72-Nate

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Ho cercato di dimenticarla in ogni maniera possibile, sono uscito con persone di ogni genere.
Brune, bionde, asiatiche... cazzo le ho provate tutte.
Ma ogni volta che ero sul più bello non riuscivo a venire, cosa che mi ha fatto enormemente girare le palle, considerato che lei mi ha fatto raggiungere l'orgasmo solo sfiorandomi con un fottuto pollice.
Mi venivano in mente i suoi occhi azzurri, i suoi seni prosperosi, le sue labbra rosse dei miei baci e tutto intorno a me perdeva interesse.
Sono arrivato alla conclusione che non riuscirò a togliermela dalla testa facilmente, soprattutto perché non sono pronto a perderla.
<<Che fine ha fatto la tua idea del cazzo di non volerti intromettere?>> Le chiedo appena restiamo da soli in palestra.
<<Mi ha solo dato un passaggio perché avevo perso l'autobus.>> flFa un passo verso di me, ma poi ci ripensa e si blocca accanto al tavolo che ci divide.
<<E non potevi chiamare me?>> Le domando appoggiando le mani sul tavolo.
<<Nate, abbiamo detto che...>>
<<Abbiamo?>> Alzo la voce e lei sbarra gli occhi sorpresa.
<<Rebecca, tu hai deciso tutto da sola!>>
Ma quanto cazzo fa caldo qui dentro? Mi sfilo la maglietta e la avvolgo intorno ai fianchi.
<<Ricordi cosa ti ho chiesto quando eravamo nella sala d'aspetto?>> Mi inchioda con i suoi occhi azzurri, che illuminati dal sole sembrano uno specchio d'acqua.
<<E cosa cazzo vuoi dire con questo?>>
<<Che tu non sai cosa cavolo vuoi! E non è giusto che io mi senta responsabile di rovinare un rapporto tra voi due, per qualcosa che non conta niente per te.>>
Le sue guance si colorano di rosso e si sfila la felpa che non mi ha mai ridato indietro, restando con una canotta viola aderente.
<<Dopo tutto quello che ho fatto per te, tu pensi che non conti niente per me?>> Batto forte i palmi sul tavolo, sto perdendo quel briciolo di pazienza che mi rimane.
<<Allora dimmi cosa sono per te!>> Mi urla contro premendo i palmi sulla superficie liscia del tavolo fissandomi con aria di sfida.
<<Perché non mi dici tu, cosa sono io per te?>> Incrocio le braccia al petto, sfidandola a mia volta.
<<Vai a farti fottere, Nate.>>
<<Già fatto, più e più volte>> sputo accecato dalla rabbia, i suoi occhi si colmano di lacrime e capisco di aver fatto una grossa cazzata.
<<Reb... non volevo...>> Provo a scusarmi, ma i suoi occhi fiammeggiano di rabbia.
<<Mi fai schifo, Nate!>>
<<E riprenditi questa>> aggiunge lanciandomi tra le mani la mia felpa, poi si volta di spalle per andarsene, ma la inseguo per bloccarla.
<<Piccola, non volevo...>>
<<Non azzardarti a chiamarmi più così!>> Mi stampa uno schiaffo sulla guancia che riecheggia in tutta la palestra.
<<Ahi>> Jason che è appena apparso insieme a Grace, si porta una mano sul viso, fingendo una smorfia di dolore.
Rebecca si porta una mano alla bocca, come se fosse appena ritornata in sé.
<< Sc-usa, non dovevo...>> Sussurra prima di scappare via da me, che resto immobile a fissarla.
<<Ma che diavolo è successo?>> Jason e Grace spalancano la bocca guardandola andare via.
<<Sono una testa di cazzo, ecco cosa è successo>> mi strofino le mani sul viso.
<<Cosa le hai detto?>> Mi chiede confusa Grace.
<<Le ho rinfacciato di aver scopato con...>> Mi fermo appena noto l'espressione inorridita della riccia.
<<Sei proprio una merda, l'ho sempre detto che Liam è la scelta migliore per lei>> mi guarda dall'alto al basso con disprezzo.
<<Grace>> la rimprovera Jason.
<<Ha ragione, Jas.>>
<<Nate, non dire così.>> Jason mi mette una mano sulla spalla.
<<Non la merito e lei non merita uno come me.>>
<<Amico, le sei stato accanto in tutti i momenti difficili. Forse non sai come cazzo comportarti, il più delle volte è così, non posso negarlo. Ma nessuno tiene a quella ragazza più di te, è ora che tu lo capisca e glielo dica, prima che sia troppo tardi.>>
Io e Grace lo guardiamo con un'espressione sconvolta sul viso.
<<Non ti avevo mai sentito parlare così>> dico aggrottando la fronte.
<<Mi riservo per le grandi occasioni... >> Solleva le spalle mostrando un sorrisetto compiaciuto.
<<Mi è venuta di nuovo voglia di ritornare di là...>> Gli dice Grace sfiorandoli gli addominali e lui le palpa il culo.
<<Vi sembra il momento?>> Questi due scopano peggio di due conigli.
<<Se non fossi così stronzo, sono sicura che non avresti nulla di cui lamentarti con la mia amica.>> Ribatte con fermezza con la riccia.
<<Lo so bene...>> Dico sovrappensiero e loro mi guardando sbarrando gli occhi.
<<Che vorresti dire?>>
<<Era per dire, Jas.>>
Ci manca solo che sappiano fin dove ci siamo spinti, così Rebecca mi sotterra di sicuro.

Broken Glass - 1 - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora