"Do il benvenuto al nuovo membro, Pedri" disse Bertomeu, dando una pacca sulla spalla di Pedri mentre tutti applaudivano. Anch'io ho applaudito mentre lo guardavo, stringendo la mano a tutti. Sembrava timido, come è comprensibile quando si arriva in un nuovo club, senza conoscere nessuno.
"Vai a salutarlo" Mio padre mi spinse verso di lui. Scossi la testa mentre andavo verso di lui.
"Ehi" dissi e allungai la mano. "Sono la figlia di Messi, mi chiamo Athen" sorrisi mentre aspettavo che mi stringesse la mano. Non fece esattamente quello che mi aspettavo, non mi porse la mano per stringerla, né mi fece un sorriso.
"Ok" dissi tirando indietro il braccio e voltandomi. "Puta" sussurrai sottovoce, senza che nessuno lo sentisse, almeno così pensavo.
"Scusa, aspetta" disse e mi afferrò il braccio per tirarmi indietro. Mi girai e mi trovai faccia a faccia con il ragazzo dai capelli neri. Vidi un leggero tono di rosso sulla sua guancia.
"Non volevo essere scortese, ero solo scioccato. Non ti ho mai visto di persona." Allentò la presa intorno al mio braccio, sentii la sua mano calda scivolare fino alla mia.
"Perdon" disse ancora, mi prese la mano e me la baciò. Lo vidi alzare di nuovo lo sguardo verso di me.
"Va bene" risposi brevemente e lui lasciò che la mia mano affondasse di nuovo. Gli feci un rapido sorriso prima di voltarmi per tornare da mio padre.
"Dios mio" dissi scuotendo la testa. "Quel ragazzo è arrogante come un cazzo"
"Hija calmati adesso. Non gli hai nemmeno parlato veramente."
"Non voglio più" dissi scuotendo la testa e sedendomi accanto a mio padre.
"Sii gentile, ok?" Mi chiese e io annuii alzando gli occhi al cielo.
"Non posso promettere nulla..."
"Athen"
"Va bene, va bene, va bene" dissi alzando le mani in segno di difesa. Per fortuna stasera non c'erano telecamere, perché la squadra deve conoscerlo meglio senza essere osservata per tutto il tempo.
"Perché sta parlando con Frenkie?" Ho cercato di criticare ogni suo singolo movimento.
"Athen potresti essere gentile per una volta? Sta per venire qui, vi lascio soli allora. Sii gentile" Mi indicò perché era già ora di andare da lui.
"Ehi" si sedette lì dove era seduto mio padre.
"Hola" risposi e lui sorrise un po'.
"Quindi presumo che tu sia una fan del Barça?" Chiese e io sollevai le sopracciglia.
"Culer da quando sono nata, letteralmente dal primo secondo." Annuii, ma non gli feci un sorriso."È bello, sono un tifoso del Barça da quando posso pensare e per questo sono rimasto così scioccato nel conoscerti prima. Mi dispiace per questo. Sono anche quasi svenuto quando Messi è venuto da me." Mi spiegò e io annuii. Non dissi nulla.
"Mi piace molto il tuo nome, a proposito sei mai stata in Grecia?" Mi chiese mentre mi guardava, molto interessato alla risposta.
"No, non l'ho fatto" lo guardai senza emozioni.
"Oh, ok, spero che potremo parlare qualche volta più tardi. È stato un piacere conoscerti" Voleva baciarmi di nuovo la mano, ma l'ho allontanata.
"Va bene" scossi la testa mentre le mie labbra si dividevano in una linea sottile.
"Ok" si avvicinò a Busquets.
"Athen ti ho detto di essere gentile" Mio padre si avvicinò a me non appena si trovò a parlare con Busquets.
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𝙏𝙍𝘼𝙏𝙊 / 𝙋𝙀𝘿𝙍𝙄 (Italian Translation)
RomantizmPedri Gonzalez è appena entrato nel Barcellona. Athen, la figlia di Messi, lo incontra ma i due partono con il piede sbagliato. Riusciranno a ricominciare o no? "Ti ho sempre odiato" "Dai, so che mi ami" 🖤 Attenzione: Questa storia NON è mia. Tutt...