10.2 -Aspettative e realtà-

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CAP10.2
Gli schiamazzi provenienti dalla cucina mi fecero realizzare che era già ora di cena e che io ero ancora in tuta. Così passai per il corridoio raggiungendo di fretta la mia camera. Una volta aperto l'armadio trovai subito cosa indossare: il mio occhio cadde su un vestito nero, lungo abbastanza per poterlo indossare anche con delle sneakers, cosa che, però, non avrei fatto. Se Angelina aveva voluto iniziare quel gioco provocatorio, chi ero io per non giocare di conseguenza?
Fatta una doccia in fretta e furia decisi poi di truccarmi in maniera semplice: classica linea di eye-liner e, per accentuare un po' il tutto, dei brillantini di piccola dimensione sotto quest'ultime, per finire, rossetto rosso alla Cheryl Blossom*.
Indossato l'abito corsi poi anche ad acconciare i capelli in un piccolo chignon, le forcine, in questo caso, erano sempre di grande aiuto.

-Fè, ma ti stai facendo nuova?- Madda entrò in stanza afferrando poi un completo dall'armadio.
-Perché?- La guardai sgranando gli occhi.
-Non ti sei mai vestita così bene.- Sbottò lei iniziando a ridere da sola.
-Simpatica oggi.- Digrignai i denti.
-Dai sbrigati che sono già quasi tutti in cucina.- Ammise la bionda iniziando a spogliarsi.
-Sono pronta.- Dissi indossando una collana in argento con un piccolo punto luce che stava benissimo con la scollatura a cuore del vestito. -Tu piuttosto devi ancora vestirti.- Obiettai guardandola intenta ad indossare i pantaloni del completo.
-Macché. Faccio subito.- Rispose Madda finendo di vestirsi letteralmente in un lampo. -Dai andiamo?- E così, ci dirigemmo verso la cucina dove la tavolata ospitava già gran parte degli amiciani, inclusa la mia niña.

Vedere Ange con quel completo bianco mi spiazzò di brutto. Era bella più del solito e, la luce diversa che sommergeva i suoi occhi era qualcosa di oltremodo innaturale.

-Ti sta scolando.- Tommy mi si avvicinò poggiandomi un dito proprio al di sotto delle labbra.
-Eh?- Mi voltai verso il mio amico. Non avevo capito nemmeno una parola di quello che aveva detto poiché troppo impegnata a guardare lei.
-No, dico.- Spostò il dito per poi grattarsi la nuca in un gesto imbarazzato. -Ti sta scolando la bava.- Sorrise spiazzandomi.
-Geloso, eh?- Sbottai vedendo, poi, il suo sorriso scomparire nel nulla.

Lasciando Tommy fisso sul posto decisi poi di andare in contro ad Engy. Sia mai che "l'arpia" di Valeria prendesse di nuovo posto accanto a lei come la sera del suo ingresso in casetta.

-Hai regolato la temperatura dell'acqua?- Domandai una volta vicina.
-Preferisco lavarmi con l'acqua calda.- I suoi occhi si abbassarono sui miei.
-Se stavo io in doccia con te cambiavi idea.- Biascicai facendomi appena sentire.
-Se stavi già vestita così sicuro.- Ammise lei.
-Ah perché in tuta non andavo bene?- Obiettai assumendo un tono leggermente incazzato.
-Tu sei bella sempre, ma sta sera- Non continuò la frase poiché interrotta da Piccolo che aveva deciso di prendere posto vicino a me, accompagnato da Valeria.

Ruotai gli occhi verso il cielo cercando di non farmi vedere dalla bionda. Le presi la mano e mi avvicinai con la bocca al suo orecchio.
-Sta sera ti scopo.- Quell'affermazione fece arrossire la piccoletta, ma fece anche eccitare me.
Non so perché con Angelina tutto mi veniva così naturale, fatto sta che era bello, lei era bella. E avrei voluto ripeterglielo all'infinito: che i miei occhi non avrebbero mai più potuto perdere di vista i suoi.

-Raga siamo tutti?- La domanda di Samu ci richiamò all'attenti.
-Yes.- Rispose Wax scrutando un po' intorno.
-Allora mangiamo?- Replicò il siciliano.
-No fra, ci siamo seduti a tavola per hobby.- La risposta di Tommy ci fece ridere di gusto.
-Nonna Teresa ti avrebbe già tirato la "cucchiaia" di legno addosso.- Altra risata.
-Nonna Teresa te ne avrà date così tante di cucchiaiate che è per questo che sei così tonto.- L'intromissione di Wax, ancora una volta, non poteva mancare.
-Almeno io sacciu cucinari.- Sbottò Samu agghiacciando il rosso rompi palle.

Scivola nelle mie Mani vuoteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora