Le giornate continuavano a trascorrere lentamente, tanto lentamente che sembrava che non finissero mai. Nell'hotel era calato un denso silenzio che aveva inghiottito l'intero edificio, tanto da sembrare disabitato. I rapporti tra tutti noi si erano raggelati: io, Husk ed Angel non avevamo più parlato dopo la fatidica serata. Non ci stavamo evitando, bensì sembrava proprio che non avessimo le forze per affrontarci. Angel era sempre a lavoro, spolpato da Valentino. Mentre io, ogni volta che uscivo dall'hotel o ero di ritorno dalla torre dei Vees, mi smaterializzavo in una nube per non essere vista da nessuno, tantomeno da Husk. Nel frattempo Charlie sembrava essere sparita, forse era sempre rinchiusa nella sua stanza, mentre Vaggie trascorreva il suo tempo in giro per l'hotel con tutti gli altri ospiti, ovviamente tranne me, Angel ed Alastor. Era evidente che qualcosa non andasse tra lei e Charlie, da quando erano state in Paradiso qualcosa era accaduto tra loro. Eppure non avevo osato fare domande, avevo già troppi pensieri per la testa. L'unico demone che vedevo di tanto in tanto era Alastor, nonostante temessi che potessi farmi sfuggire qualche pensiero riguardante Vox. Tuttavia anche lui sembrava essere sempre impegnato, non so cosa facesse, ma lo sentivo uscire ad orari improponibili...persino nel cuore della notte. Certo, avevamo fatto pace, ma entrambi a quanto pare avevamo i nostri impegni privati. Come lui non si impicciava dei miei affari, io facevo lo stesso. Non volevo ricevere domande scomode, sapevo che la mia mente avrebbe iniziato a vagare incontrollabilmente e a quel punto Alastor avrebbe capito che ci fosse un qualche legame tra me e Vox. Nonostante ciò, Alastor mi teneva sempre aggiornata su ciò che riguardava l'hotel, anche se ormai sembrava che il progetto della redenzione fosse in pausa. Una volta tornate dal Paradiso, Charlie e Vaggie non avevano detto molto, ma una cosa avevo capito: l'incontro non era andato affatto bene. Mi domandavo cosa le avessero detto i superiori di Adamo...forse che il progetto non fosse fattibile? Non lo so, ma ormai avevo perso la speranza persino io.
D'un tratto Alastor si materializza dinanzi a me, risvegliandomi dai miei pensieri.
"Alastor, ti stavo aspettando." dico sorpresa, alzandomi subito da terra.
"Ho una buona ragione per il mio ritardo, non c'è bisogno che tu mi ammonisca." dice immediatamente.
Non avevo comunque intenzione di farlo, tuttavia ora mi domando quale sia questa ragione.
"Di che si tratta?" domando speranzosa, avvicinandomi subito a lui.
I miei passi scricchiolano sul pavimento di legno mentre cammino verso Alastor.
Avevamo preso questa strana abitudine. Ogni sera ci incontravamo alla stessa ora nella sua postazione radio un po' malandata, e parlavamo principalmente dell'hotel. Parlavamo di molte cose in realtà. E, nonostante non sia un segreto, credo che nessuno sappia dei nostri incontri."Charlie e il suo paradisiaco colloquio." dice con una punta di divertimento nella sua voce.
"Allora? Che ti ha detto?" domando incalzante "Forza, non tenermi sulle spine."
"La pazienza è la virtù dei forti, mia cara." cantilena lui, giocherellando col suo bastone.
"Beh io non sono paziente, perciò...forza Alastor, parla!" esclamo avvicinandomi ancor di più a lui.
Ci guardiamo intensamente negli occhi, io con uno sguardo impaziente, lui con un divertito sguardo di sfida.
"Voglio sapere prima una cosa da te, Katherine." esordisce lui, assottigliando gli occhi.
"Parla pure." dico alzando gli occhi al cielo mentre sorrido.
"Dov'è che sgattaioli da qualche giorno a questa parte?" domanda improvvisamente.
Non mi aspettavo di ricevere una domanda a brucia pelo, non in questo momento. Il cuore batte forte nel mio petto, rimango come paralizzata davanti ad Alastor. Nella mia mente insorge una gran confusione, una marea di domande la affollano. Ma in tutto quel caos è come se non riuscissi a seguire un filo logico da cui partire, non riesco ad individuare la domanda che dovrei pormi per prima. Così spengo tutto, come se avessi a disposizione un interruttore. L'unica cosa da fare è svuotare la mente, non pensare a nulla. Solo così non rischierò di farmi sfuggire qualche pensiero proibito.
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Scoperta letale: Alastor ~Hazbin Hotel~
Fanfiction⚠️LINGUAGGIO SCURRILE E SCENE FORTI. LEGGETE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO⚠️ Katherine è appena giunta negli Inferi, è spaesata, non sa cosa sia appena accaduto...ma per sua fortuna (o sfortuna) incontra Alastor, il famoso demone della radio. Alastor...