080 // "Ne sono sicura"

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"Pedri ha detto che vuole parlarmi" borbottai, mentre Thiago sollevava le sopracciglia alle mie parole.

"Pedri? Perché?" Chiese Thi mentre appoggiavo il telefono sul tavolo.

"Non ne ho la più pallida idea" borbottai di nuovo e iniziai a spazzolarmi i capelli.

"Sei a casa adesso? A casa nostra, giusto?" Mi guardò mentre rimettevo la spazzola al suo posto.

"Sì" risposi e poi incrociai le braccia mentre lo guardavo.

"Mhm, ok" Annuì e appena distolse lo sguardo gli apparve un enorme sorriso sul viso. "A proposito, Fabrice ha chiesto di te"

"Ma no, cosa ti ha chiesto?" chiesi mentre mi cadeva la mascella.
Non volevo più sentir parlare di Fabrice in vita mia.

"Mi ha chiesto se stai bene e tutto il resto e poi se esci di nuovo con Pedri" mi spiegò Thiago e io annuii.

"E tu cosa hai detto, Thiago?"

"Beh, ho solo detto che sei tornata in Spagna in modo fantastico e che sei molto felice con il tuo nuovo ragazzo" Sorrise alla telecamera.

"Fantastico" annuii.

"Cosa fai oggi?" chiese prima di schiaffeggiarsi la fronte. "Devi incontrare Pedri, sì, me ne ero dimenticato"

"Mhm, proprio per questo devo andarmene o farò tardi." Presi il telefono e scesi, chiudendomi la porta alle spalle.

"Oggi giochiamo anche con il Man United" disse Thiago mentre mi sedevo in macchina.

"Sì, aspetta, richiamami ma non su facetime perché mi collego alla macchina" borbottai e mi allacciai la cintura di sicurezza.

"Ehi" disse Thiago non appena accettai di nuovo la chiamata.

"Ciao" borbottai mentre svoltavo e poi guardavo l'ora. Se mi fossi sbrigata sarei arrivata giusto in tempo.

"A proposito, stai andando a casa sua?" Mi chiese e proprio mentre dovevo fermarmi a un semaforo rosso.

"Sì, dove altrimenti?" Borbottai e poi mi immisi nella strada in cui si trovava casa sua.

"Non lo so, ma non mi interessa più di tanto, basta che sappia tutto e sono a posto." Lui rise, mentre io scuotevo la testa e accostavo al suo vialetto.

"Thiago, ora vado, ti richiamo più tardi. Va bene?" La macchina era quasi spenta, solo che salutarlo era l'ultima cosa da fare.

"Sì certo, divertiti" disse e io sorrisi tra me e me.
"Ciao Athen"

"Ciao Thiago" poi lasciai l'auto e la chiusi subito a chiave. Andai alla sua porta e bussai. Pochi secondi dopo la porta si aprì.

"Ehi" borbottai mentre entravo.

"Ciao, vai sul divano e siediti" mi indicò il divano e io feci come mi aveva detto. Pochi secondi dopo stava già camminando verso di me e si sedette di fronte a me.

"Allora?" Inclinai leggermente la testa verso destra mentre lui si sistemava ancora sul divano.

"Lars mi ha mandato un messaggio" disse, poi prese il telefono dal tavolino e lo sbloccò.

"Che cosa ha detto?" Chiesi, curiosa della risposta e di sapere cosa volesse da Pedri.

"Te lo faccio vedere" Mi diede il suo telefono e lo lessi tutto. Poi guardai Pedri aggrottando le sopracciglia.

"Ho pensato che dovessi saperlo" sussurrò e mi prese il telefono di mano. Annuii mentre fissavo il pavimento, pensando a cosa fare.

"Sei arrabbiata?" Mi chiese e mi guardò in faccia, iniziai a scuotere la testa da sinistra a destra.

"Allora che succede?"

"Non lo so, negli ultimi giorni sembra così strano." Non guardavo ancora il volto di Pedri. "E a te come va? Nicole?" Chiesi.

"Non gliel'ho detto, ma si comporta normalmente. Se è normale il modo in cui si comporta". I suoi occhi si allargarono e io ridacchiai dolcemente, guardandolo finalmente in faccia.

"Nicole ha un modo speciale di dimostrare l'amore, spero che tu lo sappia" borbottai e lui annuì con la testa.

"Lo so, ma..."

"Dovresti essere grato di avere una ragazza come lei, è fantastica" gli dissi e lui annuì con la testa.

"Ma..."

"No, voglio farti una domanda" dissi e lui alzò leggermente le sopracciglia.

"Sapevi che uscivo con Lars?" Chiesi, con voce normale, niente di speciale. Non sono arrabbiata con lui.

"No, non lo sapevo, non hai visto come ero sorpreso?" Mi chiese e io scossi la testa.

"L'hai interpretata piuttosto bene" ridacchiai di nuovo.

"Beh, non mostrare emozioni, giusto?" Batté le mani in silenzio. Io mi limitai ad annuire.

"A proposito, come sta la squadra? Stanno bene dopo quella notte? Ho sentito dire che Lewa è svenuto"
Ho riso un po', mentre la mia frase ha fatto sorridere anche il suo viso.

"Sì, stanno bene, sono sicuramente pronti per la partita di stasera" Si leccò le labbra e io annuii, continuando a sorridere come un idiota.

"Spero che tu lo sia, ho comprato i biglietti vip per quella partita." Borbottai e lui scosse un po' la testa.

"Perché li hai comprati? Avresti potuto chiedermelo" suggerì, ma io scossi la testa.

"Non è che non ho i soldi per farlo"

"Oh scusa, non pensavo che fossi così ricca, mi è ancora permesso parlare con te?" Sorrise mentre si chinava un po' sul tavolino.

"Ci penserò" mi appoggiai al divano e accavallai le gambe. Anche lui si appoggiò, ma incrociò le braccia.

"E tu Athen? Come stai?" Lui annuì alzando la testa mentre faceva quella domanda.

"Sto bene, non vedere Thiago tutti i giorni mi uccide ancora, ma sai..." Dissi.

"Sì, anche a me manca quello stronzetto, per fortuna l'ho incontrato." Lui mantenne il contatto visivo mentre io annuii.

"Thiago è un ragazzo speciale, conosceva tutti i problemi dei miei ragazzi fin da quando era piccolo. Anche se non capiva quello che dicevo, gli parlavo sempre. È cresciuto in questo modo, credo" dissi ridendo.

"Una volta mi hai raccontato questa storia, mi ricordo"
mi indicò e io annuii di nuovo.

"Dà anche ottimi consigli, come ti sarà sembrato di notare" aggiunsi.

"Sì, l'ho notato" disse semplicemente.

"Sì, Thiago potrebbe porre fine alla mia intera carriera se raccontasse ad anima viva tutto quello che gli ho detto."

"Non lo farà, ti ama troppo" disse Pedri.

"Ne sono sicura"

𝙏𝙍𝘼𝙏𝙊 / 𝙋𝙀𝘿𝙍𝙄 (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora