+ mi piaci un botto +

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Engy pressò il mio corpo con il suo. Mi dimenai appena, cercando di capire in che direzione volesse andare.
I suoi seni sfiorarono i miei e la sua coscia centrò in modo perfetto la mia intimità. Mi bagnai di piacere, avevo voglia di lei, di noi.

In un atto estremamente dolce iniziò a posarmi baci ovunque, il suono delle sue labbra al contatto con la mia pelle sapevano tanto di felicità, come quando a scuola suonava la campanella per la ricreazione (forse non proprio così).

Dai baci passò a strofinare le labbra sul mio collo, il rumore smise finché non iniziò a mordermi come a volermi succhiare il sangue dal collo. Gemetti di dolore e piacere al tempo stesso. Provai a frenarla, ma con scarsi risultati.
Sì spostò di sbieco sui miei seni, iniziando a punzecchiarli con la lingua, mi stava facendo penare.
Quando morse uno dei miei capezzoli sussultai ed inarcai piano la schiena cercando di far aderire ancor di più la mia intimità alla sua coscia. Ci riuscì. Così iniziai a muovere il bacino, non poteva giocare con me, solitamente ero io ad avere il controllo.

Mi allargò le gambe in un gesto rapido e indolore. Continuava a tenere le labbra sui miei seni, ma iniziò a succhiare anziché mordere. Mi vergognai appena per l'aderenza perfetta del mio seno all'interno della sua bocca. Ma quando ci ritrovammo l'una negli occhi dell'altra, mi ricordai che con lei la vergogna spariva di getto.

-Così non vale.- Trattenni una risata, la mia bionda mi fece segno di star zitta portandosi l'indice appena sopra le labbra. Obbedii.

Mi stava marchiando ovunque, percepivo i lividi crearsi sul mio corpo, prendere vita propria. La stavo odiando, ma di un odio così simile all'amore che non ne può avere eguali.

-Engy, ho voglia di te.- Storsi il naso, i preliminari stavano durando troppo. La osservai mordersi il labbro inferiore, me ne innamorai ancora quando dal suo labbro passò al mio.

Iniziò a giocare con la mia bocca, per un istante mi sentii impotente, ma in un modo quasi tenero.

Fece slittare le sue labbra sulle mie, finché non reagii baciandola. L'incastro perfetto e poi un aggrovigliarsi di lingue.
Affondò le sue mani sui miei capelli, sentivo le sue dita danzarmi attorno.
Il mio bacino continuava a muoversi e la mia coscia aveva finalmente trovato l'aggancio alla sua intimità.

Poggiai le mani sui suoi glutei, volevo di più.
Invertii la situazione rischiando di cascare dal letto.
Lasciai le mie mani sui suoi fianchi, ed iniziai a toccarla con estrema delicatezza e dedizioni. Le nostre lingua giocavano ancora e le sue mani iniziarono a scendere, lentamente, sui miei seni.
Mi strinse il bacino, cercai il suo clitoride ed iniziai a torturarlo con le dita.
Volevo sentire il suo calore sulla mia mano e il suo sudore sopra me.

La mia bocca si fece tiepida di baci, la sua intimità calda di carezze.

-Fede.- La sentii gemere direttamente dentro la mia bocca. Volevo di più.

-Fammi tua.- Engy si spostò ancora più giù, dopo aver ripreso il controllo. La sua mano sfiorò la mia, quando si unirono in mezzo alle nostre gambe restai di stucco. Cosa voleva fare?

Poi prese a muoversi e sentii le sue nocche sfiorarmi appena e le mie sfiorare appena lei.

Questo modo lento di fare l'amore mi stava uccidendo.

-Scusa.- Allargai lo sguardo.
Poi scese anche con le labbra, a quel punto iniziai a capire.

Sentivo la sua lingua circolare sul mio clitoride e le sue mani giocare con le mie grandi labbra in cerca di un accesso.
Sentivo il liquido caldo continuare a fluire.
Entrò dentro di me, fremetti di piacere gemendo.
Engy dovette fare una pausa per tapparmi la bocca con la mano libera, sorrisi, poi continuò.

Due dita entrarono spingendo sempre con più ferocia, la sua lingua sembrava insaziabile. Iniziò a mordermi e a succhiare ancora spostandosi sull'interno coscia. Urlai.

Rallentò i movimenti, ma questa volta le afferrai la mano e la costrinsi a continuare, rise. Mi piaceva.

Dentro e fuori e poi ancora dentro e fuori mentre i marchi sul mio corpo continuavano a moltiplicarsi.

-Cazzo.- Venni. -Engy mi hai fatto penare.-
Ribaltai ancora una volta la situazione.
-Non te la cavi questa volta.- Fiondai la mia mano fra le sue gambe, non l'avevo mai sentita così, era tanto bagnata da inumidirmi la mano al solo tocco. Entrai diretta e feci tutto il suo opposto. La scopai con violenza sentendola gemere in modo continuato.

Prima di sentirla venire spostai la mano ed intrecciai ancora le nostre intimità facendole collidere in modo perfetto.
Il suo liquido mischiato al mio iniziò a creare rumori di piacere.
Mi tenni retta ed iniziai a muovermi tenendo le mie mani sui suoi fianchi.

Venni ancora e sentii anche lei, proprio dentro di me.

-Mm dovremmo cambiare lenzuola ogni giorno.- Engy non ne poteva fare a meno di uscirsene con queste frasi, risi, poi la baciai, infine mi distesi, ancora una volta, sopra il suo petto.

-Tanto le lava la colf brutta.- Mi sorrise ancora.
-Mi piaci.-
-Un botto.-

*Questo è quello che fa fare l'insonnia. Non riuscivo a dormire, ma non avevo voglia di cominciare a scrivere il 18esimo capitolo (nonché l'ultimo), forse perché ne sono già nostalgica .. Ma comunque, volevo lasciarvi un + (certo che leggerlo come buongiorno potrebbe non dispiacervi, ovviamente scherzo)
Grazie sempre a tutti per il supporto! ^3^ (è un bacino)

Scivola nelle mie Mani vuoteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora