054 // "squadra da sogno"

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"Allora, a cosa vuoi giocare?" Chiesi, lui alzò gli occhi al cielo e poi di nuovo giù verso di me.
Thiago era dietro Pedri di qualche metro. Scosse la testa in modo aggressivo e io sorrisi prima di guardare di nuovo Pedri.

"Tiri di rigore" Pedri sorrise e io annuii.

"Thi sei d'accordo a stare in porta?" Mi voltai verso Thiago e lui tornò verso la porta. Sembrava un po' piccolo, ma era anche una porta più piccola del solito.

"El primero en llegar a las diez tiene que hacer lo que dice el otro." (Il primo che arriva alle dieci deve fare quello che dice l'altro) Pedri mi ha indicato. "durante todo el día" (durante la giornata) Continuò e poi si voltò a guardare Thiago.

"Trato?" Pedri sollevò le sopracciglia e tese la mano.

"Trato" l'ho scossa. Un piccolo sorriso era visibile all'angolo della sua bocca.

"Mantieni la correttezza, Thi" urlò Pedri a Thiago.

"Capito" sorrisi appena Thiago lo disse, anche dopo tutto questo tempo vanno ancora d'accordo in qualche modo.

Non so perché mi rende felice che il mio ex e mio fratello vadano ancora d'accordo, ma è così.

Entrambi ne abbiamo già fatti 9 ed entrambi ne abbiamo mancato solo uno.
Quindi dipende dall'ultimo che vince. Io sono la prima ad andare e ho posato la palla.

"Andiamo Messi, vediamo se sei migliorato con le palle" Pedri si mise dietro di me e mi sussurrò all'orecchio. Mi girai, gli misi le mani sulla vita e lo spinsi via.

"Vai a farti una sega se sei arrapato, ma non venire a sussurrarmi queste cose nell'orecchio" dissi e lo indicai.

"Vuoi aiutarmi?" Chiese e un leggero sorriso apparve sul suo volto. Mi girai e tornai alla palla. Colpisco con successo il fondo della rete e mi volto, gli passo davanti e gli sussurro qualcosa all'orecchio.

"Vaffanculo Gonzalez" sorrisi e mi posizionai dietro di lui.
Thiago giocò la palla indietro e Pedri la mise a terra. Thiago era davvero bravo, ma non poteva essere
paragonato ai veri giocatori, ovviamente.

"Vediamo se la tua boccaccia dice sempre la verità" gli urlai. Lui si scrollò di dosso e poi calciò
il pallone. Thiago saltò e mi colse di sorpresa: aveva in mano il pallone.

"SI!" Urlai e corsi da Thi. "Grazie, grazie. Sei fantastico"

"Lo so" disse Thiago. Poi tornai da Pedri.

"Succhiami il cazzo" disse e io sorrisi appoggiando le mani sui fianchi.

"Nuh uh" scossi la testa. "Ho vinto, posso dire quello che devi fare"

"Quello lo faresti anche senza che io abbia vinto una scommessa" disse con sicurezza.

"Se continui a comportarti da stronzo, ti tratterò da stronzo" gli dissi e mi avvicinai un po'. Vidi Thiago che giocava con la palla, cercando di tenerla in equilibrio sulla testa.

"Come pensi di trattarmi da stronzo?" Pedri alzò le sopracciglia. "Hai intenzione di succhiarmelo?"

"Perché parli sempre, letteralmente, di qualsiasi attività sessuale?" Questa volta alzai le sopracciglia.

"La tensione" si sentì dire Gavi alle mie spalle. Mi girai immediatamente e lui mi strinse in uno stretto abbraccio.

"Mi sei mancato" borbottai e lui mi sorrise.

"Anche tu mi sei mancata" Poi si mise accanto a me in modo da guardare anche Pedri. "Ma non possiamo comunque ignorare la tensione"

"Non c'è nessuna tensione Gavi" gli disse Pedri e Gavi scoppiò a ridere.

"Devo dirtelo" si girò a guardarmi e i miei occhi si allargarono. "Lo aiutavo sempre con le relazioni. Ma non riusciva comunque a uscire." Gavi lo indicò, continuando a guardarmi.

"Interessante" guardai Pedri.

"E Athen" Gavi si rivolse di nuovo a me. "Vuoi sapere cosa mi ha risposto ogni volta che gli ho detto di andare avanti, perché anche tu sei andata avanti"

"Ok Gavi, grazie" Pedri si avvicinò a me e io mi girai, lui mi spinse verso gli spogliatoi.

"Io sto con Thiago, non c'è problema" ci urlò Gavi con un enorme sorriso visibile sul volto.

"Allora, ti va di fare una doccia?" Pedri sussurrò appena arrivammo davanti agli spogliatoi.

"Perché"

"Beh, abbiamo appena giocato" Finalmente mi lasciò la schiena e si sedette su una panchina.

"Oh noi?" Alzai le sopracciglia e mi sedetti a pochi centimetri da lui.

"Noi, tesoro" ripeté e io aggrottai le sopracciglia alle sue parole.

"Sei davvero orribile." Glielo dissi e lui scrollò le spalle.

"Sono terribilmente giù per le donne" rispose e un piccolo sorriso si fece strada sul mio viso. Non mi piaceva che questa conversazione mi stesse piacendo.

Anche se una parte di me non è ancora andata avanti, lo respingerei anche se lo amo. So che non funzionerà, lo ha dimostrato un paio di volte.

"Andiamo fuori" mi alzai e aspettai che lui facesse lo stesso. Alla fine lo fece e mi aprì la porta.

In quel preciso momento Enrique ci passò davanti. Si fermò appena ci vide.

"Che cosa avete appena fatto voi due?" Mi indicò. "Ehi Athen, a proposito"

"Uhm, niente?" Pedri scrollò le spalle.

"Ignorerò a quale dettaglio porti tutto quel sudore e voi due che uscite da una stanza con la porta chiusa"
Disse e io annuii.

"Ma ti prego di rassicurarmi che non è quello che sto
pensando" Enrique scelse le sue parole con cura e io rimasi lì ad aspettare che Pedri rispondesse.

"A cosa stai pensando?" Pedri gli sorrise e lui scosse la testa.

"Pedri, il prossimo allenamento farai due giri in più. Athen, buona giornata" Mi diede una pacca sulla testa e se ne andò.

"Perché sono tutti così gentili con te?" Mi chiese e tornammo da Gavi e Thi.

"Forse perché non sono sempre arrapata e praticamente imploro tutti di fare sesso" gli dissi e Gavi alzò le sopracciglia.

"La squadra da sogno è ufficialmente tornata"

𝙏𝙍𝘼𝙏𝙊 / 𝙋𝙀𝘿𝙍𝙄 (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora