Finalmente apro gli occhi, tuttavia la mattinata si prospetta molto insolita essendo che mi trovo su...una strada?
Una macchina è sul punto di investirmi quando sbanda poco prima di essere davanti a me, evitando così un violento impatto.
Ma l'impatto, seppur minimo, si verifica.Sento il rumore dello schianto a pochi metri da me, mentre vengo scaraventata al centro della strada, stranamente quasi illesa.
Inizio a rendermi conto effettivamente che non sto sognando, il dolore è reale, la paura si fa immediatamente spazio dentro di me.Apro gli occhi, vedo l'asfalto.
Mi trovo in posizione quasi seduta, con le mani appoggiate sul manto stradale, sono solo le braccia a sorreggere il mio busto.
Non ho il tempo di reagire che sento già il rumore di un'altra macchina avvicinarsi a me. Il rumore è alle mie spalle, mi giro di scatto e vedo i fari di un'auto a pochi metri da me.
D'istinto mi copro il volto con le braccia e con le mani, strizzando involontariamente gli occhi per il terrore di morire.
Per l'ennesima volta assisto ad una macchina che sbanda: il rumore delle ruote che frenano, il rombo della macchina che si allontana improvvisamente dalla mia figura e poi uno schianto.Ma perché non sento urla?
Abbandono la mia posizione insolita, abbasso le braccia e per la prima volta mi guardo attorno. Davanti a me vedo una città totalmente insolita: gli edifici cadono a pezzi, c'è distruzione ovunque, ma soprattutto il cielo è rosso. È uno scenario post-apocalittico. Ma che diavolo...
"Ma che cazzo troia! Levati dalla strada!" sento una voce proveniente da uno dei due marciapiedi.
Inizialmente non comprendo, ancora spaesata per l'ambientazione macabra attorno a me, poi mi giro verso la voce e vedo una sorta di animale che mi fissa.
"Che cazzo hai da guardare? Levati dal cazzo, mi hai distrutto la macchina! Avrei dovuto metterti sotto!" urla rivolgendosi chiaramente a me.
Lo fisso per qualche secondo senza sapere cosa dire. Ma cosa sta succedendo? Perché sono in mezzo ad una strada? Dove mi trovo?
"Basta mi hai rotto il cazzo, ora ti rompo il culo puttana!" continua ad urlarmi quell'essere, poco prima di gettarsi in mezzo alla strada per raggiungermi.
Mi alzo di scatto, capendo immediatamente che qui non vigono regole. Faccio per correre, quando improvvisamente mi ritrovo sullo stesso marciapiede di quella "persona". Quasi perdo l'equilibrio.
"Ah! Ma che cazzo!" urlo d'istinto notando che mi sono teletrasportata dal bel mezzo della strada al marciapiede.
Ora sono io a trovarmi sul marciapiede, mentre quella persona è al mio posto al centro della strada. Subito si gira a guardarmi, fa per urlarmi contro quando invece si pietrifica.
"Lei è con me." sento una voce con tono fermo ed inquietante parlare al mio fianco.
Ancora guardando quella persona al centro della strada, la vedo iniziare ad urlare terrorizzata, correndo in direzione opposta alla mia, quasi come se stesse scappando...da me. La sua corsa tuttavia è molto breve, infatti passa subito un'auto e, non riuscendolo ad evitare, lo investe spiaccicandolo sull'asfalto.
"Oh mio Dio!" urlo immediatamente in preda al panico, indietreggiando d'istinto e coprendomi gli occhi mentre mi giro di spalle rispetto alla strada.
Il mio respiro affannato, sento che sto per andare in panico. Ho appena visto morire una persona investita! Forse la dovrei soccorrere? No, ho visto troppo sangue, non può essere che sia viva...ma se lo fosse? Dio no...non so nemmeno dove mi trovo, come potrei mai aiutarlo? Chi dovrei chiamare?
Il mio flusso di pensieri viene interrotto dal tocco improvviso di una mano sulla mia spalla. Faccio un salto per la paura, indietreggiando immediatamente e impattando contro qualcosa, o meglio, qualcuno.
"Mia cara signorina, non dovete preoccuparvi, ci sono qua io con voi" sento una voce provenire dalle mie spalle.
Tolgo le mani da davanti il volto e finalmente mi giro a guardare quell'essere. E la mia prima reazione è di shock totale. Ma dove sono finita? Sto facendo un incubo?
Quell'essere ha delle sembianze vagamente umane, tuttavia noto subito delle orecchie grandi a punta e delle piccole corna da cervo scure, il tutto nascosto in un groviglio di capelli (o forse peli) rossi. Spicca immediatamente il suo sorriso dorato: dei denti aguzzi giallo oro in un sorriso inquietante. Mentre il resto del suo corpo sembra essere umano, vestito da un abito elegante e arricchito da un'insolito accessorio: uno scettro con un microfono.
"C-cosa?" domando confusa, mentre continuo a scrutarlo.
Noto anche una lente rossa vicino il suo occhio destro.
"Stiate tranquilla, immagino quanto vi sentiate spaesata, ma non dovete preoccuparvi...ci sono qua io." dice le ultime parole in modo estremamente "metallico" e inquietante.
"Ma chi sei? E perché parli in questo modo?" domando impaurita.
"Oh cara, non mi sono presentato, che sgarbato! Io sono Alastor, il demone della radio! Piacere di fare la vostra conoscenza..." dice prendendo la mia mano e lasciando un delicato bacio, mentre si inchina leggermente a me lasciandomi totalmente disorientata.
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Scoperta letale: Alastor ~Hazbin Hotel~
Fanfiction⚠️LINGUAGGIO SCURRILE E SCENE FORTI. LEGGETE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO⚠️ Katherine è appena giunta negli Inferi, è spaesata, non sa cosa sia appena accaduto...ma per sua fortuna (o sfortuna) incontra Alastor, il famoso demone della radio. Alastor...