Pedri Gonzalez è appena entrato nel Barcellona. Athen, la figlia di Messi, lo incontra ma i due partono con il piede sbagliato. Riusciranno a ricominciare o no?
"Ti ho sempre odiato"
"Dai, so che mi ami"
🖤
Attenzione: Questa storia NON è mia. Tutt...
"Perché" chiesi solo per curiosità, nient'altro che curiosità.
"Non credo che tu stia prendendo degli anticoncezionali, vero?" Alzò le sopracciglia.
"No" scossi la testa. Mi indicò.
"Ecco la risposta" mi disse appoggiando la mano sulle gambe. Feci un cenno con la testa su e giù, mentre ero in stato di sonnolenza.
"Hai degli amici qui?" Chiesi. Lui scosse la testa e io annuii ancora una volta.
"Perché?" Mi chiese.
"Perché sei sempre con me" gli risposi. Scrollò le spalle, ma poi strizzò gli occhi.
"Anche tu sei sempre con me" notò e io risi un po'.
"Nonono, è diverso" alzai il dito e lo indicai. Lui scosse la testa e sorrise appena.
"Ok, allora" rise.
"Ok, andiamo a prendere mio padre" salii di nuovo sul sedile del passeggero. Anche lui risalì e poi mi rimisi le scarpe.
"Pensi che sia di cattivo umore?" Chiese Pedri mentre ricominciava a guidare verso la strada.
"Spero di no, ma capirei se lo fosse" annuì. Mi guardai intorno, ma poi mi venne un'idea.
"Prima dobbiamo andare a casa mia, devo portare la macchina" borbottai e lui mi guardò scioccato mentre si girava.
"Sai guidare?" Mi chiese.
"Certo che posso" sorrisi e risi sommessamente. Pedri aggrottò le sopracciglia guardando avanti. Pochi minuti dopo arrivammo a casa mia e lasciai la sua macchina.
"Posso andare a casa adesso o?" Pedri abbassò il finestrino. Mi voltai e vidi alcune persone che camminavano. Una di loro aveva il cellulare tirato fuori.
"Certo, grazie" mi avvicinai a lui, mi avvicinai al finestrino e lo baciai. Lui ricambiò e il nostro bacio durò circa 10 secondi.
Quando ci separammo di nuovo non risposi, gli dissi solo di guardare le persone con un cenno del capo.
"Ok, ciao" Mi ha baciato di nuovo, esattamente quando le persone stavano guardando, non posso dire che mi stia piacendo, ma è un baciatore più bravo di quanto pensassi.
Sorrisi mentre entravo in casa e prendevo le chiavi. Pedri se n'era andato dopo che mi ero avvicinata alla mia auto e l'avevo aperta. Guidavo un'Audi AA e la adoravo.
Guidai fino all'aeroporto dove sarebbero arrivati e li aspettai pazientemente. Ho scritto a Drea quando Thiago sarebbe tornato domani.
Ho dimenticato che ne avevamo già parlato, così ho cancellato di nuovo il messaggio. Ho controllato alcuni dei miei social.
"Athen" sentii dire da una voce profonda, alzai subito lo sguardo e rimisi il telefono in tasca. Vidi Pique avvicinarsi a me con un enorme sorriso.
"Piqui" risi e lo abbracciai. "Come stai?" Chiesi.
"Beh, non sono infelice, ma non mi sento nemmeno troppo bene" mi disse e mi accarezzò la testa.
"Ho guardato la partita, anche io mi sono sentita malissimo dopo" aggiunsi e lui annuì mentre apriva di nuovo la bocca.
"Che cosa ha detto Thiago?" Mi chiese. Inclinai leggermente la testa verso destra.
"Thiago era a casa di amici, sai" sorrisi, sperando che non si accorgesse che stavo mentendo.
"E tu dov'eri? Oh, smettila, non dirmi che quelle immagini sono vere..." Pique si mise una mano sulla bocca spalancata. "L'hai guardata con Pedro?"
"L'ho fatto, ma non dirlo a Leo" e ho unito le mani come se stessi pregando. Non lo so, ma a volte chiamo mio padre Leo davanti agli altri. Da piccola ho sentito solo Messi o Leo. Papà mi ha detto che da bambina l'ho persino chiamato Messi per molto tempo.
"Oh, lo sa già, non preoccuparti, lo sa tutta la squadra" disse Pique ridendo e dandomi un'altra pacca sulla testa.
"Vado, Shakira mi sta aspettando" sorrise mentre si allontanava. Lo seguii e pochi secondi dopo tutti vennero verso di me. Mi passarono davanti e mi fecero un sorriso. Ne tamponai alcuni. Finché non arrivò papà.
"Hija, dov'è Thiago?" Papà si avvicinò a me e mi abbracciò.
"È da Natalias, sai" risi. "Hai lasciato la mamma e i ragazzi in Portogallo?" Mi guardai intorno ma non riuscii a vedere la mamma da nessuna parte, né Ciro né Mate.
"Dovrebbero tornare a casa domani, non hanno preso l'aereo con noi" mi disse papà e mi mise le braccia intorno alle spalle.
"Che cosa ho visto, sei uscita con Pedri Hija?" Sorrise come un matto.
"Sì, siamo un po' amici, perché mi dicevi sempre di uscire con lui" alzai gli occhi.
"La tua macchina è qui, vero?" Mi guardò mentre arrivavamo al parcheggio.
"Certo, ma guiderò io" sorrisi mentre aprivo la portiera, lui mise la valigia e si sedette sul sedile del passeggero.
"Sto per morire" Mi guardò mettendo in moto l'auto.
"Lo so" sorrisi.
"Ti pago la scuola, quindi ti raccomando di non schiantarti e di non uccidermi" rise e io sorrisi. Non mi ero accorta che avevo già messo in moto l'auto e che stava andando in avanti.
"ATHEN" Papà tirò il freno a mano. Mi guardò con rabbia, aggrottando le sopracciglia.
"Concentrati sulla guida" mi indicò.
"Ok, ok, ok, scusa" sgranai gli occhi e cominciai a far girare l'auto.
Dopo un po' arrivammo a casa e lui si avvicinò subito al divano.
"Hija io vado a dormire, puoi cucinare qualcosa?" Mi chiese mentre si alzava di nuovo e si dirigeva verso le scale, portando con sé anche la valigia.
"Certo, cosa vorresti?" Chiesi.
"Uhm, solo delle patatine fritte con le strisce di pollo. Dovremmo averne un po' qui."
"Ok, lo farò" borbottai. Lui annuì e andò di sopra.
Prima di farlo mi sedetti sul divano per guardare alcune foto della mia galleria.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
@bettermessipriv
mi piace sfogliare normalmente la mia galleria e trovare questo tipo di immagini
