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questo capitolo tratta argomenti sensibili, se non vi sentite a vostro agio vi prego di saltare almeno le scene.

(perdonate il ritardo, l'influenza non ha risparmiato neanche me)

canzoni per il capitolo:

iris - goo goo dolls

look after you - the fray

home - edith whiskers

anchor- novo amor

buona lettura🫶🏻

Charlotte mi aveva tormentata per tutta la mattinata a suon di frecciatine e occhiate fulminanti.

Sospirai bruscamente quando, all'ultima ora di lezione, realizzai di essermela tolta di torno anche solo per quel breve periodo di tempo.

Tyler si sedette nel banco accanto al mio. La mia fronte corrucciata si rilassò spontaneamente nel vederlo. Era surreale come fosse passato da essere fonte di nervosismo al trasmettermi persino pace.

Le due cheerleaders, sue spasimanti, sfilarono davanti a noi ancheggiando e sventolando i capelli, mettendosi in mostra ai suoi occhi con sorrisetti ammiccanti. Le seguii con lo sguardo, giocherellando nervosamente con il bordo della mia camicia.

Si sedettero dietro di noi, salutando altre ragazze che conoscevano.

"Hai sentito che si è lasciato con Charlotte?" sussurrò una di loro. Forse pensavano veramente di non essere sentite, eppure, il loro discorso mi arrivò alle orecchie abbastanza chiaro.

"Si, è durata più di quanto mi aspettassi. È ancora più irritante del solito adesso." disse l'altra, parlando sempre con un tono di voce bassa.

"Si dice in giro che sia stato per colpa della Sanchez." bisbigliò un'altra.

Mi irrigidii quando sentii pronunciare il mio nome.

"Becka ha detto di averli visti ieri, al solito locale, comportarsi in modi piuttosto intimi."

Ricordai il racconto di Tyler riguardo alle vicende di quella serata ed effettivamente agli occhi degli altri potevano essere state scene parecchio fraintendibili.

"Si! Lei lo toccava! E hanno ballato insieme!" spettegolò proprio Becka.

"Ma che ci troveranno tutti in lei ultimamente! Con lui, sarebbero tre giocatori della squadra di football che si è passata!"

Mi voltai di scatto verso di loro. Tutte e quattro si immobilizzarono, spalancando gli occhi. "Voi siete veramente così stupide?"

L'ultima che aveva parlato inarcò le sopracciglia, incrociando le braccia al petto indispettita.

"Becka, carissima, forse la prossima volta che vai nei locali dovresti concentrarti sulla tua di vita anziché fare da spettatrice alla mia."

Becka balbettò qualcosa di incomprensibile.

"Senti... carina... non pensare di essere chissà cosa..."

"A quanto pare, invece, lo sono, dal momento che riesco ad essere l'unico vostro argomento di conversazione non appena vi vedete." ribattei.

"Presuntuosa e antipatica, confermo quello che ho detto prima: non so proprio cosa ci trovino in te!"

"Tutto ciò che non trovano in te." obbiettai.

Dal primo istanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora