47-Grace

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Jason mi ha baciata, ma la cosa che mi sconvolge di più è che io glielo abbia lasciato fare. Quando ci siamo ritrovati in bagno insieme, appena ho avvertito la sua erezione spingere tra le mie cosce, gli ormoni hanno preso il sopravvento, ci è mancato poco che scopassimo nel bagno di Angelica. Pur di rivederlo, stasera ho organizzato una serata in compagnia a casa mia.
Ecco quanto sono fuori di testa.

Liam, Mike e Sebastian sono i primi ad arrivare.
<<Ciao riccia>> mi saluta Liam entrando in casa.

<<Hai rapinato una profumeria?>> Sembra sia appena entrato una boccetta di profumo vivente.
<<Se sei abituata a gente che puzza non è colpa mia.>> Ribatte con un sorrisetto impertinente.

<<No, sei tu che hai fatto il bagno in acqua e colonia.>> Replico pronta, non gliene lascio passare una, come lui a me.
<<È possibile che voi due litighiate ancora come quando avevate tredici anni?>> Si intromette Mike entrando insieme a Sebastian.

Quasi tutti i ragazzi si siedono sul divano a guardare una partita di football, mentre io e Mike andiamo in cucina per preparare le tartine.
Poco dopo, suonano di nuovo alla porta.
<<Liam, apri tu?>> Mi sporgo dalla cucina infilandomi il pollice in bocca per leccare il paté al salmone, lui si incammina verso la porta e mi punta un dito contro.
<<Lavati quelle mani, altrimenti non le mangio>> mi rimbecca scherzosamente aprendo la porta.

<<È qui la festa?>> Esulta Max entrando in casa, seguito da Nate, Jason e Mason.
La mia attenzione si posa solo su uno dei tre. Jason.
Il biondo indossa un giubbino di Jeans blu, una maglietta aderente bianca e un paio di jeans scuri.
Alzo la testa per guardarlo e mi rivolge un sorrisetto sghembo.
Maledetto.

<<Fuochi e fiamme, stasera?>> Mike mi sgancia una gomitata nel fianco, osservando il nostro gioco di sguardi.
<<Piace ad Angelica, come faccio?>>
Quella mi uccide se viene a sapere che ci siamo baciarti di nascosto.

<<Ma a lui piaci tu, quindi non vedo quale sia il problema>>
replica con una risposta alla Mike.
<<Dai, non posso...>>
<<Ho capito, dopo ci penso io.>> Aggiunge risoluto.
Ha di sicuro qualcosa di pericoloso in mente.
Per uscirmene da questa conversazione imbarazzante, prendo il vassoio di tartine e lo porto ai ragazzi. Liam e Max sono seduti sul divano a giocare alla PlayStation e litigano come due bambini.
Jason e Nate si scattano un selfie con la lingua da fuori e la birra in una mano sollevata in aria.
Jason è un figo pazzesco, ma Nate con il suo fascino da bello e dannato non è da meno, inizio a capire il motivo per cui Rebecca abbia gli ormoni sottosopra da quando lui le gira intorno.
Sono appena arrivate anche Angelica e Cassie, le uniche che mancano sono Summer e Rebecca.
Io e  Angelica le chiamiamo le "ritardarie seriali", non le abbiamo mai viste arrivare puntuali a nessuno dei nostri appuntamenti. Nessuno.
<<Max, ma che fine hanno fatto le due indivisibili?>>
Mette in pausa il gioco e si volta a guardarmi.
<<Non lo so, oggi io e Summer abbiamo litigato prima di uscire>>
<<E come diamine verranno?>> Mi altero e lui alza le spalle facendomi innervosire ancora di più.
La sua calma, mi innervosisce.
Lo ignoro e chiamo Rebecca, mettendo in vivavoce la telefonata.
<<Stronzetta, state arrivando?>>

<<Ohi arriviamo, Juri sta comprando le sigarette.>> Nate appena sente il nome di Juri cambia repentinamente espressione.

<<Il figo della squadra di hockey?>> Le rispondo, e lei Rebecca scoppia a ridere dall'altra parte.

<<Lui e Seth avevano appena finito gli allenamenti quando ci hanno viste aspettare l'autobus. C' è Max lì con te?>> Alza la voce di due toni, cattivo segno.

<<Ehm... sì, ma ti avverto che sei in vivavoce.>> Rebecca è una di quelle persone da non mettere mai in vivavoce.

<<Ottimo, così mi sentiranno tutti!>>
Lo sapevo.
<<Max sei uno stronzo, quando arrivo lì...>>
<<Oookay>> Chiudo in tempo la telefonata, prima che la mia amica si trasformi in uno scaricatore di porto
Jason corre a sedersi accanto a Max e gli appoggia in braccio sulla spalla.
<<Cosa hai combinato? Parla con il tuo capitano.>> Gli fa l'occhiolino, Max lo guarda e sprofonda con la schiena contro la schienale del mio divano.
Jason è la persona più curiosa che io conosca, a parte me.

<<Una dell'ultimo anno mi ha seguito nello spogliatoio, in quel momento è entrata Summer e figurati che film mentale si è fatta.>>

<<Dobbiamo crederti, Max?>> Cinguetta Angelica piazzandosi davanti a lui con le braccia incrociate al petto e il mento all'insù.

<<Ci scommetterei le palle che è così.>> Lo difende Nate.
<<Anche io.>> Anche il biondo si schiera subito dalla sua parte senza battere ciglio.
Se noi donne fossimo così solidali come lo sono loro, sarebbe un mondo migliore.
Quando arrivano Summer e Rebecca insieme ai due ragazzi fighi, nella stanza cala un silenzio imbarazzante.
Max ha la faccia di uno che vorrebbe sbranarli, Liam li osserva serio, mentre Nate si volta dall'altra parte fingendosi disinteressato.
Col cazzo che gli credo.
<<Loro sono Seth e Juri.>> Rebecca allarga un braccio e li presenta a tutti, alza una mano e raggiunge subito Liam.
<<Ti sei ripresa alla svelta.>> Le sorride come se fosse la cosa più bella del mondo.

<<Scusa se mi sono addormentata, ero distrutta.>> 
Nel frattempo guardo Nate, che stringe il bicchiere così forte da farmi pregare non lo rompa in mille pezzi.

<<Quando hai iniziato a russare me ne sono andato, tranquilla.>>
<<Ma io non russo, scemo.>>
<<Invece russi>> la prende in giro Liam, e lei inizia a colpirlo con i pugni. Lui cade all'indietro finendo sul divano, Rebecca che davvero uno scarso equilibrio, gli finisce addosso.
Si guardano e iniziano a ridere.
Sono appena diventati la mia ship preferita.
Nate incenerisce con lo sguardo Liam nel momento in cui trascina giù il vestito blu elettrico di Rebecca, appena nota che è risalito lungo le cosce.
Rettifico, questo è un triangolo degno del caro vecchio Dawson's Creek che guardava sempre mia cugina.
<<Giochiamo?>> Propone Angelica alzandosi in piedi.

<<Vi prego non obbligo o verità>> brontola annoiato Nate, incollando gli occhi sul soffitto.

<<Non sei mica obbligato a giocare, Nate.>> Angelica risponde indispettita, e lui gli mostra il dito medio.

<<Alzi la mano chi vuole giocare.>> Si intromette Mike bevendo dalla cannuccia.
Inaspettatamente, bussano di nuovo alla porta se corro ad aprire.
Che credevo, credevo ci fossero già tutti.
<<Ciao, sono...>>
<<So chi sei, entra.>>
E così, a completare il bel quadretto, ci mancava la tipa del secondo anno che frequenta Anderson.
Rebecca quando la vede entrare, strabuzza gli occhi per un attimo, poi, ritorna a parlare con Liam.

<<Non sapevo che venisse>> bisbiglio all'orecchio di Rebecca, mentre ci sediamo a terra per giocare
<<L'ha invitata quel cretino seduto dall'altra parte.>> Ribatte stizzita lei, indicando con il mento Nate.
Mike fa ruotare la bottiglia sul pavimento che si ferma proprio davanti a me.
<<Grace, tocca a te.>> Mike mi fa l'occhiolino, cattivo segno.

<<Obbligo>> rispondo distrattamente senza neanche fermarmi a pensare.

<<Ti obbligo a chiuderti in camera con Jason per venti minuti.>>
Eh?
Mi aspettavo un semplice bacio, ma ci va giù pesante.
Sul volto di Jason compare un sorriso soddisfatto, mi porge la mano e mi aiuta ad alzarmi da terra.
Saliamo in silenzio le scale che portano al piano superiore, appena arriviamo fuori alla porta della mia camera, mi blocco.
<<Jas, non credo sia il caso di chiuderci in cam...>>
Non riesco neanche a terminare la frase, che lui mi spinge contro la parete alle mie spalle e mi infila la lingua in bocca con una tale irruenza da farmi perdere il controllo in meno di dieci secondi.

<<Ce l'hai un...>>
Dico affannando tra un bacio e l'altro.
<<Quanti ne vuoi, tesoro.>>
Mi dice palpandomi il culo.
<<Venti minuti.>> Gli ricordo, allontanandomi dalle sue labbra.
<<Me ne bastano dieci.>> Mi succhia il collo e mi tocca il seno con una mano facendomi mugolare.
Maledetto, Mike.

Broken Glass - 1 - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora