88-Nate

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Guido fino alla zona dei container, dove si nasconde quello che Tony usa come "ufficio personale".
<<Che ci fai qui?>> Liam parcheggia accanto alla mia macchina.
<<Volevo mangiare una pizza e ho pensato di venire ad invitare Tony.>>
<<Ti vedo di buon umore come sempre>> replica chiudendo la macchina con il telecomando.
<<Perché vuole vederci insieme?>> Mi chiede sospettoso.
<<Avrà qualche bella idea del cazzo da rifilarci>> qualcosa mi dice che a breve ci ritroveremo nei guai.
Due energumeni all'ingresso del container ci fanno sollevare le braccia per perquisirci, una volta constatato che siamo puliti, ci lasciano entrare.
Tony è seduto con il culo su un tavolo al centro del container, in una mano tiene un sigaro che si porta alla bocca e nell’altra un bicchiere di cristallo con del whisky.
<<Che piacere rivedervi.>>
<<Non posso dire lo stesso>> ribatto sottovoce beccandomi una gomitata nel fianco da Liam.
<<Nat, non iniziare>> ringhia tra i denti.
<<Tony, cosa vuoi da noi?>> Taglia corto Liam appena nota che stringo i pugni.
<<A breve partirete per una gita in Italia.>>
<<E tu che cazzo ne sai?>>
<<Chi credi che organizzi i viaggi, Nate? Non mi occupo mica solo di droga e armi.>>
<<Non sapevo ti dessi anche alle attività extracurricolari>> sentenzia Liam incrociando le braccia al petto.
<<Chiudete quella cazzo di bocca, ho da proporvi una cosa.>>
<<Proporci nel senso che possiamo dirti di no? Allora io me ne vado>> prima che muova un passo, mi punta contro la canna della pistola.
<<Ho la tua attenzione adesso?>> Ritorna a sedersi allungando le gambe in avanti.
<<Appurato chi comanda qui, presumo di poter continuare senza ulteriori interruzioni.>> Io e Liam lo guardiamo ammutoliti.
<<Dicevo… a breve partirete per l'Italia, le tappe saranno Roma e Napoli. Dovrete far girare la mia merce tra i vostri compagni, vi indicherò io dove reperirla. Una volta giunti a Napoli, parteciperete ad un convegno di cardiologia, che si terrà in uno degli hotel più lussuosi sul lungomare di Napoli. Arrivati lì, dovrete fare in modo di incontrare il mio aggancio di Milano, senza che il suo braccio destro sospetti nulla.
Ed è proprio qui che entra in scena la biondina che ho visto l’altra sera, lei dovrà distrarre...>>
<<Lei deve restarne fuori>> si intromette Liam prima che lo faccia io, a modo mio.
<<Qui la situazione diventa interessante, chi dei due se la scopa? Perché non mi è chiaro al momento…>>
<<È solo un'amica>> ribatte Liam provando a trattenere la rabbia.
<<La vostra amica o come diavolo volete chiamarla, dovrà solo mettersi un cazzo di vestito e un paio di tacchi per distrarre quel coglione. Tutto chiaro?>>
<<Lei resta fuori>> faccio un passo avanti e Liam mi afferra il braccio.
<<La vedi questa?>> Indica la pistola che fuoriesce dai pantaloni.
<<La prossima volta, la punterò alla sua cazzo di testa se mi provochi di nuovo. Fuori dai coglioni, tutti e due.>>
Liam mi spintona mentre usciamo.
<<Volevi farci uccidere?>>
<<Ma hai vagamente capito che Rebecca dovrà intrattenere qualcuno come una fottuta escort?>>
Mi tasto a vuoto le tasche dei jeans per cercare le sigarette, ma perché non le trovo mai quando sono nervoso?
<<Tieni>> Liam mi offre il suo pacchetto e ne prendo una.
<<Non le succederà niente, ci saremo noi a proteggerla.>>
<<Dovevo tenerla lontana da questa merda.>>
<<Già>> si porta la sigaretta alla bocca mentre io cammino avanti e indietro.
<<Pensi che se andasse qualcosa storto sarebbe capace di usarla quella pistola?>>
<<Liam, ma hai capito che stiamo avendo a che fare con uno dei narcotrafficanti più pericolosi del paese?>>
Il mio cellulare vibra di nuovo, prima o poi lo lancio da un ponte.
<<Thomas?>>
<<Mia sorella è con te?>> Mi chiede allarmato.
<<No, perché?>>
<<Puoi chiedere al biondino che mi sta sul cazzo?>> Liam lo sente e scuote la testa ridendo.
<<È qui con me, ma siamo soli.>>
<<Non so più chi chiamare>> ripete afflitto.
<<Ma che succede?>>
<<Rebecca è sparita, era in macchina con mia mamma, hanno litigato ed è scappata via.>>
<<Mi sembra strano che sparisca per uno stupido litigio, tua sorella è schizzata ma deve esserci altro sotto.>>
<<Lo penso anche io, ho un brutto presentimento.>>
<<Provo a cercarla io.>> Lancio la sigaretta a terra e la schiaccio con la punta della scarpa.
<<Rebecca è sparita?>> Mi domanda Liam passandosi una mano tra i capelli.
<<Prova a starci tu dietro a quella incasinata.>> Tiro fuori  dalla tasca le chiavi della macchina.
<<Senza neanche pensarci, ti stai mettendo alla guida di una macchina all'una di notte per cercarla senza neanche sapere dove si trova...>>
<<E quindi?>>
<<Quindi la prossima volta che dici "niente", ti spalmo il cazzo del vocabolario in faccia, Nat.>>
Scuote la testa mentre entra nella sua macchina, mette in moto e abbassa il finestrino.
<<Quando la trovi, avvertimi.>>
<<Che ne sai che la trovo?>>
<<Hai la faccia di uno che andrebbe pure in capo al mondo per trovarla.>>
Lo farei?
Sì, per lei lo farei senza neanche pensarci.

“Broken Glass I"
termina qui…

Broken Glass - 1 - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora