𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐 - 𝐣𝐮𝐬𝐭 𝐧𝐢𝐠𝐡𝐭𝐦𝐚𝐫𝐞𝐬

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How can I live in the moment

When my thoughts never feel like my own

And don't know how to admit that I'm broken?

How can I be alright?

i can't breathe, Bea Miller

C'è una netta differenza tra l'impressione che do agli altri e quella che io ho di me stessa

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C'è una netta differenza tra l'impressione che do agli altri e quella che io ho di me stessa. È ironico pensare che ci siano molte probabilità che né io e né gli altri ne abbiamo quella corretta o che, con ancora più probabilità, una corretta non ce ne sia affatto.

Io, Janette e Ross siamo sempre stati un po' più in disparte rispetto agli altri studenti della Cleveland Highschool; il primo giorno ci siamo trovati in tre e ci è bastato. Non abbiamo mai provato a fare nuove amicizie o a integrarci in qualche gruppo più grande perché non ne abbiamo mai sentito il bisogno. Questo, per assurdo - invece che isolarci - ci ha resi, all'apparenza degli altri, 'esclusivi'. I ragazzi 'popolari'. Quelli che tutti guardano da lontano con ammirazione, odio, o invidia.

Per gli altri, Ross è solo una testa calda che pensa di essere migliore di tutti.

Per gli altri, Janette è solo una troia con 'addirittura' alti standard.

Per gli altri, io sono una stronza che pensa di averla d'oro e che vuole solo farsi desiderare.

I loro giudizi vengono dettati in base a ciò che vedono e in base a quello che noi scegliamo di far vedere loro.

Parte della responsabilità di questi pensieri, quindi, è nostra. Mia.

Credo sia proprio per questo che adesso che mi sto preparando per uscire e festeggiare il mio compleanno con Ross e Janette, io non riesco ad apprezzare quello che guardo allo specchio.

A loro due, di quello che la gente pensa, non importa. A me, per quanto fingo che non sia così, sì.

«Sicuro che non è troppo corto? Sto bene?»

Cerco di abbassare l'abito che Ross vuole costringermi a indossare per la serata, ma invano. Non si abbassa.

Mi sento troppo esposta.

Questa non sono io. Non so chi sia.

Mi piacerebbe riuscire sempre a far finta di essere la Ginevra bella e popolare che credono tutti, quella che si veste carina per farsi guardare, ma a volte non posso evitare di sentirmi a disagio. Non sopporto gli sguardi su di me. Non quel tipo di sguardi. Farmi guardare non mi piace.

Alle altre piace.

«Sei perfetta. Il verde petrolio fa risaltare i tuoi occhi e i tuoi capelli», mi ripete, facendomi alzare gli occhi al cielo.

𝑺𝒍𝒆𝒆𝒑𝒊𝒏𝒈 𝑩𝒆𝒂𝒖𝒕𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora