15-Rebecca

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Guardo le mie migliori amiche e ringrazio Dio per averle nella mia vita, l'amicizia non va mai messa da parte. Quando il cielo diventa grigio, solo il sorriso di un'amica riesce a spazzare via le nuvole.
<<Ti voglio bene, amica mia>> Grace mi stritola in uno dei suoi abbracci, ma la mia attenzione si sposta ancora una volta su Nate che si trova in un angolo in fondo alla sala insieme a Max e Jason.
Non so come faccia, ma ogni volta che poso i miei occhi su di lui, se ne accorge.
Mi fissa intensamente per qualche secondo, poi distoglie lo sguardo tornando a guardare i suoi amici.
Mi rendo conto che non so proprio niente di quel ragazzo misterioso.
Dove abita? Ha fratelli o sorelle? Non so praticamente nulla di lui.
Solo ora mi viene in mente che mi serve un passaggio, non posso tornare con Nate e scatenare il secondo round con il mio ragazzo.
E di certo non mi va di chiederlo a Dan.
Scendo dal cubo e mi dirigo verso Max, ma vengo bloccata da Jason.
<<Biondina, hai bevuto troppo?>> Jason mi mette un braccio intorno alle spalle, vorrei spostarlo, ma i miei riflessi sono troppo lenti.

<<Non vedi che è ubriaca?>> La voce baritonale di Nate tuona alle mie spalle, Jason gli lancia uno sguardo divertito e mi lascia andare.
Lo ignoro e mi avvicino a Max.
<<Max, devo chiederti un favore.>>

<<Tutto quello che vuoi, Reb.>> Mi sorride genuinamente.
Lo trascino in disparte, lontano dagli altri per evitare che ci sentano.
<<Mi daresti un passaggio a casa?>> Gli chiedo mettendo le mani in segno di preghiera.

<<Guai in paradiso, tesoro?>> Mi assesta una spallata scherzosa.

<< Dan si è comportato male stasera, ma se mi vede andare via con Nate darà di matto>> gli spiego velocemente, prima di accorgermi che puzza di birra e barcolla più di me.
Cazzo.
<<Biondina vorrei aiutarti, ma sono ubriaco marcio, ho chiesto un passaggio ad Anderson.>> Indica con il mento quell' antipatico di Nate.
L'avevo capito, Max.

<< Puoi sempre tornare con me.>> Jason ci riprova, avvicinandosi di nuovo a me.
<<Col cazzo, lei torna con me>> si intromette Nate, e io tiro un sospiro di sollievo.

Nate trascina me e Max via con lui, cammina in silenzio poco distante da noi, mentre io e Max continuiamo a ridere come due idioti per il breve tragitto che ci porta alla sua macchina.
<<Biondina, fammi vedere come fai una giravolta>> biascica Max prendendomi la mano, io non me lo faccio ripetere e ne faccio due.

<<Ora tocca a te.>> Gli dico ridendo, così Max tenta maldestramente di imitarmi, ma rotola a terra.
Provo a rialzarlo, ma non ci riesco perché continuo a ridere come una matta.

<<Sei una stronza, Reb>> si lamenta massaggiandosi la schiena.

<<Scusa Max, ma sei troppo divertente>> rido ancora, mentre lo aiuto a rialzarsi con molta fatica.
<<Avete finito di dare spettacolo voi due?>> Nate ci guarda annoiato con le chiavi in mano.
<<Max, non trovi che Nate sia troppo serio stasera?>> Sgancio una gomitata scherzosa al mio amico che se la ride al mio fianco.

<<Ti confesso un segreto: non ride mai>> mi dice all'orecchio mettendosi una mano davanti alla bocca per non farsi sentire da Nate, ma il suo tentativo fallisce miseramente.
<<Altre battute del cazzo e vi lascio a piedi.>> Ci minaccia il sergente Anderson.
Io e Max ci guardiamo in faccia e scoppiamo a ridere, ci mettiamo sugli attenti e fingiamo un saluto militare.
<<Sì, capitano.>> Siamo proprio persi.
Nate scuote la testa rassegnato, apre la portiera dal lato del guidatore e si ferma a guardarci.
<<Se solo provate a vomitarmi sui sedili in pelle, vi scarico in strada.>> Ci ammonisce serio, mentre apriamo le portiere della macchina. Max si siede davanti e io scivolo sul sedile posteriore.
<<E questa è l'ultima volta che vi faccio da baby-sitter.>> Aggiunge guardandomi attraverso lo specchietto retrovisore.

Broken Glass - 1 - Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora