Cap15.1 - preparativi e paranoie -

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Pov Angelina
Finalmente stavo avendo l'occasione di recuperare tutto quello che avevo perso con Federica. La lettera per il mio compleanno era stata in grado di innescare un meccanismo in me che nemmeno credevo di possedere, quando Fede mi definì amica mi spezzai emotivamente, non potevo lasciare ancora le cose così. Stuzzicarla per tutto il pomeriggio era servito a qualcosa, avevamo avuto un vero confronto, ed io, dopo tanto tempo, avevo avuto coraggio: il coraggio necessario a riprendermela.
Se dicessi che il pensiero di un appuntamento non mi spaventa a morte, in ogni caso, mentirei. Non ho chiuso occhio ed il mio armadio è talmente sotto sopra che sembra quasi che qualcuno c'abbia acceso una miccia dentro.
Non so cosa indossare e, non so nemmeno come gestire quella "ridotta" uscita che c'era concesso fare.

Avevo pensato di portarla in sala 7, quella dei nostri primi scontri reali, ma se poi dovevo pensare a un posto tutto nostro quello era il portico all'alba, allora avevo cercato di trovare una soluzione a tutto.
Avremmo cenato con gli altri per smorzare ogni singolo imbarazzo, poi l'avrei portata nella 7 con tanto di divano e televisore collegato al mio account Netflix, avrei messo un film strappalacrime del tipo qualcuno con Jennifer Aniston o Jiulia Roberts, magari evitando quello in cui la seconda fa la prostituta e poi si innamora. Dopo il film avremmo parlato e avremmo continuato la conversazione sul nostro portico facendo l'alba.
Nella mia testa ogni tassello coincideva perfettamente l'uno all'altro, ma c'era un problema, non avevo ancora chiesto il permesso a Maria e alla produzione.

-Amore?- Iso mi chiamò sbloccandomi dal mio armadio aperto.
-Devo subito parlare con Maria.- Quasi lo urlai, poi mi diressi dai ragazzi delle camere esterne e chiesi loro di mettermi in contatto con la conduttrice del programma, nemmeno un secondo dopo la voce di Maria risuonò dalla camera arancione.

-Angelina?-
-Maria arriva, era andata a farti chiamare.- Sentii Iso e Maria dalla porta.
-Marì, sto qua, devo chiederti un grande favore.- Le spiegai tutta la situazione ed i miei piani per quella sera.
-Va bene, non ci sono problemi. Poi mi sembra bello che finalmente voi abbiate trovato il coraggio di chiarire. Comunque preferisci che qualunque cosa non venga mandata in onda, giusto?- La sua domanda cadde a pennello.
-Perfetto Marì, sei unica sei!- Se l'avessi avuta di fronte l'avrei baciata. Lei rise.
-Dai scema, non perdere troppo tempo di fronte all'armadio, io ti ho concesso la sala, ma a sistemarla dovrai pensarci tu.- Sudai esclamando un "Eh?"
-Non perdere tempo, ti aiuta Iso. No Iso?- La mia amica mi sorrise come suo solito: a 50 denti con aggiunta mole. -Bene, mi raccomando Nina. Mi piaci molto con Federica, non fare casini anche questa volta.- Maria era una delle poche persone ad essere al corrente di tutta la mia storia con Fede, era stata lei, nei mesi dopo il capodanno, ad aiutare entrambe a raccogliere i pezzi; era un po' la mamma della casa e, non la ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che ha saputo fare per me, mi ha letteralmente preso il cervello smontandolo e costruendolo meglio.
-Questa volta non sbaglio.- Calai la testa come un soldato di fronte ad un comando militare. Il collegamento venne staccato, io avevo ancora tre miliardi di cose da fare.

-Iso? Non so da dove iniziare.- Mi misi le mani ai capelli, letteralmente.
-Oh. Non fare la trraggica, adesso ci pensiamo. Allora.- Si posizionò di fronte all'armadio.
-Indosserai queste cose.- Uscì un jeans chiaro, un maglia bianca di quelle larghe ed una felpa grigia con un disegno di una rosa sulla schiena. La guardai stranita.
-Così sportiva? Dici che andrà bene?-
-Of course, devi stare comoda, e secondo me fa sexy anche così.- Mi fidai, anche perché non avevo scelta, quando Iso decideva qualcosa non potevo contraddirla.
-Va bene, adesso dobbiamo andare in sala a preparare.-
-Dobbiamo?-
-Per favore Iso, dammi una manoooo.- La pregai.
-D'accordo d'accordo. Andiamo.-

Così ci incamminiamo nella sala 7, ma una volta aperta la porta trovammo Giulia Stabile dentro: stava provando una coreo.

-Ragazze vi serve qualcosa?- Chiese una volta staccata la musica ed asciugatasi il viso con un asciugamano poi poggiato al collo.
-In verità ci serve la sala.- Mi grattai la nuca.
-Ah. Ve la libero fra mezz'ora. Il tempo di finire le prove.-
-Giulia è importante, non abbiamo tanto tempo.- La mia amica le spiegò la situazione.
-D'accordo, vi do una mano.- Riattaccò la musica. Prendemmo il divano dall'angolo della sala e lo posizionammo al centro di fronte alla televisione bassa. Poi serviva un tavolo d'appoggio per bevande e qualcosa da mangiare, usammo quello dove solitamente stava il computer.
Racimolai il resto delle cose nelle altre sale della scuola, era tutto pronto. Il divano con la coperta addosso ed una gettata a terra a mo di tappeto, qualche cuscino in più anche gettato sul pavimento, la regolazione della luce si basava su un telecomandino che mi aveva dato Giulia. Netflix stava già come app predefinita alla tele, ma collegai il mio account. Era tutto pronto, questo mi fece ritornare l'ansia.

-Contenta amore?- Respiravo piano, sussurrai un sì.
-Ehi, perché te ne stai andando in panico?- Giulia venne in mio soccorso.
-È tutto pronto, ma se io non lo fossi?-
-Angelina.- Iso mi guardò come a volermi lanciare qualcosa addosso, qualsiasi cosa.
-Ok, calma, ci puoi stare, hai paura lo capisco, ma non farti fregare da essa, devi raggirarla a tuo piacimento. Non puoi farti fottere occasioni belle solo per paura. Fede è un occasione bella, no?-
-È l'occasione più bella che mi sia mai capitata.-

-Ecco, allora smetti di fare la cogliona.- Iso non si trattenne, mi volò un cuscino in faccia, Giulia sbottò a ridere.
-Me lo sono meritata.-

Ringraziate le ragazze per l'aiuto prezioso che mi avevano dato, decisi che era ora di prepararsi e magari di farmi anche una doccia poiché zuppa di sudore.
Mi diressi al bagno che erano già le 6 del pomeriggio. A doccia fatta decisi di truccarmi, ma in maniera totalmente leggera, un filo di fondotinta, qualche lentiggine marcata, un po' di fissante per sopracciglia e, giusto un po' di mascara ad incurvare le ciglia e ad allungare lo sguardo.
Mi vestii con le cose che aveva scelto Iso per me, abbinando il tutto a delle sneakers bianche rialzate alla pianta. Lasciai i capelli sciolti ondulandoli giusto un pò e tenni i miei occhiali da vista incastrati alla maglia, ma coperti dalla felpa, se avessi dovuto guardare un film avrei voluto vederlo senza diventare una piccola talpa.

Erano le 8 quando decisi di andare a cenare, giusto un panino con il prosciutto perché di cucinare non ne avevo voglia.
-Fede?- Vidi Madda lì intorno.
-Si stava preparando per il vostro appuntamento, ha già cenato.- Ricontrollai l'orologio chiedendomi a che ora esattamente aveva mangiato la mora.
-D'accordo.- Diedi il primo morso al panino quando stavo per strozzarmi sola. Fede mi si presentò di fronte al bancone della cucina.
-Io sono pronta.- Era così bella d'avermi lasciata senza fiato. Impazzivo per i suoi capelli raccolti e quel modo delicato che aveva di mettersi del semplice eye-liner tracciando una linea sottilissima alla fine dell'occhio. Vederla con quella camicia bianca leggermente aperta e quella gonna stile college americano mi mandò in subbuglio il cervello. Se prima ero nervosa, adesso lo ero il doppio. Deglutii visivamente.
-Aspettami in cortile, arrivo.- Finii di mangiare e corsi a lavarmi i denti. Mi guardai allo specchio.

"Nina puoi farcela. Hai visto quanto è bella?" Mi diedi un leggero schiaffo sulla faccia, poi andai a prendermela.

Scivola nelle mie Mani vuoteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora