Nina si infila un guantone e tira la teglia fuori dal forno.
Non dimostra per niente la sua età, è molto alta e slanciata, ha lunghi capelli castani che le ricadono sulle spalle e gli occhi di un nocciola intenso come quelli di Nate.
<<Ti preparo un caffè?>> Appoggia la teglia sul tavolo e un profumino invitante si sprigiona nell'aria.
<<Volentieri.>> Mi siedo su uno sgabello posizionato davanti all'isola della cucina, mentre Nate resta in piedi con le braccia conserte e l'espressione contratta.
È piuttosto imbarazzante ritrovi a sorseggiare il caffè con la mamma di Nate nella sua cucina. Se dicessi in giro una cosa del genere, nessuno mi crederebbe.
<<Stavate studiando?>> Chiede ad entrambi, ma Nate non le risponde, quindi lo faccio io.<<Sì, Nate mi sta dando ripetizioni di matematica.>>
Lei lo guarda con orgoglio.
<<È come suo padre, anche lui era un genio della matematica senza neanche sforzarsi.>> Nate indurisce la mascella appena sente nominare il padre.
<<All'età di cinque anni, mio marito gli insegnò tutte le tabelline.>>
Guardo Nate di sottecchi che esce dalla cucina e sbatte forte la porta di casa.
<<Non dovevo parlare di lui, reagisce sempre così.>> Nina osserva suo figlio uscire di casa con un'espressione preoccupata sul volto e si siede sullo sgabello accanto al mio.<<Non me ne aveva mai parlato, è stato Alexander a farlo.>> Lo ha fatto la sera della festa.
<<Non so più cosa fare con lui, più passa il tempo, più si chiude in se stesso.>> Si gira la tazza fumante tra le mani.
<<Mi dispiace, non deve essere stato facile neanche per te>> le prendo la mano.
<<Sei una cara ragazza, Rebecca. Spero che mio figlio non si comporti come al suo solito anche con te.>>
Dall'espressione che mi compare sul viso, capisce che l'ha già fatto.
<<Ma ho anche io le mie colpe in questa storia>> ammette pensierosa.
<<Quando è successo, ero sconvolta, avevo perso l'amore della mia vita e ...>> Scoppia in un pianto che le impedisce di proseguire, mi alzo e la abbraccio<<Andiamo?>> Nate compare sull'uscio della porta con le mani in tasca, ma appena si accorge di Nina, abbassa lo sguardo e sparisce di nuovo.
<<Vai cara, scusami tanto>> si asciuga una lacrima e solleva il mento verso l'alto.
Nina ha una facciata da dura, di una abituata a combattere, ma si vede che dentro soffre tanto.Quando esco fuori, Nate è seduto sui gradini con la nuca appoggiata contro il pilastro che sorregge il portico e una sigaretta in una mano.
<<Stai bene?>> Gli appoggio una mano sulla spalla.<<Alla grande.>>
Si alza di scatto e raggiunge la moto parcheggiata davanti al vialetto di casa, costringendomi a corrergli dietro.<<Nate, parlami>> gli accarezzo le nocche che stringono i manubri.
<<Sali>> Si richiude la visiera e fa ringhiare la moto sotto di lui.
Non mi resta che seguirlo.Come ogni dannata volta che è incazzato nero, supera tutti i limiti di velocità.
Quando arriviamo fuori casa mia, una macchina nera è parcheggiata dinanzi al mio vialetto.
<<Liam?>> Mi sfilo il caso e lo porgo a Nate.
<<Ci mancava anche lui>> borbotta Nate togliendosi il casco.
<<Non mi rispondi da dieci giorni, ti ho dato per dispersa>> Mi dice da lontano allargando le braccia, felice di vedermi.<<Oggi è il mio primo giorno fuori casa. Sono stata poco bene, dovevo riprendermi.>> Scendo dalla moto e lo raggiungo.
<<Fingerò di crederci.>> Mi fa l'occhiolino e mi avvolge in un abbraccio caloroso.
<<Mi sei mancata, Reb. >> Mi dice all'orecchio.
Ma quanto è dolce Liam?
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Broken Glass - 1 -
Romance1 ° libro - completo - ✨《Stavo annegando, senza di te.》 《Un pallanuotista che annega?》 《Succede, se gli togli l'ossigeno per respirare. 》✨ Questa è la storia complicata di Rebecca Scott (una ragazza di 18 anni ), una delle ragazze più belle e popola...