Sono chiusa in bagno da circa dieci minuti e non ho intenzione di uscire fino a quando non suonerà la seconda campanella, così tutti saranno entrati in classe.
E con tutti, intendo quel cretino di Nate.
Vederlo abbracciare la ragazzina del secondo anno, mi ha innervosita più di quanto immaginassi, sono stata proprio una stupida a credere alle sue parole prima.
'Driiiiin'
Eccola, sono libera.
Appena entro in classe, Grace alza una mano per farmi sedere accanto a lei.
<<Tutto bene in segreteria?>> Chiede con un tono inquisitorio, non mi è sfuggito il suo sguardo quando mi sono inventata quella scusa per fuggire via.<<Ehm... sì. >> Tiro fuori il diario e lo appoggio sul banco.
<<Quindi ti piace quello stronzo di Anderson?>> Poggia un gomito sulle gambe accavallate e si volta a guardarmi.
<<Assolutamente no, e poi lo vedi anche tu come si comporta.>>
<<A me sembra che tu gli piaccia parecchio, ma è solo troppo orgoglioso e testardo per ammetterlo.>>
<<Non credo, Grace.>>
Il professore di matematica che entra in classe adagiando i test sulla scrivania, mi salva da altre domande a cui non ho la forza di rispondere al momento.<<Ho portato i risultati del vostro test, vi anticipo che per alcuni di voi non ho buone notizie.>> Inizia a distribuirli, chiamandoci in ordine alfabetico.
<<Signorina Scott, lei ha ricevuto un'insufficienza. Dopo la lezione, la aspetto nel mio ufficio.>>
Ci mancava anche questa.***
Al termine della lezione non mi resta che abbandonarmi al mio destino e recarmi dal professore per una bella ramanzina sull'importanza della matematica e tanti bla, bla, bla.
Il problema è che io odio la matematica, preferirei studiare dieci libri di storia piuttosto che fare un solo esercizio di matematica, proprio non riesco a farmela piacere. Questo problema mi perseguita dalle elementari, ricordo che durante le vacanze invernali che trascorrevo da mia nonna, quella poverina si sedeva accanto a me per ore e mi spiegava tutto quello che non mi era chiaro.
Con gli anni, le mie lacune sono solo peggiorate, come il mio evidente astio per la materia.<<Ci vediamo dopo, ho appuntamento dal prof.>> Mi infilo la borsa sulla spalla e saluto le mie amiche che si allontanano per raggiungere la nostra caffetteria di fiducia.
<<Auguriiii>> mi prende in giro Cassie da lontano, che non prende un brutto voto neanche a pagarla.
Con il cuore in gola per l'ansia, salgo le scale che portano all'ultimo piano, dove si trovano gli uffici di tutti i nostri professori.
La porta del professore di matematica è ancora chiusa, quindi mi siedo su una delle sedie in legno che si trovano nel lungo corridoio con le pareti gialle, e per tenermi impegnata inizio a scrollare i post delle mie amiche che si trovano in caffetteria.<<Scott>>
Oh no, non lui.
Nate si siede sulla sedia libera accanto alla mia.<<Che ci fai qui?>> Sollevo appena la testa per guardarlo.
<<Ho appuntamento con il professore>> parla in tono distaccato, senza guardarmi in faccia, io annuisco in maniera meccanica riportando di nuovo la testa sul cellulare.
Il professore arriva con dieci minuti di ritardo e ci invita ad entrare insieme, cosa abbastanza insolita.
<<Bene ragazzi, vi ho fatti entrare insieme perché non aveva senso vedervi separatamente dal momento che la questione interessa entrambi.>> Allunga le mani sulla sua scrivania e incrocia le dita.
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Broken Glass - 1 -
Romance1 ° libro - completo - ✨《Stavo annegando, senza di te.》 《Un pallanuotista che annega?》 《Succede, se gli togli l'ossigeno per respirare. 》✨ Questa è la storia complicata di Rebecca Scott (una ragazza di 18 anni ), una delle ragazze più belle e popola...