085 // "Torna a casa"

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"Com'è andata?" Chiesi mentre Pedri era seduto sul
sedile del passeggero e io guidavo.

"Mi ha fatto male, mi hanno spinto intorno a qualcosa per tutto il tempo" disse e io mi voltai rapidamente verso di lui.

"Allaccia la cintura di sicurezza" dissi e lui abbassò lo sguardo e la allacciò. Pedri mi guardò di nuovo.

"Hai preso il cinese?" Mi chiese, io annuii e vidi subito quel sorriso sul suo volto.

"L'ho fatto, è già a casa" gli dissi e lui annuì.

"Ti ho detto che ti amo in questo momento?" Disse e batté le mani per l'eccitazione. Lo guardai e sorrisi un po'.

"Me l'hai detto qualche volta" Il sorriso sulle mie labbra svanì rapidamente.

"Sì, ora è imbarazzante, andiamo" sussurrò appena entrai nel vialetto davanti a casa sua.

"Mhm, hai bisogno di aiuto per camminare?" Girai intorno alla macchina e lui mi afferrò di nuovo la vita.

"Grazie" sussurrò.

Entrammo in casa, lui mangiò e io feci altrettanto. Poi andammo a sederci sul divano.

"Odio prendermi cura di te" gli ricordai e lui rise.

"Ah sì?" Lui rise e io mi alzai, pochi secondi dopo mi tirò di nuovo a terra e cominciò a farmi il solletico.

"No, fermati, Pedri" cercai di oppormi.

"Smettila, ti prego" lo implorai di nuovo, ma lui continuava a solleticarmi lo stomaco.

"Ok" Spinse indietro i capelli e si sedette di nuovo sul divano.

"A volte ti odio" respiravo pesantemente e mi scostai una ciocca di capelli dal viso.

"Sei rossa" rise indicandosi il viso.

"Zitto" scossi la testa.

Lui espirò profondamente. "Cosa vuoi guardare?" Mi chiese e io sorrisi un po'.

"Possiamo guardare The money heist? Lo sto riguardando proprio adesso." Gli chiesi e i suoi occhi si illuminarono.

"Certo, sai che adoro quella serie, a che episodio sei?" Mi guardò mentre digitava il nome su Netflix.

"Episodio 6, stagione 1" gli dissi e lui annuì mettendo su l'episodio. Continuammo a guardarlo e dopo qualche tempo mi guardò di nuovo.

"Chi è il tuo preferito?" Mi chiese e mettendo in pausa il programma sorrisi.

"Sai che ho sempre amato Berlino" lo guardai e il mio sorriso divenne ancora più grande.

"Non capisco perché sono così gentili"
Pedri indicò la televisione con la mano.

"Vero? Se fossi stato Berlino, per esempio, li avrei uccisi tutti" aggiunsi e lui scosse la testa.

"Sei ancora fedele alla tua descrizione di Berlino?"
rise e io sollevai le sopracciglia. "Berlino è papà uno?"

Scoppiai a ridere e gli coprii la bocca. "Nella prima stagione, sì, rimango fedele a quello che ho detto" risi e il suo sorriso si coprì.

"Bene" rise. "Come ti chiameresti di nuovo?"

"Te l'ho detto ogni volta che abbiamo guardato la serie insieme" gli dissi.

"Beh, potrei averlo dimenticato, quindi dovrai dirmelo di nuovo" disse Pedri e io sgranai gli occhi.

"Brasilia" mi voltai a guardarlo. "Atene avrebbe più senso, ma Brasilia è quella vera"

"La mia sarebbe Varsavia" aggiunse Pedri.

"Lo so, a parte alcune persone mi ricordo le cose" risi.

Poi sentii il mio telefono vibrare sul tavolo. Mi chinai in avanti per prenderlo.

'Torna a casa'

Il semplice messaggio di Lars ha fatto svanire immediatamente il mio sorriso.

"Devo andare, torno subito" sussurrai e mi alzai in piedi.

"Posso continuare a guardare?" Mi chiese e io annuii.

"Torno subito" Uscii dalla macchina e mi diressi a casa di Lars. Aprii la porta e lui era seduto al tavolo.

"Ciao" dissi semplicemente e mi sedetti a tavola di fronte a lui. Aveva le braccia incrociate e si chinava in avanti.

"Athen" sussurrò e io annuii. "Dobbiamo parlare"

𝙏𝙍𝘼𝙏𝙊 / 𝙋𝙀𝘿𝙍𝙄 (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora