Capitolo 41

245 22 15
                                    

Alastor's POV
Mi trovo da pochi minuti nella hall dell'hotel, in attesa che Katherine mi raggiunga. Poco fa ero passato dalla sua camera a salutarla, a verificare se oggi sia effettivamente nelle condizioni di svolgere commissioni al mio fianco: fortunatamente sembrava in ottima salute. A quanto pare quelle corna non le stavano arrecando altro dolore, diversamente da quanto era accaduto a me. La sua guarigione stava procedendo rapidamente e senza intoppi, per questo avevo ritenuto opportuno non farle saltare questa giornata di lavoro. Non ho intenzione di farla stressare, ma non voglio nemmeno farla allontanare da me o da questa mansione. E so quanto ci tenga all'hotel, per tale motivo voglio che prenda seriamente il suo ruolo da co-responsabile: cercherò in tutti i modi di tenerla legata a questo luogo, costi quel che costi.
Oggi però, ho altro in serbo per lei.
Non si tratta di una vera e propria commissione, del resto non credo che Katherine sia ancora pronta ad affrontare situazioni analoghe a quelle che io sono solito vivere. Si tratta di qualcosa di tranquillo, dedicato solo a lei.

Da quando sono giunto presso le porte dell'hotel, Husk continua a fissarmi con occhi sgranati credendo che io non noti che, appena rivolgo il mio sguardo su di lui, quest'ultimo distoglie immediatamente il proprio.
Ma nell'attesa, potrei anche divertirmi un po' con lui...dopotutto, siamo solo noi due al piano terra dell'hotel.

"Cosa ti turba tanto, Huskuccio?" domando improvvisamente, con tono provocatorio.

Il demone mi rivolge subito un'occhiata, e il suo viso tradisce chiaramente quanto sia sorpreso del fatto che io abbia notato i suoi sguardi. Ma solo un cieco non li avrebbe colti.

"Ehm niente, capo." afferma lui esitante.

Avanzo verso di lui, avvicinandomi alla zona bar, scandendo lentamente ogni passo.

"Ma suvvia, dimmi! Sono tutto orecchie, mio caro." insisto.

Husk si acciglia.

"Più volte mi hai detto di non immischiarmi e di farmi gli affari miei." si lamenta con fare burbero "E so che se ora te lo dico, me lo ripeterai per l'ennesima volta. Perciò, lo terrò per me."

Appoggio i gomiti sul bancone e interseco le mani sostenendo il mio viso da sotto il mento, mentre continuo a scrutare attentamente il demone.

"Ebbene, non questa volta." affermo "Orsù dunque, ora parla."

Husk mi osserva titubante per qualche secondo, poi decide di confessarsi.

"È per quello che è successo con Katherine." afferma accigliato "C'è dell'altro sotto, non si tratta solo delle corna, o sbaglio? E tu sembri saperne molto di più."

"Cosa vuoi insinuare?" domando.

"Dico solo che...qualcosa non mi quadra. Ho visto tante cose qui all'Inferno, ma quando un demone arriva, poi non cambia sembianze. Le poche volte che l'ho visto accadere..." lascia cadere la frase, volgendo il suo sguardo altrove.

"Cosa, Huskuccio?" lo sprono a parlare, sempre con tono suadente.

Il demone torna a guardarmi.

"Non è mai finita bene." conclude accigliato "Ma tu ne sai molto più di me, o sbaglio?" dice poggiando le zampe sul bancone, avvicinandosi a me con fare minaccioso.

"Oh Husk, riconosco che tu sia un bravo osservatore. Eppure non riesci proprio a capire?" domando divertito.

Il demone sgrana gli occhi,abbandonando quella posizione così tesa, mentre dell'insicurezza inizia ad insinuarsi in lui.

"Nifty è stata la prima a rendersi conto delle sue corna. Invece tu cosa hai fatto tutto questo tempo? Non hai notato proprio nulla?" dico facendo leva sui dubbi che si stanno facendo spazio in lui.

Scoperta letale: Alastor ~Hazbin Hotel~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora