Cap11.2 -Stato catatonico- pt1

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Pov Federica

Il rubinetto, che avevo dimenticato di chiudere, continuava a contare acqua gelida, pensieri finiti nella fogna.
Mi maledii da sola per averla indirizza verso quell'altra, ma l'amavo così tanto che non potevo fare a meno di agire così. Volevo che Angelina continuasse a scegliermi nonostante la "verità" di Valeria. Volevo essere la scelta, non l'opzione giusta.

-Fede sei qui?- La voce di Madda trapassò le pareti del bagno.
-Si, esco subito.- Urlai per farmi sentire e stoppando quello scorrere incontrollato di acqua e veleno.
-Sei andata da lei?- Mi domandò una volta uscita.
Annuii.
-Eh?- Domandò invitandomi a raccontarle tutto.
-E ho fatto la scelta giusta. Deve sapere la verità, no?- Il mio sguardo trapelava un velo di malinconia misto a incazzatura.
-Hai fatto la cosa giusta amore. È questo che conta.- Vidi la mia amica avvicinarsi a me intenta ad abbracciarmi, mi allontanai di istinto guardando il pavimento.
-Scusa Madda, ma non è il momento.- Una sua stretta, in quell'esatto istante, avrebbe potuto causare vagonate di lacrime, ed io non avevo più la forza per continuare a piangere.
-Chapeau, andiamo a bere una cioccolata? Ti va?- Il fatto di vederla lì, presente per me sempre, nonostante il mio caratteraccio, mi diede ancora più credito alla nostra amicizia. Apprezzavo tanto questa cosa, apprezzavo tanto lei.
-Abbiamo 5 anni l'uno?- Obiettai aggrottando la fronte, ma questa volta con fare scherzoso.
-Beh.. Teoricamente è ancora Natale e, sempre teoricamente abbiamo del vino omaggio per tale festività e- Socchiuse gli occhi -Potrei aver avuta la genialità di conservare una bottiglia di rosso proprio dietro ai pacchi di pasta.- Affermò lasciandomi di stucco.
-Tu, Maddalena Svevi, avevi già previsto tutto!- Risi di gusto assumendo un'espressione più tranquilla.
-Andiamo ad ubriacarci amica?- Ammiccò la bionda.
-Mi serve amica.- Ammisi seguendola in cucina.

-
-Ragazze, cercavate questa?- Lo sbruffone di Wax, seguito da Tommy, sorreggeva in mano la nostra bottiglia di vino, quella che, per altro, stavamo cercando ormai da un tempo smisurato.
-Cristo santo Wax! Possibile che non ti si può mai dire nulla?!- Sbroccò Maddalena con fare minaccioso e puntandogli letteralmente il dito contro. E letteralmente vuol dire che il suo dito stava proprio a due centimetri dalla faccia del rosso, cosa che mi mise alquanto ansia.
-Dai piccoletta, non fare così, sappiamo cosa succede tra Angy e Fede, vogliamo solo risollevare l'umore della bimba.- Puntualizzò Tommy palesemente già mezzo ubriaco.
-Eeesatto. Spero che la mia amica non ti faccia soffrire!- Ecco il genio di Wax -Comunque.- Il rosso puntò di nuovo lo sguardo sulla bottiglia che aveva in mano -Bevete con noi o volete farci andare in coma etilico?- Iniziò a ridere di getto seguita da Tommy Dali.
-Wax.- Chiamai il rosso invitandolo a guardarmi. -Sei pessimo.- Sbuffai camminando e prendendo 4 calici dallo scaffale in alto. -Andiamo.- Feci oscillare i bicchieri che, clamorosamente, ticchettarono l'uno contro l'altro.
-Hai un futuro come cameriera!- Mi guardò Madda ridendo.
-Io direi più come baby-sitter.- Allusi ai due gorilla che avevano già preso posto fuori.

-Allora.- Wax stappò la bottiglia in perfetto silenzio. -Dimmi basta.- Iniziò a versare il vino all'interno del mio bicchiere. La scene che ne conseguì fu quella di una me bloccata a vedere quel vino scivolare perfettamente sul bicchiere fino a riempirlo quasi del tutto.
-Perfetto, la mora si è già aggiudicata mezza bottiglia!- Sorrise Madda smorzando il silenzio e coinvolgendo tutti.

A bicchieri pieni decisi di bere il primo sorso, quando la mano di Tommy sulla mia bocca mi bloccò.
-Prima brindiamo.- Obiettò il mio amico alzando il suo calice.
-Sei serio?- Lo guardai terribilmente male. -Angelina in questo momento sarà con Valeria a parlare di chissà quale verità nascosta ed io dovrei anche brindare?- Il mio malumore smorzò il momento, facendo breccia sui volti di tutti, ma in particolare di Wax che si bloccò a guardarmi.
-Sai qualcosa?- Domandai con aria minacciosa a quest'ultimo.
-Quello che sai tu.- Obiettò in maniera poco credibile.
-Wax.- Lo rimprovero Madda venendomi in soccorso.
-D'accordo.- Alzò le mani in segno di resa -So solo che l'ho trovata fuori sul portico una mezz'oretta fa. Sembrava bloccata, così le ho detto esattamente quello che le avevi detto anche tu.- Ammise.
-Ovvero?- Mentre ponevo quella domanda pensai all'arco di tempo trascorso tra il mio andare via da Angelina e il suo farsi ritrovare da Wax. Mi ero decisamente allontanata più di mezz'ora prima, quasi da un'ora, oserei dire.
-Ovvero le ho detto di andare a parlare con Valeria e lei lo ha fatto.- Sperai con tutt'a me stessa che si affogasse con il vino. Madda si preoccupò subito di stringermi la mano, mentre lo sguardo di Tommy si fece più cupo.
-Fede, sono passato poco fa dalla camera di Vale, stavano a letto insieme.- Quelle parole, pronunciate dalla bocca di Tommy, mi uccisero dentro. Degluitii visivamente. Quando provai ad alzarmi il bicchiere di rosso decise di scivolarmi via dalle mani e, insieme ad esso, le mie guance ricominciarono a colorarsi di pioggia umida e salata: erano le mie lacrime che ricomparivano per l'ennesima volta nell'arco di poco tempo.

-Fede.- Vidi una figura sfocata provare a parlarmi, ma non riuscivo a sentire nulla, solo un brusio di sottofondo che faceva male al cuore: "stavano a letto insieme". Come avrei dovuto reagire a tutto questo?

-Tommy sei un coglione!- L'esclamazione di Madda mi risuonò in testa.
-Mi dispiace, ma doveva saperlo.- Ammise lui convinto di quello che aveva fatto.
-Doveva si, ma non in questo modo!-
-E in quale modo scusa? Facendosi prendere in giro da Angelina?-
-Sai benissimo che Angelina non l'ha mai presa in giro.- Questa volta a parlare fu Wax.
-Tommy, hai sbagliato tutto. Non è così che Fede si accorgerà che tu esisti.- La delusione di Madda si percepì tutta, di rimando, il moro decise di lasciare a mani basse quella conversazione, rientrando in casetta a volto chino.

-Fede stai bene?- Waxiello preoccupato per me era una cosa da dover segnare obbligatoriamente sul calendario.

*26 dicembre- ore 01:05: Wax si preoccupa per me*

-Si.- Sussurrai appena.
-Sei sicura? Penso che tu ti sia ferita alla mano.- La sua affermazione mi costrinse ad abbassare lo sguardo, il bicchiere non era davvero scivolato da solo, bensì ero stata io a romperlo sotto alla mia stretta, facendo poi scivolare via i pezzi distrutti.
-Hai ragione.- Ammisi solo.
-Fede andiamo, ti medico io.- La mia amica mi trascinò dentro lasciando a Wax l'ingrato compito di ripulire il mio casino.

-
Tra una garza ed un'altra sentii la mia mano stringere, il sangue fermarsi e le vene implodere.
-È stretto?- Maddalena mi aveva fatta sedere in una delle sedie poste difronte all'isola della cucina e, da quel momento in poi, aveva ben deciso di diventare la mia infermiera personale.
-Solo un po'.- Ammisi sentendole poi allentare la presa.
-Adesso va bene?- Fece in modo che le garze si incollassero tra loro, in modo da non staccarsi durante la notte, per poi accarezzarmi il dorso della mano.
-Si, va bene.- Annunciai silenziosamente e con lo sguardo perso nel vuoto.
-Andiamo a dormire, ok?- Mi afferrò per i fianchi costringendomi ad alzarmi e a seguirla in camera nostra.

Una volta accolta la parete rossa della nostra stanza mi lasciai andare sul letto. La mia amica si preoccupò di togliermi le scarpe e di stendermi una coperta addosso per poi prendere posto di fianco a me e stringermi a cucchiaio, la detestai, ma mi serviva averla affianco.

-Buona notte piccola forza della natura.- E con quelle parole di sottofondo ed il braccio di Madda a stringermi di fianco decisi che era giunta l'ora di chiudere gli occhi.
Il pensiero di Angelina sul letto di Valeria, però, non mi lasciò nemmeno per un secondo. Mi sembrava di impazzire. Ero appena entrata in uno stato catatonico che mi stava soffocando da dentro, impedendomi di provare reali emozioni. Era uno dei miei blocchi.

Scivola nelle mie Mani vuoteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora