgustoso e appiccicoso.
"Bene, questo è il piano", confermò Richards. Si girò verso Elizabeth Kent e Hermione. "Io sarò nell'atrio. Come già detto, voglio che voi due signore vi posizioniate alle scale alle due estremità di questo piano. Se qualcosa si muove, fatemelo sapere. Se qualcosa cerca di salire qui, gli date fuoco, capito? Se riesce a uscire dalle scale, non usate Incendio o sarà come inseguire delle piñata in fiamme".
Questa immagine ha richiesto un momento di silenziosa contemplazione per essere apprezzata veramente.
"Cos'è una piñata?" Honoria Cloot sussurrò a Hermione.
Hermione spiegò.
"Oh", disse Honoria, storcendo il naso. "Beh, non sembra affatto uno zombie".
A quel punto, Jason Lam era riuscito a sfilare i pantaloni dello zombie. Il rumore di questa operazione era quasi peggiore del fetore che ne derivava. Il corpo gonfio della creatura era apparentemente sfuggito ai confini dei pantaloni strappati e si era gonfiato intorno e attraverso il tessuto. Rimuovendo la stoffa, si staccavano piccoli lembi di pelle.
"Oh, wow. Riesco a sentirne l'odore anche da qui", li informò Mira Khan, dall'interno della sala di scansione.
Mercer lasciò la sala di osservazione per parlare con Jason. "Non dimenticate di verificare la presenza di ferromagnetismo. Potrebbe avere dei piercing che sono stati coperti da carne gonfia o ferita. Mentre aspettate che Ron finisca, passate una sonda di Garrett sull'omone, qui. Solo per essere doppiamente sicuri".
"Guarda questo taglio di capelli", disse Jason, "credo che vada dallo stesso barbiere di Richards. Se è un militare. Non credo che i piercing saranno un problema".
Hermione osservava accigliata la parte inferiore del torso gonfio e suppurato dello zombie. "Sarà un problema quando verrà scansionato? Oltre a rendere la camera molto appiccicosa?"
Mercer si infilò gli occhiali e guardò meglio. "No. La testa è perfettamente intatta. Le ferite nella parte inferiore sembrano traumi da impatto. A giudicare dalla posizione, probabilmente è stato investito da un'auto. Vedete qui? Le sue anche non sono allineate".
"Non riesco nemmeno a vedere dove dovrebbero essere le sue anche", mormorò Hermione.
"La sala è pronta!" Mira Khan chiamò. Si teneva l'avambraccio sul naso per combattere l'odore. "Potete far entrare Ron adesso".
"Bene, gente! Sappiamo tutti cosa dobbiamo fare", disse Richards. "Prima ce ne andiamo da qui, meglio è".
Hermione si avviò verso la sua parte di corridoio. Si voltò per vedere il Cowboy che parlava con Malfoy. Richards doveva aver temporaneamente disattivato il suo collegamento con il sistema di comunicazione, visto che Hermione non riusciva a sentire quello che diceva. A tempo debito, però, Malfoy sollevò le sopracciglia e poi alzò lo sguardo su Hermione, divertito. Se fosse stata una scommettitrice, avrebbe scommesso che Richards stesse minacciato Malfoy di morte e smembramento se avesse tentato di fare qualcosa di furtivo.
Preoccupato, Malfoy le fece un piccolo sorriso e un saluto sbarazzino appena prima che lei si chiudesse la porta delle scale alle spalle.