Natalie corre verso di me e mi avvolge le braccia intorno al collo, non ho neanche il tempo di parlare che mi stampa un bacio sulla bocca.
Mi accorgo che Rebecca dall'altra parte del corridoio segue tutta la scena, poi sparisce in classe.
Non stiamo insieme, ma allora perché mi sento come se avessi fatto qualcosa di sbagliato?
Mi sta incasinando la testa quella ragazzina.
<<Non ti sei fatto sentire in questi giorni.>>
<<Evidentemente non mi andava>> sollevo le spalle verso l'alto.
<<E ora ti va di seguirmi?>> Mi tocca l'orlo dei jeans e prova a baciarmi di nuovo, ma mi allontano infastidito.
<<No, non mi va più.>> La lascio lì e me ne vado.Entro svogliatamente in classe, allungo i piedi sulla sedia accanto alla mia e lancio la borsa a terra.
<<Anderson, vuole che le porti un caffè?>> Il prof. Ford mi osserva indignato.
<<Sto solo allungando i muscoli delle gambe>> rispondo sfacciato e tutti i miei compagni scoppiano a ridere.
<<Quanto potenziale sprecato, potresti fare molto di più se ti impegnassi un minimo, Nate>> batte un pugno sul tavolo.
Avessi ricevuto un dollaro per tutte le volte che me lo sono sentito dire, a quest'ora sarei più ricco di Jeff Bezos.
<<Nate>> Jason mi sposta i piedi dalla sedia per sedersi.
<<Perché bisbigli?>>
<<Ti ricordo che siamo in classe, non tirare troppo la corda.>>
<<Che vuoi?>> Guardo distrattamente fuori dalla finestra.
<<Ho guardato il cellulare di Mason.>> Sento tutti i miei muscoli contrarsi all'istante.
<<E?>>
<<I video di WhatsApp hanno un blocco, non sono riuscito a vederli.>>
<<Mmh>> tamburello le dita sul banco.
<<Se riesco a sapere altro, te lo dico.>>
<<Okay>>
Sento che questa storia sta prendendo una bruttissima piega, spero di sbagliarmi. Ma se così non fosse, abbiamo un problema serio da risolvere.Terminate le lezioni, raggiungo Jason nei giardini sul retro della nostra scuola.
<<Prova a prendere questa.>>
Si pavoneggia prima di sganciarmi una bomba delle sue, ma riesco ad afferrare la palla come sempre.
<<Sai fare di meglio?>> Mi sfilo la felpa e la avvolgo intorno ai fianchi.
<<Hai avuto solo fortuna.>>
<<Dicono così i perdenti>> lo punzecchio consapevole di colpirlo nell'orgoglio.
<<Ah ah>> afferra la palla e se la rigira tra le mani guardando alle mie spalle.
<<Non vi parlate più?>>
Rebecca mi è appena passata accanto senza degnarmi di uno sguardo.
È incazzata nera.
<<Mi dai cinque minuti?>>
<<Duri così poco?>>
Gli mostro il dito medio e seguo la bionda.
<<Non mi saluti neanche?>>
<<Ciao>> risponde sarcastica.
<<Ce l'hai con me?>>
<<E cosa te lo lascia pensare?>>
Picchietta un dito sulla bocca con finto fare pensieroso.
<<Forse il fatto che baci chiunque, ma ieri stavamo finendo fuori strada quando ti ho detto che Liam ha provato a baciarmi mentre era ubriaco e sconvolto?>>
<<Non ha provato, ti ha baciato>> puntualizzo.
<<E tu prima cosa stavi facendo con Natalie? Vi facevate i complimenti per l'outfit di oggi?>>
<<Punto primo: lei ha baciato me, ma non ho ricambiato. Punto secondo: io e te non stiamo insieme.>>
Ribatto da perfetto stronzo, che è l'unico modo in cui so comportarmi.
<<Quindi sono libera di vedere chiunque, giusto?>> Mette le mani sui fianchi alzando il mento verso l'alto.
<<Come venire a scuola con Liam o farti baciare da lui? Ma questo l'hai già fatto, no?>>
<<Quando sono uscita fuori casa, mio fratello non c'era più. Non ho avuto scelta e poi ha detto che voleva solo scusarsi per ieri>> mi spiega guardandosi le mani.
<<Sei proprio un'ingenua del cazzo>> alzo la voce e allargo le braccia.
<<Su questo mi trovi d'accordo, sono proprio ingenua.>>
<<E cosa vorresti dire con questo?>>
<<Arrivaci da solo, stronzo!>> Alza la voce e si girano tutti a guardarci.
Siamo l'uno davanti all'altro, con le guance arrossate dalla rabbia e ci scrutiamo ansimanti.
Io e Rebecca siamo più simili di quanto pensassi, ci scontriamo così tanto perché abbiamo due caratteri decisamente troppo forti e ci teniamo testa, questa cosa anziché spaventarmi, mi piace da impazzire.
<<Sei insopportabile, Nate.>>
<<Tu invece sei proprio uno zuccherino.>>
Si sfila l'elastico dal polso e solleva le braccia per avvolgere i capelli in uno chignon spettinato.
Non guardarle il seno, state litigando.
Non guardarle il seno, Nate.<<Il mondo è pieno di ragazzine senza carattere, pronte a soddisfare le tue richieste appena schiocchi le dita, senza pretendere nulla in cambio.>>
Si avvicina e preme un dito sul mio petto abbassando la voce di un tono.
<<Ma puoi scommetterci il culo, che non riuscirai mai a domare me. E sai cosa ti fa incazzare più di tutto? Che io ti tengo testa, più di chiunque altro.>>
Gira i tacchi e mi lascia lì a guardarla senza replicare niente. Mi sono fatto mettere al tappeto da una bisbetica, pazza, nevrotica ragazzina del cazzo.
E la cosa che mi fa più incazzare è che ha ragione, mi fa impazzire proprio perché non ha paura di spararmi in faccia la verità nuda e cruda.
<<Posso ritenermi soddisfatto di aver fatto un bel lavoro con lei.>> Thomas batte le mani dietro di me e mi guarda con un sorrisetto impertinente sulla bocca.
<<Non ti ci mettere pure tu, posso sopportare un solo Scott alla volta>> lo supero e raggiungo il biondo.
<<Ti ha steso, bello.
>> Jason si porta la palla sotto il braccio.
<<Vaffanculo, Jas.>>
<<Sicuro che non state insieme voi due?>> Si siede sulla panchina girando la testa verso di me.
<<Ti pare che stiamo insieme?>>
<<Litigate come due fidanzatini e mancava poco che vi saltaste addosso nel bel mezzo del cortile.>>
<<Ma non dire cazzate.>>
<<Secondo me a letto graffia...>>
<<Jas>> lo ammonisco.
<<Cioè non posso neanche più fantasticare sulle sue tette quando sono sotto la doccia?>>
<<Mi stai facendo incazzare>> lo avverto di nuovo.
<<Non guardare più le foto di Rebecca Scott quando me lo smanetto>> finge di annotarlo su un taccuino immaginario.
<<Vuoi proprio farmi innervosire oggi.>>
<<Nate sto scherzando... anche se mi è capitato di salvare qualche sua foto in costu...>>
Gli assesto un pugno sulla spalla per zittirlo.
<<Cazzo, me la spacchi così.>>
<<La prossima volta tocca alla tua mano destra>> lo avverto serio.
<<Nate Anderson "geloso" è la cosa più esilarante che abbia mai visto>> si porta le mani sulla pancia per ridere.Mentre lui continua a fare il cretino, sfilo dalla tasca dei pantaloni il cellulare che vibra, appena vedo il nome di Tony che compare sul display, vorrei farlo volare lontano come una palla da baseball.
<<Ci vediamo a mezzanotte al porto.>> Termina la chiamata senza neanche farmi rispondere.
Un'altra bella giornata di Nate Anderson.
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Broken Glass - 1 -
Romance1 ° libro - completo - ✨《Stavo annegando, senza di te.》 《Un pallanuotista che annega?》 《Succede, se gli togli l'ossigeno per respirare. 》✨ Questa è la storia complicata di Rebecca Scott (una ragazza di 18 anni ), una delle ragazze più belle e popola...