Rientrai dal bagno appena in tempo per esibirmi. Il palco mi aspettava. Non potevo pensare a Federica. Ed anche se è pur vero che io sono letteralmente tanto stonata da non capire neanche i segnali, il suo intento quale era stato? Cosa voleva farmi capire? E' etero ed ha un ragazzo, cosa voleva da me?
Maria mi richiamò all'attenti, strappandomi via dalle mie stesse paranoie
-Base- ed io iniziai a cantare:*Se io rivedendoti fossi certa che non soffri ti rivedrei. Se guardandoti negli occhi sapessi dirti basta ti guarderei.*
Cantai quelle parole con un magone in gola, come potevo dirle basta se io la desideravo in un modo in cui non avevo mai desiderato nessun'altro? Come potevo far finta di nulla? Mi stava rovinando.
-Sei stata bravissima Angi!- Wax mi fece i complimenti non appena salì le scale intenta a prendere posto, una volta seduta di fronte al mio banco vidi Fede voltarsi verso di me, quasi sembrava che avesse pianto
-Sei stata brava- mi sussurrò ed io, di rimando, le accennai un sorriso timido dei miei.A registrazione finita mi resi conto che quel giorno non avevo nemmeno ancora mangiato, così pensai bene di prepararmi una piadina falcita con tonno, mais e pomodorino.
-Sembra buona!- esclamò Isobel avvicinandosi
-Ne preparo un'altra?- le domandai
-Sii, GGrazie- [*1] rispose la bionda tutta pimpante
-Ehi Australia, sempre a mangiare pensi?- vidi Cricca rivolgersi alla mia amica
-Ma, tu che vuoi se mangio?!- esclamò la bionda colpendogli appena il braccio
-Ma voi due quand'è che vi mettete insieme?- osai fare quella domanda ridendo appena, ma invece di contagiare gli altri vidi Cricca diventare serio
-Io ho già una ragazza- affermò deglutendo appena da notarlo
-Scusa, non ne avevo idea!- mi morsi la lingua
-Si vabbè, qua entrano tutti fidanzati e poi si lasciano dopo due giorni- Wax si intromise nella conversazione, facendo intendere qualcosa che sarebbe potuto accadere solo nella sua testa
-Ma dai, non gli portare sfiga- Federica apparse dal nulla quasi come fosse un fantasma, mi si mise accanto e rubò uno dei pomodorini che avevo appena lavato per poi mangiarlo
-Incrocio le dita per te allora amico- disse Wax incrociando letteramente le dita, lo sguardo di Isobel, però, si era un pò spento
-Ci vorrebbe anche la mozzarella in questa piadina- Fede era passata da un pomodorino a mangiarsi lettaralmente la mia cena, provai a guardarla male, ma era così buffa e carina che era praticamente impossibile farlo, quindi, semplicemente, le sorrisi
-Potevi anche dirmi che avrei dovuto cucinarne una in più!- esclamai
-Ma dai, dividiamo questa- e con la bocca ancora piena avvicinò la piadina verso la mia di bocca, lo sguardo degli altri ragazzi su di me mi stava mettendo più a disagio di quanto in verità non lo stava già facendo lei
-Smettila- la atterrì sta volta seria, anche il suo sguardo da bambina cambiò
-Certo che voi due siete proprio assurde- ammise Wax sorridendo, io e la mora ci guardammo per un istante e scoppiammo a ridere prendendo quasi in giro il mio piccolo Waxiello
-Tieni Iso- tornai seria porgendo il piatto con la piadina alla mia amica
-Grazie amore- sorrise la bionda -uhm, la mozzarella ci sta bene!- esclamò cogliendomi di sorpresa
-L'hai aggiunta tu?- guardai male Fede, ma lei alzò le mani in avanti, come a dire che non c'entrava assolutamente nulla, magari era stato un fantasma.Quell'attimo di complicità che si era creato tra me e lei mi stava mandando ancora di più in palla. Come era possibile che un attimo prima sembrasse arrabbiata e l'attimo dopo era anche più che ok?
Pov Federica
Avevo talmente tante cose da assimilare che non sapevo nemmeno da dove iniziare, cosa mi era saltato in mente? Perché avevo dovuto farle in terzo grado? Chi sono io per pretendere risposte a domande che nemmeno siamo in grado di fare l'una all'altra?
Angelina era così bella da lasciarmi sempre con il fiato sospevo, non volevo rinunciare al modo in cui mi faceva sentire, alla leggerezza che emanava, al suo modo umile di fare, ai suoi sorrisi, i suoi sguardi intensi, alle sue mani, quelle stupide mani che avevo saputo afferrare le mie con una delicatezza quasi innata.
Quell'istante, in quel bagno, senza nessuno intorno, solo io e lei, solo i nostri sguardi ed i nostri sospiri che si incrociavano, perché mai mi ha rifiutata? Ed io sarei stata pronta davvero a ritrovarmi le sue labbra addosso?
Volevo, avevo bisogno, di normalizzare la cosa con lei, di conoscerla, conoscerla bene, al resto avrei pensato dopo. Così quel giorno stesso feci il possibile per starle acconto e rendermi una sorta di clown ai suoi occhi era quasi diventato il mio obiettivo, avevo deciso che avrei fatto di tutto per vederla sorridere, per vederla sorridere a me.
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Scivola nelle mie Mani vuote
FanfictionE se le nostre fantasie fossero realtà? Ecco come l'ho immaginata io.