6-Grace

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Entro nel cortile della scuola e subito individuo le mie amiche che mi aspettano al solito posto.
<<Dov'è Summer?>> Chiedo a Rebecca.

<<Oggi non verrà, si sentiva poco bene.>>

<<Spero si riprenda per la festa di stasera.>> Cassie la osserva preoccupata.

<<Ragazze la festa inizia alle 21.30, voi cercate di arrivare mezz'ora prima, così non sarò da sola quando arriveranno i primi ospiti.>>Angelica non parla d'altro da tre giorni, mi sta facendo venire voglia di darle buca.

<<Certo capo>> rispondiamo tutte in coro.

<<Vi odio>> squittisce incrociando le braccia al petto.
Angelica ha la fama di essere leggermente permalosa, ma giusto un po'.

<<Ragazze andiamo, altrimenti faremo tardi per la lezione di pallavolo.>> Ci ricorda Cassie, sventolando il suo caschetto ramato. Cassie è una di quelle persone con la testa sulle spalle da quando sono nate, ha i suoi obiettivi prefissati dal primo anno di asilo.
Vorrei essere come lei.
Dopo aver raggiunto gli spogliatoi per indossare le divise da pallavolo, entriamo in palestra e ci accorgiamo di non essere da sole come al solito, ma è già occupata.
<<Professoressa, cosa ci fanno loro qui?>> Rebecca si porta entrambe le mani sui fianchi facendo oscillare la coda bionda a destra e a sinistra.

<<Signorina Scott, non faccia storie come al solito. I ragazzi della squadra di pallanuoto si alleneranno con noi una volta a settimana. La avverto, non voglio sentire lamentele a riguardo.>>
Che palle.

<<Come?>> La Smith mi guarda inviperita.

<<Non ho detto niente.>> Rispondo scappando via, non mi ero accorta di aver parlato ad alta voce.

<<Jason, allontanati immediatamente da lì. Max e Nate, non voglio più vedervi con il cellulare in mano!>>
La Smith urla sull'orlo di un esaurimento nervoso dopo appena dieci minuti. Si sistema gli occhiali neri che le scivolano sul naso e ci guarda come se fossimo un gruppo di insetti fastidiosi che le girano intorno, poi ci richiama all'ordine con il suo fischietto spacca-timpani.

<<Come anticipavo a qualcuno, ci alleneremo insieme una volta a settimana fino alla fine dell'anno, per volontà del coach della squadra di pallanuoto. Le ragioni ve le spiegherò quando e se ne avrò voglia. Non sarà una convivenza facile, ma sono sicura che da persone adulte quali sicuramente siete, riuscirete ad andare tutti d'accordo.>> Il malcontento generale prende rapidamente piede.
La Smith inizia a frugare nell'armadio grigio alle sue spalle alla ricerca del suo amato megafono.
<<Il primo che fiata va dritto in vicepresidenza. Preferite squadre miste o maschi contro femmine?>>
Si solleva di nuovo un vociare tra i ragazzi della pallanuoto.

<<Bastaaa, non voglio più sentirvi. Squadre miste.>> Urla attraverso il megafono.

Questa donna è completamente pazza.

Broken Glass - 1 - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora