Alla 𝑪𝒍𝒆𝒗𝒆𝒍𝒂𝒏𝒅 𝑯𝒊𝒈𝒉𝑺𝒄𝒉𝒐𝒐𝒍 il penultimo anno della 𝑡𝑟𝑖𝑎𝑑𝑒 𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑎𝑙𝑒 è cominciato.
In una scuola in cui gli studenti provengono da buone famiglie e in cui il velo dell'apparenza nasconde i segreti e le vite di tutti...
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«Che non stia vomitando è già una cosa di cui dovremmo essere contenti». Mike incrocia le braccia al petto, continuando a studiare Ginevra. «Per ora».
«Credi che vomiterà?» Mi ritrovo nella sua stessa posizione, non riuscendo a toglierle gli occhi di dosso.
«Per esperienza, sì. Ma sto pregando internamente che non lo faccia».
Il modo in cui balla riesce a tenere gli occhi di tutti puntati su di lei e su quelle mani che muove lentamente, a ritmo.
In questo momento non sembra la solita Ginevra, ma una ragazza che dà l'impressione di essere al di sopra di tutto e tutti anche se dentro ha l'animo sotto terra.
"Tanto siamo bravi a fingere". Lei, lo è di sicuro e questo mi provoca timore.
Questo, e la sua bellezza.
Ho ucciso mio padre, ho nascosto il suo cadavere, mi hanno sparato, e adesso, dopo settimane, sto facendo di nuovo qualcosa che farebbe un ragazzo della mia età: guardare una bella ragazza a una festa.
«Non staccatevi da lei, stasera è un problema vostro. Se le succede qualcosa, vi ammazzo. Vi voglio bene», Janette ci raggiunge parlandoci in fretta prima di scappare di nuovo via, seguita da Ross, e io e Mike non abbiamo il tempo di dirle nulla.
Ginevra è un problema nostro: mio e di Mike.
«Si stancherà mai secondo te?», chiedo.
Scommetto che fare da balia non era nei suoi piani, così come non lo era nei miei.
«Ha smesso di bere, quindi presumo che l'effetto prima o poi dovrà sparire, o no?»
Sta cercando rassicurazioni da me.
È già stanco perché per tutta la sera non ha fatto altro che correre dietro a ogni ragazzo che era sul punto di rompere qualcosa, e ora è anche stato costretto a badare a Ginevra con me.
«Hai bevuto un po'? Ti sei divertito?»
Mike mi guarda perplesso. «Sì».
«Sicuro?»
«Sì che sono sicuro», continua a guardarmi perplesso. «Perché?»
«Fino a mezz'ora fa eri a inseguire coglioni ubriachi di qua e di là e ora sei bloccato qui con me», spiego. «Non ho partecipato quasi mai a nessuna festa in vita mia, ma so che di solito ci si dovrebbe divertire e rilassarsi».