Dal primo istante

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canzoni per il capitolo
jealousy, jealousy Olivia Rodrigo
Uncover Zara Larsson
Anchor Novo Amor
Unconditionally Katy Perry

"Ciao, Beverley, sono di nuovo io." esclamò la ragazza che a san Valentino mi aveva consegnato la rosa. Era apparsa alle mie spalle, cogliendomi di sorpresa mentre trafficavo nel mio armadietto.

"Ciao..." la salutai.

"Ho una cosa per te." disse, sorridente. Da dietro alla schiena rivelò una rosa rossa, che mi porse.

"E questa da dove arriva?" allungai la mano, incerta. "Non è più san Valentino."

"C'è un bigliettino, leggilo." mi consigliò. Mi fece l'occhiolino, salutandomi con la mano prima di sgattaiolare via.

Corrugai la fronte. Aprii il piccolo pezzo di carta attaccato ad essa e lo lessi. Le mie labbra si aprirono in un sorriso spontaneo. 'Così puoi conservarla', c'era scritto.

"Te la sei comprata da sola?" domandò Charlotte. Con le braccia incrociate sul petto, mi scoccò un'occhiataccia.

"Come ti viene in mente?! Per caso l'hai già fatto qualche volta?" ribattei. Infilai la rosa nell'armadietto immediatamente, chiudendolo ed evitando altri spiacevoli inconvenienti.

Schioccò la lingua. Si avvicinò a me con passo lento, girandomi attorno come un serpente velenoso che stava decidendo in quale punto affondare i propri denti. "Tu lo sai vero, che non sei né la prima né l'unica per lui?"

Sbuffai e alzai gli occhi al cielo, già esausta da quella conversazione.

"Sai invece chi è stata la prima? Io. E questo non si potrà mai cambiare, che lui voglia o no e che ti piaccia o meno. Il suo primo amore, il suo primo bacio, la sua prima volta..."

Sentii l'irritazione e la rabbia ammontate dentro di me. Strinsi la mano attorno al manico della mia borsa e mi morsi l'interno della guancia. Mi stavo trattenendo fin troppo, solo per proteggere la mia condotta e reputazione scolastica.

"È con me che ha imparato tutte le cose che adesso fa con te. Il modo in cui ti bacia... quelle labbra sono state prima nella mia bocca e anche da altre parti, in tutte le parti del mio corpo. Ed è sempre con me che ha imparato tutte le cose che fate a letto, come usare le mani e dove usarle..."

"Non mi interessa." borbottai.

"Stai solo fingendo che non ti interessi in realtà ma so che non è così. Sei solo una novità per lui, una preda che prima o poi acchiapperà, con cui stancherà di giocare e neanche mangerà. Come fanno i gatti, solo per puro e sadico divertimento. E allora tornerà da me, da dove è stato bene in fondo."

"Bene, se hai finito il tuo monologo io avrei cose migliori da fare." dissi. Le rivolsi un fintissimo sorriso e la superai con una spallata. Stavo contemplando l'idea di tornare indietro, afferrarla e trascinarla per tutto il corridoio. Non lo feci, proseguii dritta.
La mia strada venne interrotta da qualcuno che mi incrociò, su cui andai a sbattere. "Wesley." constatai, con disappunto, quando alzai gli occhi su di lui.

"Ho una curiosità." esordì in quel modo.

Alzai gli occhi e sospirai. "Muoio dalla voglia di sapere riguardo a cosa." commentai, sarcastica e puntigliosa.

Lui corrugò la fronte, guardandomi. "È sempre stato lui,
non è vero?" domandò. "Questa notte mi è ritornato in mente quando stavamo giocando ad obbligo o verità, e Rachel ti chiese se ti fossi presa una cotta per qualcuno del nostro gruppo e tu guardasti me. Ma non ero io, quello di cui eri infartuata. Lei lo sapeva."