Capitolo 62

180 16 15
                                    

"Cederò a te la sua anima, così mi sdebiterò nei tuoi confronti. Che ne pensi?" domanda Valentino rivolgendosi al suo collega.

"Ed Angel Dust? Non ti importa di lui?" domanda Vox dubbioso e malfidato.

"Lo avrò comunque sul set..." dice facendo spallucce "Devo sdebitarmi con te, questo mi interessa molto di più che avere quella troietta sempre e solo per me." aggiunge divertito.

Vox lo osserva compiaciuto, felice di ascoltare quelle parole. E quando si volta a guardarmi per la prima volta da quando è arrivato, mi sento mancare l'aria. Il demone mi squadra da capo a piedi con un sorriso discreto e malizioso, come se volesse mantenere quella poca dignità che pensa di avere, mascherando il vero motivo di tale felicità. So già cosa accadrà se parte della mia anima cadrà nelle mani di Vox, so già che mi userà contro Alastor. Mio Dio, Alastor...come vorrei che fossi qui ora.

"Ebbene, quali sono le tue condizioni, Katherine?" domanda Vox avanzando verso di me.

Rimango immobile sul posto, cercando di mantenere la calma, di non mostrare quanto io abbia paura di lui. In questo momento capisco che, quando credevo di provare terrore dinanzi ad Alastor, quello non era niente. Si trattava di timore, ma non avevo davvero paura di lui, forse non ne avevo mai avuta. Eppure credevo di sì, credevo che lui fosse il mio nemico. Ma ora, essendo qui a pochi passi da Vox, capisco che sono stata solo una stupida. Avremmo dovuto chiarire, avrei dovuto avere fiducia in lui. Forse ora non saremmo tutti in questa situazione di merda.

"Ne ho diverse." ammetto, cercando di nascondere il tremolio che traspare lievemente dalla mia voce.

"Ed io ne ho altrettante." dice di rimando "Perciò suggerisco di sederci per discuterne con calma." afferma con tono pacato.

Mi limito ad annuire, prima di prendere il precedente posto di Husk attorno al tavolo, mentre Vox si siede dinanzi a me. D'un tratto una pergamena dorata appare accanto a me e Vox, rimanendo sospesa a mezz'aria. Leggo rapidamente le parole incise su di essa: capisco che si tratta del contratto che legherà me e Vox nel caso in cui lui vinca la partita, tuttavia tale pergamena è quasi completamente vuota.

"Orsù dunque, inizia tu, Katherine." dice Vox con un ghigno, distraendomi dall'esaminare quel pezzo di carta dorata.

Sentir pronunciare il mio nome in quel modo mi fa rabbrividire fino alle ossa.

"Lavorerò solo per te, non svolgerò mai commissioni per conto di qualcuno che non sia tu, e non mi cederai a nessun altro." inizio a dire, sperando di ricevere approvazione da parte di Vox.

"Oh sì, sarai mia e soltanto mia." conferma sogghignando.

Appena Vox pronuncia tali parole, sulla pergamena appare la dicitura "Condizioni" e sotto di essa viene scritto ciò che ho detto. È come se una penna invisibile stesse incidendo le mie parole su quel foglio dorato. Parole brillanti, che spiccano su quella luminosa pergamena.

"Vivrai al palazzo con noi, avrai una tua stanza e i tuoi spazi." suggerisce Vox, sempre con un sorrisetto stampato sul volto.

Il mio cuore salta un battito.

"Non posso accettare." dico timorosa.

E, come immaginavo, Vox non accetta affatto la mia risposta. Sul suo volto si forma un cipiglio ben marcato.

"In questo contratto devo guadagnarci anche io, tesoro." dice a denti stretti "Perciò questa è una delle mie condizioni." afferma con sicurezza.

Vox rivolge il suo sguardo alla pergamena, ma quando nota che non viene aggiunta tale condizione, torna a guardarmi accigliato. Prima che lui possa dire qualcosa, pongo fine alla sua confusione.

Scoperta letale: Alastor ~Hazbin Hotel~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora