Capitolo 61

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Valentino fa un cenno ai demoni seduti sui divanetti attorno a lui, suscitando terrore nello sguardo dei presenti. D'un tratto la piccola rientranza nel club, tipo saletta, si svuota e i pochi dannati rimanenti si occupano di liberare il tavolino da drink e cianfrusaglie, per poi ritirarsi altrove. Le tende vengono chiuse, creando così un'atmosfera privata. Il silenzio avvolge la sala, improvvisamente si sentono solo i nostri respiri, mentre in lontananza è possibile udire un chiacchiericcio sovrastato dall'assordante musica. Siamo solo io, Husk, Angel, Cherry e Valentino, in un silenzio improvviso, quasi fastidioso.

Valentino lascia la catena di Angel, facendola dissolvere nel nulla, e si dirige lentamente al tavolino attorno ai divanetti. Angel è ancora sconvolto, come se non riuscisse a credere di aver realmente acconsentito a tale follia. Affidare la propria sorte alla fortuna è impensabile, eppure qui all'Inferno tutto è un gioco: sembra che le nostre anime siano appese ad un filo, che le nostre vite possano essere stravolte totalmente dal nulla...dal semplice gioco d'azzardo.

Husk lancia un'occhiata ad Angel, come se volesse tentare di rassicurarlo, ma nel suo sguardo si legge chiaramente quanto sia incerto. Non si può prevedere il futuro. Certo, saper giocare aiuta, ma la sorte fa tutto il resto. Si tratta di fortuna. La vita di Angel ora dipende quasi solo da cosa la fortuna deciderà per lui.

Husk avanza poi verso il tavolino, prendendo posto a sedere dinanzi a Valentino.

"Angel vieni qui." gli intima Valentino duramente, senza nemmeno degnarlo di uno sguardo.

Il demone bianco e rosa si avvicina immediatamente al suo padrone senza emettere fiato.

"Tu sarai il dealer, sarà più divertente." ghigna Valentino, accarezzando avidamente il viso di Angel.

Vedere Valentino parlargli e toccarlo in questo modo fa venire il voltastomaco. Quello sguardo così godurioso, quelle parole pronunciante in modo seducente e malizioso, mostrano quanto Valentino sia viscido. Non so come Angel riesca a sopportare tutto ciò, e anche di più, ogni singolo giorno.

"Oh e voi due fatevi avanti, non abbiate paura." ridacchia Valentino rivolgendosi a noi, ancora lontane dal tavolo da gioco.

Io e Cherry ci scambiamo un'occhiata incerta e timorosa, ma alla fine avanziamo verso di loro, ponendoci poi alle spalle di Husk. Angel è in piedi alla nostra sinistra, tra Husk e Valentino, in attesa di ulteriori ordini dal proprio padrone. Nei suoi occhi leggo la paura, vedo quanto stia cercando di nascondere quel tremore che ha invaso il suo corpo, ma invano. Non riesco a rassicurarlo, non riesco a fingere che tutto andrà bene, perché anche io sto morendo dentro.

"Basta con le stronzate, ora giochiamo." dice Husk duramente, con un cipiglio più marcato del solito.

Il demone fa apparire delle carte sul tavolo, poi si materializzano delle fiches già impilate in diverse torrette. Valentino lancia un'occhiataccia ad Husk, i loro sguardi sono di sfida. Poi i due si dividono le fiches ed Angel prende il mazzo, iniziando a mischiare le carte mentre cerca di nascondere il tremore nelle sue mani.

Husk ha uno sguardo di ghiaccio, quasi mi mette paura. Non lo avevo mai visto così. Valentino invece si mostra tranquillo e sicuro di sé, come se avesse la vittoria in pugno. Ma è tutto da vedere.

La partita comincia.

Angel distribuisce due carte coperte ad Husk e Valentino. Husk lancia uno sguardo glaciale a Valentino, mentre quest'ultimo si mostra impassibile a tale minaccia, mantenendo uno sguardo malizioso.

Angel, il dealer, distribuisce le carte con mani esperte. Non pensavo che fosse avvezzo a giochi con le carte, ma effettivamente non dovrei stupirmi. Appena riceve le carte, Valentino stringe gli occhi, cercando di distinguere le figure. Husk, invece, guarda le sue carte con calma: una Donna di picche e un Jack di fiori. Decisamente delle buone carte.

Scoperta letale: Alastor ~Hazbin Hotel~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora