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La sedia accanto alla mia si spostò. Ryan si sedette in quel banco. Lo riconobbi senza dovermi voltare, soltanto dal profumo che portava che trovai improvvisamente nauseante.

Si girò completamente con il corpo verso di me per cui mi sentii costretta ad alzare lo sguardo. In volto aveva stampato un sorrisetto compiaciuto terribilmente snervante.

"Due giorni sono scaduti." mi ricordò, come se fosse possibile dimenticarmi di quel meschino ricatto.

"Va bene." dissi soltanto.

Inarcò un sopracciglio. "Va bene cosa?"

"Va bene, accetto l'accordo." sibilai a denti stretti. Strinsi la mano in un pugno. Nella mia testa stavo contando affinché non perdessi la pazienza.

Il suo sorriso si allargò, vittorioso. "Hai sentito, Wesley?" fece, reclamando la sua attenzione.

Wesley era da poco entrato in classe, seguito da Adam e Tyler. Wesley gli dedicò un'occhiata gelida. I lineamenti del viso contratti, così come la postura del suo corpo. Non l'avevo mai visto tanto serio, tanto arrabbiato; neanche alla serata di Halloween, quando mi avevano aggredita.

"Sta di nuovo con me, sei appena stato scaricato." gli disse, sghignazzando. Alzò un braccio, facendolo scorrere attorno alle mie spalle.

Mi irrigidii.

"È meglio che ti ci abitui."

Il modo in cui lo disse mi fece rabbrividire. Suonava come un avvertimento.

Quella mattinata fu un incubo: sopportarlo si rivelò più difficile di quanto avessi immaginato. Ogni volta che mi sfiorava soltanto mi si chiudeva lo stomaco, l'istinto di scostarmi era forte; dovetti combatterlo. Guardai l'orologio ripetutamente, sembrava che il tempo non volesse scorrere più. Le ore, anche solo i minuti, mi sembravano eterni.

Rimasi finalmente sola quando andai in bagno. Temporeggiai, godendomi la mia solitudine.

"Pssst!" sussurrò qualcuno. Quando seguii quel suono, trovai Wesley nascosto dentro ad una cabina del bagno.

"Wes! Che ci fai qui!?" esclamai, spalancando gli occhi per la sorpresa.

"Ti ho vista arrivare dall'altra parte del corridoio e mi sono intrufolato qua dentro." disse, scrollando le spalle. "Mi mancavi, Ley. Non ce la facevo più."

Azzerai la distanza che ci separava, nascondendomi nel suo abbraccio. "Mi sei mancato anche tu." mormorai.

Mi prese il viso tra le mani con delicatezza e mi baciò dolcemente.

"Potresti finire nei guai se qualcuno dovesse vederti qua dentro, lo sai?"

"Per te, Ley, farei qualsiasi cosa. Mi prenderei le peggiori punizioni se questo dovesse significare vederti anche per soli cinque minuti."

Sorrisi sulle sue labbra.

"Ora devo andare." sospirai. "Ci sentiamo per messaggio, okay?"

Wesley annuì, in viso un'espressione triste.

Gli lasciai un ultimo veloce bacio sulle labbra e uscii dal bagno prima che Ryan si insospettisse troppo e cominciasse a farmi troppe domande.

"Quanto ci metti a fare pipì?" sbottò infatti, quando ci rincontrammo.

"Ho il timer anche per stare in bagno?" feci, infastidita. "Mi sono lavata le mani, sai..." sbuffai, alzando gli occhi al cielo.

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