8.2 -Sei bella-

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I giorni continuavano a passare e l'ingresso delle tre ragazze in casetta era sempre più vicino. Io ed Angelina non riuscivamo più a fare a meno l'una dell'altra. Trovavo assurdo il fatto stesso di essere riuscita a trovare così tanto in un'unica persona.

-Buongiorno niña!- Questa volta fui io ad alzarmi a l'alba e a dirigermi in camera della bionda pronta a svegliarla.
-Giuro che stavo per alzarmi!- Biascicò continuando, però, a tenere gli occhi chiusi.
-Giuro che ti credo!- Esclamai ridendo silenziosamente.
-Adesso mi alzo.- Si stropicciò gli occhietti con entrambe le mani. -Aspettami fuori.-
-Se vuoi continuare a star a letto a me va anche bene.- Dissi facendole inevitabilmente aprire gli occhi, quei magnifici occhi castani che subito cercarono i miei.
-No no, voglio star con te.- Ammise.
-Una cosa non esclude l'altra.- La mia affermazione fece arrossire la bionda, alzai appena le lenzuola e mi feci spazio dentro al suo letto.
-C'è Isobel che dorme.- Affermò lei quasi come a volermi proteggere.
-Non mi importa, voglio che tutti sappiano che tu sei mia.- Quell'affermazione provocò un sottilissimo sorriso sulle sue labbra.
-Allora va bene, posso anche continuare a dormire!- Continuò a sorridere appena facendosi piccola sotto alle coperte.
-Vuoi dormire?- La guardai intensamente negli occhi per poi mordermi il labbro inferiore.
-Forse non ho più sonno.- Quasi balbettò nel pronunciare quelle parole. Avvicinai una mano al di sopra delle sue labbra iniziando, lentamente, a giocarci. -Così mi farai uscire pazza.- Sentii il suo respiro farsi sempre più pesante sotto alle mie dita, spostai la mano sulla sua guancia e lentamente avvicinai il mio volto al suo.
-Forse era mia intenzione.- Ammiccai per poi baciarla in modo violento. L'altra mia mano era ancorata ai suoi fianchi, cercai di spingerla sempre di più verso di me, avevo bisogno che i nostri corpi collidessero, volevo sentirla mia.
-Aspetta.- La bionda si staccò dal nostro bacio per poi bloccare la mia mano che stava imperterrita cercando di entrarle dentro i pantaloni del pigiama. -Non possiamo, siamo in un programma e ci sono telecamere ovunque.- Spostò il suo sguardo verso una di quelle. Stavo odiando il fatto che avesse ragione.
-D'accordo.- Dissi staccando appena il mio corpo dal suo. -Possiamo comunque continuare a far questo.- Le morsi il labbro in modo secco per poi riprendere le sue labbra tra le mie. Avevo voglia di lei. Nonostante ci fossimo fisicamente allontanate, non potei fare a meno di incastrare la mia gamba sulle sue per poi raggiungere la sua intimità con il ginocchio. Ange stava per staccarsi dal nostro bacio, la precedetti. -Ti prego fammi fare.- Non fiatò più se non di piacere.
-Buongiorno niña.- La mia mano poggiata ancora sul suo sedere avrebbe voluto continuare ad esplorare altro, ma mi fermai.
-Buongiorno nana mora.- Il sorriso stampato sulle sue labbra mi stava facendo pensare, forse per la prima volta, che avrei anche potuto amarla. Il pensiero stesso di tutto ciò mi fece arrossire sotto il suo sguardo.

Pov Angelina
Non mi svegliavo così bene da tempo immemore. Federica mi aveva totalmente stupita, se non fosse stato per le telecamere l'avrei decisamente fatta mia.
Isobel, per fortuna, dormiva ancora quando decidemmo di alzarci dal letto e andare a fumare la prima sigaretta della giornata. Erano appena le 7 e, nonostante la sveglia generale fosse suonata almeno mezz'ora prima, ancora nessuno degli altri ragazzi si era alzato.

-Sei proprio bella.- La mora continuava a fissarmi. Noi già seduta sulla nostra panca del portico e le iqos ancorate in mano come fossero bacchette magiche.
-Se continui a ripeterlo finirò con il crederci.- Rientrai quasi del tutto dentro al mio piumino rosa imitando il gesto di una tartaruga in letargo.
-Sei bella.- Sorrise senza nemmeno guardarmi, la sua schiena poggiata alla panchina ed il suo sguardo rivolto verso il fuori. -Sei bella, sei bella, sei bella.- Quella parola, pronunciata dalla sua bocca, pesava un po' di meno, prendeva completamente un altro significato. Poggiai la mia testa sulla sua spalla senza nemmeno replicare. Lei continuava a riempirsi la bocca di fumo. Io continuavo a riempirmi la mente di lei.
-Sei tu bella Fè.- Un suo bacino mi volò dritto in fronte. Non avevamo nemmeno più bisogno di parlare noi due, semplicemente stavamo bene.

Scivola nelle mie Mani vuoteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora