68-Nate

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<<Anderson, prego.>> Un'infermiera mi invita ad entrare e la seguo a malincuore.
Non mettevo piede in questo fottuto ospedale da quasi due anni e ultimamente passo più tempo qui che fuori.
La porta della stanza è semiaperta, ma busso lo stesso prima di entrare.
<<Entra, Nat>> mi dice Liam.
Christine è quasi irriconoscibile, non sono mai venuto a trovarla in tutto questo tempo e solo adesso mi rendo conto di aver sbagliato. Sono stato proprio una testa di cazzo, in fondo è sempre stata una di famiglia per me, ma ero troppo incazzato con Liam per riuscire a mettere da parte il mio orgoglio.
<<Nate, vieni qui.>> Ha il viso pallido e la voce debole, ma non ha perso il suo sorriso, Liam deve a lei il suo carattere solare, sono sempre stati in forte sintonia. Ricordo che quando andavo a casa loro, li trovavo sempre a ballare oppure a canticchiare qualche canzone, mi piaceva passare del tempo con loro, mi mettevano sempre di buon umore.
<<Ciao, Christine>> mi avvicino incerto al suo letto.
<<Sei sempre più bello, Nate>> sussurra con voce flebile stringendo la mia mano.
<<Mai quanto me, mamma>> replica scherzoso Liam e lei scuote la testa sorridendo.
<<È bello vedervi insieme come un tempo, siete sempre stati indivisibili. Quando eravate piccoli, non vedevate l'ora di trascorrere le vacanze insieme. Io e Nina facevamo di tutto per far combaciare le nostre ferie estive per farvi stare insieme.>>
Lo ricordo bene, nessuno dei due voleva partire se l'altro non c'era.
<<Ed è proprio per questo che dovete promettermi una cosa.>>
<<Mamma, non iniziare>> si intromette Liam, ma lei alza una mano per zittirlo.
<<Qualsiasi cosa accada, dovete restare l'uno accanto all'altro, proprio come due fratelli.>> Io e Liam abbassiamo lo sguardo sul pavimento, in altre circostanze non ci sarebbe stato il bisogno di chiederci una cosa del genere, ma in questo momento le cose sono un tantino complicate tra di noi.
<<Il mio tempo su questa terra sta per scadere, è arrivato il momento che voi sappiate la verità.>> Aggiunge riscuotendomi dai pensieri.
<<Mamma, ma di cosa parli?>> Le chiede Liam guardando Christine che ha il mento rivolto verso la finestra, poi guarda me che scuoto le spalle perché non ci sto capendo niente neanche io.
<<Ragazzi, non so come dirvelo...>> Ci dice guardando verso il basso.
<<Cosa?>> Le chiediamo all'unisono, lei sospira con il viso sempre rivolto verso il basso.
<<Avevamo finito il college da qualche anno, io e Nina ci eravamo perse di vista durante la sua prima gravidanza. Una sera incontrai tuo padre in un locale, io ero ubriaca persa perché avevo litigato con tuo padre, Paul.>> Guarda Liam che la osserva immobile.
<<Tuo padre e Nina si erano lasciati da qualche mese, il lavoro e il bambino avevano messo a dura prova il loro rapporto. Quando ci siamo incontrati quella sera, eravamo tristi e ubriachi...>> Dice guardando me.
<<E avete scopato...>> Parlo senza pensare e Liam mi fulmina con lo sguardo.
<<Proprio così>> risponde con un tono colpevole abbassando di nuovo lo sguardo.
<<Ma come cazzo avete potuto fare una cosa del genere...>> Liam si passa nervosamente una mano tra i capelli.
<<Penso che la parte migliore, debba ancora venire. Non è così, Christine?>> La esorto a continuare, ho l'impressione che ci sia ben altro rispetto al classico clichè del portarsi a letto il marito della migliore amica.
<<Ragazzi non so come dirvelo...>>
Non si mette bene, se inizia così.
<<... voi due siete fratelli.>> Dice guardando in faccia prima Liam poi me.
Forse non ho sentito bene, non può essere.
Sto boccheggiando, vorrei solo scaraventare qualcosa contro la parete bianca di questo maledetto ospedale.
<<Nina non aveva detto a tuo padre di essere incinta, perché non voleva che lui ritornasse solo per questo, ma quando lo venne a sapere ritornò da lei senza battere ciglio. Era l'amore della sua vita, non ho mai visto nessuno amare come lui amava tua mamma.>> Tossisce per lo sforzo e Liam le versa dell'acqua in un bicchiere.
<<Quando ritornai insieme a tuo padre, mi accorsi che ero incinta di te anche io, ma gliel'ho tenuto nascosto fino a qualche anno fa. Non volevo che una sola serata distruggesse la nostra storia, io l'ho sempre amato>> dice tra le lacrime, mentre io e Liam restiamo in piedi, l'uno accanto all'altro senza spiccicare una sola parola.
Credevo che queste cose succedessero solo in quelle serie tv di merda che guardano sempre Grace e Rebecca, non immaginavo che potessero succedere anche nella realtà, soprattutto non immaginavo che potesse accadere a me una cosa così folle.
Se tutto ciò fosse successo due anni fa, forse non avrei neanche battuto ciglio, anzi, ne sarei stato felice di essere legato a Liam in questo modo.
Ma adesso, complica di un bel po' le cose, già tremendamente complicate.

Broken Glass - 1 - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora