007 // "Vamos Barcelona"

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Quando abbiamo sentito suonare la campanella, siamo saltati tutti in piedi e abbiamo iniziato a raccogliere le nostre cose. "Che cosa abbiamo adesso?" Chiesi, mentre io e Natalie andavamo verso i nostri armadietti.

"Adesso abbiamo la pausa, e questo ci dà la possibilità di continuare a spiare quel ragazzo" Nat mise le sue cose nell'armadietto, mentre io ci infilai tutto lo zaino.

"Quale ragazzo? Quale classe" incrociai le braccia appoggiandomi all'armadietto chiuso.

"SUII" sentii alcuni ragazzi gridare mentre mi passavano accanto. Li fulminai con lo sguardo mentre Nat li guardava allontanarsi.

"Uhm, sai quel ragazzo, un grado sotto il nostro, capelli castani e soffici..." Cercò di spiegare, ma io la interruppi.

"Vuoi dire Pablo?" Alzai le sopracciglia, lei annuì e continuammo a camminare fuori. "Pensavo che avessimo chiuso con lui"

"Sì, mi hai detto che se continua così debutterà presto nel Barça. Dove già si trova" mi disse e si sedette su una sedia.

"È bravo, non ho detto altro" mi sedetti accanto a lei.

"Mhm, ok" incrociò le braccia e non mi guardò nemmeno. Mi guardai intorno, guardando tutte le persone che continuavano a ricordarmi che odio la scuola.

-

La scuola è finalmente finita e sono sopravvissuta a uno dei 4 giorni rimasti questa settimana. Questo significa che ne mancano solo 3 e poi sarò libera.

"Com'è andata la scuola?" Mi chiese papà mentre mi sedevo in macchina e allacciavo la cintura di sicurezza.

"Le solite cose" gli ho detto e lui ha annuito mentre si metteva alla guida per andare a prendere anche Mateo e Thiago.

"Che tipo di solite cose?" Era concentrato sulla strada e non mi guardava nemmeno.

"Sai, un po' di sui qui e un po' di Real Madrid là" gli dissi e lui annuì. "E mi sbattono direttamente in faccia che siamo arrivati solo secondi e che dovremo affrontare di nuovo il Bayern" aggiunsi e lui annuì.

"Sai che non posso farci niente" scrollò le spalle e io annuii, mentre la macchina si fermava e papà parcheggiava. Entrò a scuola per prenderli, cosa che di solito richiede 15 minuti, non so perché ci mettano così tanto ma lo ignoro.

Nel frattempo chiamo Pique. "Ehi ehi Pique" dissi mentre lui accettava la chiamata.

"Te l'ho già detto mille volte, chiamami Gerard" Fece un respiro profondo. "Ok, ehi Athen, che succede?"

"Uhm, puoi venire a prendermi oggi? Voglio tanto venire a vedere la partita" gli chiesi sorridendo, anche se sapevo bene che non poteva vedermi.

"Sì, certo. Dimmi solo quando" acconsentì abbastanza velocemente.

"Uhm, quando devi essere di nuovo lì?"

"Alle 7" rispose e io annuii.

"Allora vieni a prendermi quando vai al Camp, sono a casa tutto il giorno" gli dissi con un enorme sorriso sulle labbra.

"Ok, perfetto, ci vediamo. Ciao" disse e dopo aver salutato anch'io riattaccai il telefono. Non vedevo l'ora di vedere la partita contro il Napoli, che avrebbe deciso se continuare o meno la Champions League.

Per il resto del tempo ho controllato i post di Instagram e mi sono resa conto che ora posso finalmente postare la foto che ho scattato ieri.

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𝙏𝙍𝘼𝙏𝙊 / 𝙋𝙀𝘿𝙍𝙄 (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora