004 // "Circa 3"

652 15 0
                                    

"SIAMO A CASA MAMMA" gridai in casa quando arrivammo a casa.

"Non urlare, Ciro sta dormendo" Si avvicinò a noi e diede un bacio a Thiago. "Ehi, Athi" sorrise abbracciandomi.

"Mamma, nessuno mi chiama Athi. Per favore" le dissi mentre eravamo ancora abbracciate.

"Sarai sempre una piccola Athi per me" mi ha detto, abbracciandomi il viso e sorridendo.

"Sono ancora piccolo e nessuno mi dice che resterò piccolo" notò Thiago e io scossi la testa.

"Sei grande quasi quanto me, dai." Gli scompigliai i capelli.

"Lui è 122 cm e tu 160 cm. È una bella differenza." La mamma disse e mi fece cenno di avvicinarmi.

"Penso che tornerò a dormire. Sono solo le 11 del mattino" e si avviò verso le scale.

"Ok, buonanotte o altro" lo salutai con la mano, lui ricambiò il saluto senza rispondere.

"Athen, dobbiamo parlare" disse la mamma accarezzando il posto accanto a lei sul divano.

"Oh merda, sono nei guai?"

"Niente affatto" mi sedetti. "Voglio solo parlarti di alcune cose"

"Ad esempio?"

"I ragazzi"

"Dai mamma, sai che non mi piace parlare di queste cose con i miei genitori." Gettai le mani in aria.

"Ma tu parli con Thiago di tutti i tuoi problemi. Perché non con me, almeno?"

"Perché Thiago mi capisce. È l'unico in questa famiglia che mi capisce" spiegai e lei annuì. "Non è un bene che io abbia un ottimo rapporto con i miei fratelli?"

"È fantastico, davvero" annuì con un sottile sorriso sulle labbra. "Allora, sta succedendo qualcosa?"

"Mamma"

"Ok scusa, vai in camera tua, ti chiamo per cena" Sorrise.

"Va bene" dissi alzandomi e salendo le scale verso la mia stanza. Chiusi la porta e mi sedetti sul letto. Poi mandai un messaggio a Pedri, nient'altro che un saluto, e lo salvai senza pensarci.

Perché ha messo un cuore lì.

Ho cercato di ignorarlo, ma non ha funzionato perché dopo pochi secondi ho visto una notifica sul mio telefono.

'Ehi'

Gemetti quando vidi che mi aveva risposto con un messaggio. So che questo ragazzo mi perseguiterà per il resto della mia vita e lo odio.

'Come stai?'

La notifica successiva. Potrei ignorarla e andare avanti, oppure potrei essere gentile per una volta e rispondere.

"ATHEN LA CENA È PRONTA" sentii mia madre urlare e sorrisi. Il momento perfetto per ignorarlo senza sentirmi in colpa. Uscii dalla mia stanza ed entrai in quella di Mateo per dirgli che la cena era pronta.

"Mate la cena è pronta, andiamo" gli dissi e lui alzò lo sguardo verso di me dai suoi giocattoli con cui stava giocando.

"Cosa c'è per cena?" Chiese mentre si avvicinava alla porta.

"Non lo so, scendi e chiedilo alla mamma" gli dissi e lui scese le scale. Entrai nella stanza di Thiago e lo trovai a letto.

"Thi, la cena è pronta, vieni" gli scompigliai i capelli e lui mi guardò.

"Per quanto tempo ho dormito?" Borbottò stancamente mentre si alzava a sedere nel letto.

"Non più di dieci minuti, andiamo. Tu scendi, io devo andare a prendere Ciro" Uscii dalla sua stanza e andai in quella di Ciro. Dormiva tranquillamente e mi dispiaceva svegliarlo.

𝙏𝙍𝘼𝙏𝙊 / 𝙋𝙀𝘿𝙍𝙄 (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora