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sorpresa!!

Tyler's pov

Mio fratello irruppe in casa come una furia, venendo dritto verso la cucina. Chissà come sapeva che mi avrebbe trovato lì.

"Cos'è questa storia che ti saresti fidanzato con Charlotte?!" domandò.

Rimasi con la pizza che stavo mangiando a mezz'aria. "E questa da dove esce?"

"Me l'ha detto Beverley." Rispose, lasciandomi sorpreso.

Nell'udire il suo nome raddrizzai la schiena. "E lei che ne sa?"

"Sembra che Charlotte ci tenesse particolarmente a farglielo sapere."

Alzai gli occhi al cielo. "Fidanzati è una parola eccessiva, comunque. Diciamo che le ho concesso l'esclusività per quanto riguarda vedersi con altre persone. Sessualmente parlando, nel caso non l'avessi capito."

"Ho capito, idiota." sbottò.

"Non capisco cosa ti importi, non devi averci a che fare tu né andarci a letto."

"E per fortuna!"

"Può essere parecchio capricciosa a volte ma su quel piano ci sa fare."

"Sai cos'altro ha detto a Beverley?"

"Puoi andare dritto al punto invece di farti questi indovinelli? Sto cominciando ad annoiarmi." Sbuffai.

"Le ha detto di togliersi di mezzo, di farsi da parte o qualcosa del genere. Il concetto rimane quello, comunque."

Serrai la bocca. "Beh, se le ha dato retta le è bastato veramente poco per convincersi, non trovi?"

"Trovo che se le ha dato retta abbia preso la scelta giusta."

Inarcai un sopracciglio, fissandolo innervosito.

"Quella ragazza ti stava cambiando Tyler, in positivo. Scherzavi, ridevi, sorridevi... ti confidavi persino. Ti stavi finalmente schiudendo dal guscio in cui ti sei rifugiato per anni... e io ero davvero felice di questi tuoi progressi. Ma tu l'hai sempre data per scontata e lei si è stancata. Perché è questo quello che succede quando non apprezzi qualcosa che hai: ti scivola dalle mani, senza che neanche te ne accorga. Un giorno è lì e il giorno dopo non c'è più. E tu sei ritornato il vecchio chiuso e cupo Tyler di sempre. Sono stato egoista a dire il vero. Le ho chiesto di non farlo, di non buttare all'aria ciò che avevate voi due. Poi però ho capito che non era giusto, nei suoi confronti. Lei merita di meglio. Merita di essere apprezzata. Merita che qualcuno se la tenga stretta e che abbia paura di farsela scivolare via."

"Ti sei innamorato di lei? Perché non ci provi? Potresti avere qualche speranza secondo me." Dissi, con un tono freddo. Non so perché glielo chiesi a dire il vero, ero arrabbiato e offeso e quello era il miglior metodo di difesa che conoscevo: cercare di colpire il prossimo.

"Dio... ma ti senti?" sibilò. "Dopo il discorso che ti ho fatto questo è tutto ciò che sai dirmi?"

Non risposi. Distolsi lo sguardo, puntandolo altrove.

"Cresci, Tyler!" sbottò, andandosene via.

Sentii la porta della sua stanza sbattere.

Fissai la bottiglia d'acqua davanti a me. Aveva il tappo rosa e l'etichetta rosa. Fu inevitabile pensare a Beverley, ricordandomi di quell'episodio al supermercato. "A lei saresti piaciuta." Dissi a voce alta. Poi l'afferrai e la gettai dentro al lavandino con violenza.

Il mattino seguente, a scuola, attesi che Charlotte arrivasse. Mi appoggiai con la schiena contro il mio armadietto, spazientito.

Davanti a me passò Beverley. Non mi aveva visto o con molte probabilità aveva finto di non vedermi. Con le braccia distese lungo i fianchi attraversò il corridoio. La seguii con lo sguardo, fissandola senza farmi troppi problemi. Sembrava assorta nei suoi pensieri.

Dal primo istanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora