Mi alzai a sedere nel mio letto e guardai l'ora. 11:39. Non riesco a dormire e per quanto mi ripeta di non andare in camera di Pedri per fargli gli auguri, voglio comunque andarci.
Negli ultimi anni siamo sempre stati insieme il giorno del suo compleanno e mi rode che questa volta sia diverso.
Devo solo entrare in un ascensore e premere un pulsante, non devo mica fare migliaia di chilometri per vederlo.
È troppo facile non andarci."fanculo questo" saltai giù dal letto e andai alla porta. Presi la mia chiave magnetica e andai verso le scale perché l'ascensore era troppo rumoroso.
Dovevo salire 11 piani, ma avevo ancora circa 20 minuti, quindi non importava. Quando mi trovai davanti alla sua porta, la guardai per un paio di secondi e alzai la mano. Dovrei ascoltare papà una volta?
No.
Bussai alla porta e pochi secondi dopo si aprì. Mi trovai faccia a faccia con Pedri, lo guardai, non indossava la maglietta ma solo dei pantaloncini neri della Jordan.
"Athen?" Pedri mi chiese appena mi guardò in faccia. Io indossavo delle Nike Pro nere e una maglia bianca oversize. "Vieni dentro"
"Perché sei qui?" Mi chiese e mi sedetti sul suo letto.
"Non riuscivo a dormire" guardai di nuovo il telefono. 11:45.
"E perché esattamente?" Si mise di fronte a me mentre io lo guardavo dal letto. Incrociò le braccia.
"So che tra 15 minuti è il tuo compleanno. E mi sento in colpa a non augurarti buon compleanno nel momento in cui compi 20 anni" gli dissi e buttai il telefono sul letto, un po' dietro di me.
"Ah, e adesso cosa vuoi fare?" Pedri guarda il telefono che ha appena tirato fuori dalla tasca prima di incrociare di nuovo le braccia.
"Guardiamo il panorama, dai" mi alzai e andai alla porta a vetri. La aprii e uscii dal balcone. Lui mi seguì ed entrambi ci appoggiammo alla ringhiera di metallo.
"Allora?" Pedri si girò di nuovo a guardarmi. "Cosa vuoi fare?" Guardai gli edifici e non mi concentrai nemmeno su di lui.
"Parla" sussurrai e mi voltai anch'io verso di lui. "Se mi odi così tanto, cos'è successo ieri?" Chiesi.
"Cosa vuoi dire?" Pedri aggrottò le sopracciglia e io indicai il mio collo. Alzò la mano verso il mio collo e scostò una ciocca di capelli, per guardare il succhiotto che ha lasciato lì.
"Oddio, non pensavo che sarebbe andata così male"
Disse e io annuii aggressivamente con la testa."Davvero Pedri?" Gli chiesi e lui fece un passo avanti per guardarlo di nuovo. Sentivo il suo respiro quasi sulla pelle per quanto era vicino.
"Non puoi coprirlo con il trucco?" Cercò di dire, ma gli coprii la bocca.
"A questo punto smetti di parlare, non si tratta del succhiotto. Si tratta di te che mi fai il succhiotto" gli punzecchiai il petto e lui aggrottò le sopracciglia.
"Ne avevo voglia" disse e io mi schernì mentre una piccola risata mi sfuggiva dalle labbra.
"Sai come mi sento?" Alzai le sopracciglia e inclinai un po' la testa verso destra. "Schiaffeggiarti la faccia"
"Non per il mio compleanno". Mi diede una pacca sulla spalla e io scossi la testa guardando in lontananza. "Posso desiderare qualcosa per il mio compleanno?"
"Da me?" Chiesi e lui annuì con la testa. "Cosa vuoi allora?" Chiesi e lo guardai avvicinarsi a me.
Si avvicinò al mio orecchio e potei sentire il suo respiro contro la mia pelle. "Tu" sussurrò. "Un'ultima volta" sussurrò ancora. "Dai, Athen, so che lo vuoi anche tu"
"Davvero?" Aggrottai le sopracciglia, non corrispondendo affatto alle sue vibrazioni.
"So che lo vuoi, nel profondo lo vuoi" sussurrò contro la mia pelle mentre le sue mani scendevano verso i miei fianchi.
"Vuoi solo essere nel profondo di me, è per questo che lo dici?" Chiesi e lui rise un po'.
"Forse, non lo vorresti anche tu?" Continuava a
sussurrare."Mi lasceresti da sola con le tue cose arrapanti dopo che avrò dormito con te un'ultima volta?" Chiesi e lui mi guardò, era a pochi centimetri dal mio viso.
"Forse" mi guardò le labbra.
"Se dici di sì, lo farò" lo guardai negli occhi.
"Lo farai?" Lui canticchiò e io annuii, mentre anch'io
guardai le sue labbra. "Bene, allora chiudiamo la finestra questa volta""Oddio, non ricordarmelo" mi coprii il viso mentre entravo.
"Non è stato poi così male" rise un po' mentre rientrava in casa e questa volta chiudeva la finestra. Annuii mentre mi sdraiavo sul suo letto, controllando l'ora. 11:57.
Lui si avvicinò al letto e mi diede uno schiaffo sul sedere; io alzai lo sguardo verso di lui. "Tra tre minuti compio vent'anni."
Abbassò lo sguardo sul telefono."Non è possibile" mi girai in modo da essere sdraiata sulla schiena, appoggiandomi sui gomiti.
"Sto diventando vecchio" borbottò e si chinò su di me.
Io risi e lui si chinò verso le mie labbra."Sei già vecchio" sussurrai e gli diedi un breve bacio sulle labbra.
"Come se tu non fossi più grande di me" Si staccò per un breve secondo e guardò le mie labbra mentre parlava.
"Sembri più vecchio" ribattei e lui mi baciò di nuovo.
"Stai zitta" borbottò mentre muoveva le labbra verso le mie. Poi ci fece girare in modo che io fossi sdraiata sopra di lui. Dopo qualche minuto di pomiciata veloce mi staccai da lui.
Presi il mio telefono e lo sbloccai. Guardai l'ora.
00:01."Buon compleanno" sorrisi mentre lo baciavo di nuovo. Sentii che sorrideva nel bacio mentre mi allontanavo.
"Grazie" Mi mise le mani sul sedere, mentre le mie mani gli cingevano il viso. "Posso avere il mio regalo adesso?"
"Se lo vuoi davvero"
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𝙏𝙍𝘼𝙏𝙊 / 𝙋𝙀𝘿𝙍𝙄 (Italian Translation)
Любовные романыPedri Gonzalez è appena entrato nel Barcellona. Athen, la figlia di Messi, lo incontra ma i due partono con il piede sbagliato. Riusciranno a ricominciare o no? "Ti ho sempre odiato" "Dai, so che mi ami" 🖤 Attenzione: Questa storia NON è mia. Tutt...