Broken Glass - 1 -

49-Liam

Nate mi lancia uno sguardo carico d'odio che al momento merito fino in fondo, lo ammetto.
Non dovevo dire quella cosa, ho sbagliato.
<<Nate, mi dispiace. Non le pensavo davvero quelle cose. Che sei uno stronzo lo penso, ma non la parte che porti solo guai.>>

<<Vaffanculo, Liam.>> Mormora senza guardarmi.

<<Okay, me lo merito.>>
Appoggio la schiena contro la macchina, mi posiziono accanto a lui e sollevo la testa verso l'alto.

<<Vuoi baciare anche me?>>
Sbotta sarcastico, sfilando il pacchetto di sigarette dalla tasca.

<<Certo che l'hai presa proprio male per uno che dice che non prova niente.>>
Ma non risponde, come sempre.
<<Sono stato io a baciarla, non è stata lei. Volevo che capisse cosa prova per me e soprattutto se è più forte di quello che prova per te.>>
Non voglio che pensi sia colpa di Rebecca, è giusto che sappia la verità.
<<Non prova niente per me.>>
È sempre stato fottutamente testardo sin da piccolo, ovviamente, con il tempo non poteva che peggiorare.

<<Se non avessi due occhi, potrei anche crederci a questa cazzata, ma lo vedo come ti guarda.>>
Solo a lui non è chiara la situazione.
<<Sei fuori strada.>>
Dimenticavo quanta pazienza ci vuole per sopportarlo.
<<L'hai mai baciata?>>
Inspira un altro tiro di sigaretta e lo sprigiona nell'aria.
<<Mai>>
Non credo alle mie orecchie.
<<Passi giornate intere con lei e non l'hai mai baciata?>> Faccio davvero fatica a credere che non ci abbia mai provato con lei.

<<Ieri era ubriaca, mi ha dato un bacio a stampo ma non ho reagito, se vuoi saperla tutta.>>
Mi confessa all'improvviso.
<<Cazzo, Nat.>>
La situazione è davvero grave.
<<Cosa?>>
<<Sei messo proprio male.>>
<<Era ubriaca, dopo quello che è successo, che cazzo dovevo fare? Ho faticato non poco per non farmela sul mio letto, quando mi ha chiesto di fargli dimenticare Dan...>> Mima le virgolette in aria.

<<Fermati, non voglio sentire altro, altrimenti ti prendo a pugni.>>

<<Hai iniziato tu con il gioco della verità.>> Replica alzando le spalle.
<<Sì, ma non mi aspettavo che ti fossi spinto fino a quel punto senza neanche averla baciata.>>
<<Era sconvolta per colpa di quel coglione, si è scolata due birre ed è andata fuori di testa, voleva farlo con me solo per dimenticare quello che è successo quella sera...>> Mi racconta tutto.

<<E tu hai avuto la forza di dire no?>> Gli chiedo chiaramente sconvolto, non sembra la stessa persona che scopava con le ragazze senza neanche chiedere i loro nomi.

<<Tu che avresti fatto, scusa?>> Mi guarda assottigliando gli occhi.

<<Non so se fossi riuscito a fermarmi, cioè forse sì. Oddio, non ne ho idea.>> Rispondo sinceramente.
Rebecca mi piace davvero tanto caratterialmente, ma non posso negare che mi attrae molto anche fisicamente. Quando ero a casa sua e indossava quella maglietta con la scritta Barbie, diciamo che ho fatto una bella fatica per distrarmi e non guardarle il seno.
<<Toccala e ti uccido>> mi minaccia serio.
<<Nate, lei mi piace davvero.>>
Non so come cazzo farglielo capire.
<<Non me ne frega un cazzo che ti piace, ficcatelo in testa.>>

<<Dovresti rivedere la definizione di "niente", perché forse non ti è abbastanza chiara.>>
Continua a negare l'ovvio, se ne sono accorti pure i muri, tranne lui.

<<Ho troppi casini per la testa. Gli incontri clandestini, i ricatti di Tony, sono amico del fratello che conosce fin troppo bene le mie abitudini...>> Sembra l'elenco della spesa.

<<A me sembrano solo un mucchio di scuse, ma mi sta bene così.>>
Gli batto una mano sulla sua spalla e mi becco un'occhiataccia alla Nate Anderson.