Pov Federica
Sia durante che dopo la registrazione, il mio cervello rimase come inceppato all'interno di un loop: quel sogno mi aveva messa in crisi più di quanto io non lo fossi già.
Ma vedere Angelina fare di tutto per starmi lontana mi fece riflettere. Potevo comunque cercare di capire me stessa in primis, ma non dovevo farlo a discapito suo.
I giorni passavano e le nostre interazioni iniziarono radicalmente a diminuire, quasi non ci rivolgevamo nemmeno più la parola anche all'interno di un discorso di gruppo. Pensai che qualsiasi cosa Angelina avesse provato per me, le fosse decisamente passata. Quel pensiero, tuttavia, non mi faceva stare bene.
Le cose con Giovanni iniziarono ad andare sempre più male, io tendevo spesso a risultare apatica, ma la verità era che lui tendeva ad isolarsi anche più di me e, la cosa che maggiormente mi faceva rodere era che per far cazzate con la "gang" il tempo lo trovava sempre, solo con me sembrava sentirsi soffocare. Eppure mai avevo pensato di avergli rubato spazio, anzi.
E così, tra il pensiero ad Angelina e il distacco con Piccolo, i giorni passavano, ma sembravano essere tutti uguali.-Ci siamo lasciati.- Madda mi venne incontro letteralmente in lacrime.
-Mi dispiace amore.- Affermai stringendola forte al mio petto e lasciandole un piccolo bacio sulla guancia.
-Era inevitabile Fè. Ma fa male. E tutto quello che leggo e che sento..- Balbettava dal forte pianto, non riusciva a parlare.
-Amore se facciamo caso a tutto ciò che scrivono o dicono non ce ne usciamo più. Tu sei consapevole di quello che avevi con Mattia. Tu sai perché è finita e tu sai come ci stai adesso.- Cercai di tranquillizzarla il più possibile, odiavo il fatto che dovesse focalizzarsi tanto su delle parole sputate addosso da dei leoni da tastiera, perché bisognava dar peso alle parole di qualcuno che nemmeno ci conosce?
-Io so come sto adesso.- Mi citò cercando il più possibile di farsi forza.
-Tu lo sai amore.-Il fatto che Mattia e Maddalena si fossero lasciati mi portò inevitabilmente a ripensare, ancora una volta, alla mia relazione con Piccolo. Una relazione nata amicizia per poi diventare altro. Ma è possibile che, forse, avremmo dovuto fermarci all'amicizia? Ai momenti in cui lo truccavo, a quelli in cui mi faceva ridere, alle nostre cazzate. Perché iniziare una relazione con qualcuno implica sempre pesantezza? Si inizia a pesà ogni cosa il doppio. Si notano le mancanze, i momenti apatici, si pretende, anche quando non si sa ricambiare. Possibile che le relazioni debbano essere tutte così complicate? Forse avrei preferito un'amicizia sana a tutto ciò.
-Piccolo dobbiamo parlare.- Ormai avevo deciso, avevo bisogno di tempo per capire e, non volevo che quel tempo venisse distrutto da qualcosa più grande di noi.
-Se mi avessi chiamato "Giovanni" mi sarei preoccupato.- Disse lui scrutandomi dal basso del suo letto. -Ripensandoci basta quello sguardo che fai a farmi paura.- Fu serio, poi si sollevò la testa dal cuscino invitandomi a sedermi al suo fianco.
-Che sguardo ho?- Domandai secca distraendomi un secondo dal focus della questione.
-Quello sguardo lì. Quello da diva che ti pietrifica. Sembri Medusa!- Esclamò soddisfatto di aver trovato, per la prima volta, un giusto paragone.
-Ma va.- Dissi strattonandogli piano il braccio. -Comunque senti, ho notato che ultimamente noi due ci siamo allontanati, tu mi cerchi molto meno e, probabilmente nemmeno io sono al top in questo. Il fatto è che forse funzionavamo meglio come amici. Non avevamo il peso delle aspettative. Andava tutto liscio.- Iniziai il mio discorso cercando di mantenere comunque un'espressione piacevole o, che quantomeno, non lo spaventasse.
-Anche io l'ho notato.- Degluì silenziosamente, ma me ne accorsi comunque. -Mi dispiace se non sono stato molto presente come prima, è che a me vengono sti momenti. Cioè no. Come te lo spiego.- Iniziò a grattarsi la nuca come in segno di difficoltà. -Io ho bisogno dei miei spazi.- Ammise più a se stesso che a me.
-Lo so, lo vedo. Ed io voglio lasciarteli. Quindi dovremmo fare un passo indietro.- Sussurrai appena l'ultima frase abbassando leggermente il volto.
-D'accordo.- Quella risposta mi lasciò di pietra. Per l'ennesima volta, Giovanni, si stava arrendendo alle mie parole senza nemmeno obiettare. Cercai di guardarlo scrupolosamente negli occhi, non vidi nulla.
-Allora d'accordo.- Dissi solo questo per poi lasciare la stanza seguita dal rumore dei suoi occhi su di me.Uscii fuori alla ricerca d'aria, la decisione di lasciarlo/ prenderci una pausa era stata mia, ma il suo essere così impassibile mi aveva provocato un fastidio abnorme. Non ci aveva nemmeno provato a cercare di risolvere la situazione, come al solito aveva assecondato i miei scleri. Aveva lasciato fare a me.
-Fè hai heets? Ho dimenticato di comprarle oggi.- Presi il pacchetto delle sigarette, dalla tasca del giubbotto, e lo porsi a Ramon che era appena uscito fuori sedendosi vicino a me. -Grazie.-
-Figurati.- Dissi fingendo calma, cosa che, a quanto pare, non sapevo fare.
-L'altro giorno, prima che arrivasse Piccolo, sembrava che tu volessi dirmi qualcosa.- Quell'affermazione mi richiamò all'attenti.
-Si, in effetti..- Cercai il modo giusto di iniziare quella conversazione. -Senti, tu come hai capito che ti piacciono i ragazzi?- Quella domanda fece apparire un sorriso sul suo volto.
-Lo sapevo!- Esclamò quasi sprizzando gioia.
-Che sapevi?- Obiettai guardandolo decisamente male.
-Stai in confusione, vero?- Non volevo mentirgli.
-Si, ma ho anche una teoria.- Ammisi. -Cioè, è più una teoria di Madda, ma soddisfa i miei assurdi pensieri.-
-Perché dici che sono pensieri assurdi?- Mi guardò in modo scrupoloso, come a volermi leggere dentro.
-Perché non li comprendo.- Cercai di spiegarmi.
-Il fatto che tu non li comprenda non vuol dire che sono assurdi.- Quella frase stava iniziando a farmi riflettere.
-Forse hai ragione. Ma Ramon, a me non sono mai piaciute le ragazze. Come capisco che in realtà non si tratta di semplice "stima"?- Volevo a tutti i costi trovare delle risposte.
-Tu quando la guardi pensi di più a quanto sia bella o a quanto sia brava?- Quella domanda lasciò intendere che anche lui aveva capito di Angelina.
-Credo di pensarla sia bella che brava allo stesso tempo.- Affermai cercando di essere il più sincera possibile, soprattutto con me stessa.
-Allora non solo ti piace Fe, potresti perfino innamorartene!- L'entusiasmo del mio amico mi aveva colto alla sprovvista. Davvero potrei perfino innamorarmene? Ma è una ragazza, certo che non posso.Il giorno della registrazione non tardò ad arrivare. Tra tutto quello che stava succedendo e la mia ansia nell'aver dovuto preparare il mio nuovo inedito, pensai proprio che nemmeno il rituale del mignolo con Madda avrebbe potuto aiutarmi.
Quando vidi Emma come giudice della gara me ne andai ancora di più in panico.
Il momento della mia esibizione arrivò, ed io iniziai a cantare senza nemmeno prendere fiato, cosa che non restò inosservata.* Non dirmi che sono qualcosa se non sono niente [..]Se mi cerchi tu, io mi tolgo i dubbi; Ti chiamo io, tu fuggi. [..] Ho ventisei ore per mettere le cose al proprio posto e andare via da 'sto schifo e da te, fissare l'occhio del ciclone, come fosse arte. *
Quella canzone sfuggiva al mio controllo. Mi provocava una paura matta. Paura dei miei dubbi. Paura di non riuscire a smettere di pensare a lei.
-Posso dirti una cosa Fe? Respira.-
Le parole di Emma mi riportarono a galla. Dovevo solo respirare. Avevo solo bisogno del mio tempo per capire.La registrazione, quel giorno, terminò con l'eliminazione della mia nuova compagna di stanza, ovvero Ludovica. Le parole di Emanuel Lo alla sua allieva avevano provocato pianti isterici per tutto lo studio. Quando iniziai a piangere anch'io, dentro di me pensai che quel pianto racchiudesse molto di più.
Non potevo permettermi di sbagliare. Forse non potevo nemmeno permettermi tutti i dubbi che avevo addosso, ma intanto non riuscivo comunque a liberarmene.*Spazio Autrice*
So che non ve ne può fregar di meno, ma oggi ho finalmente finito di scrivere la bozza della mia raccolta poetica!
Comunque, nel pomeriggio ho cercato di ricavarmi del tempo per continuare la storia, ma mentre scrivevo mi sono letteralmente addormentata per la forte stanchezza (motivata giuro)😅
Quindi parte breve per oggi.
Ci aggiorniamo domani, bacini ^*^
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Scivola nelle mie Mani vuote
FanfictionE se le nostre fantasie fossero realtà? Ecco come l'ho immaginata io.