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Suonai al campanello, guardandomi attorno in attesa che qualcuno venisse ad aprirmi.

Jayden apparve sulla soglia della porta di casa sua. "Che sorpresa!" esclamò quando mi vide, fuori dal suo cancello.

"C'è... Tyler?"

"Si, entra." rispose, pigiando sul tasto di apertura del cancello. Lo spinsi, avviandomi verso l'ingresso. Mi pulii in piedi, indugiando.

"Avanti." mi invitò a seguirlo, chiudendosi la porta alle spalle. La casa era silenziosa e deserta, come le altre volte che l'avevo vista. Di Tyler non c'era neanche l'ombra.

"Probabilmente sta dormendo, vuoi andare tu a svegliarlo?" mi chiese con un sorrisetto malizioso in viso.

Gli lanciai un'occhiataccia ammonitoria. "A te l'onore." borbottai, alzando una mano verso le scale.

Jayden scosse la testa divertito, salendo i gradini due per volta. Lo seguii, rimanendo fuori dalla stanza. Entrò senza bussare, irrompendo come un animale selvatico.

"Fratello, svegliati." lo sentii dire.

"Vattene via, lasciami dormire." frignò Tyler, con voce assonnata.

"C'è qualcuno per te, non fare il maleducato!" lo rimproverò.

"Non aspetto nessuno." fece lui.

"Beh allora dico a Beverley di andarsene."

"Cosa?! Che ci fa qua quel diavolo?" sbottò.

Jayden ridacchiò. "Non lo so, chiediglielo direttamente tu. È qui fuori."

Mi affacciai nella sua stanza. Era la prima volta che la vedevo. Si voltò, immerso in un groviglio di lenzuola grigie, con i capelli scompigliati e i segni del cuscino su una guancia.

"Mi presteresti la protezione per i tatuaggi? Quella che mi ha dato Chris è finita."

"E tu avresti interrotto il mio sonno di bellezza per questa sciocchezza?"

Alzai gli occhi al cielo. "Me la presti o no?"

Quando mi girai, Jayden era scomparso. "Ma perché tuo fratello sparisce sempre?"

"È quello uscito ammaccato, tra i due." disse, facendomi persino ridere a quella battuta. Indicò il cassetto del suo comodino. "È lì dentro. E non portartela via, ho solo quella."

Aprii il cassetto. Ritrassi la mano di scatto quando vidi cosa conteneva: scatole di preservativi, sia chiuse che sparpagliati ovunque e un tubetto di lubrificante. La protezione che stavo cercando era sepolta tra quelle cose.

"Che c'è? Non hai mai visto un preservativo?"

"Il pensiero che tu abbia toccato queste cose mentre... ew." Feci una smorfia. Pescai in fretta la crema e lo richiusi.

"Spero per Wesley che tu non sia sempre così schizzinosa." disse, stendendosi sulla schiena. Portò le braccia dietro la testa.

"No, solo quando riguarda te." ribattei.

Tyler inarcò le sopracciglia. "Chissà."

Mi sedetti sul bordo del letto, misi un po' della crema sul palmo della mano e lo spalmai con delicatezza sul tatuaggio.

"Grazie." dissi, posandola sulla scrivania che c'era sull'angolo. Su di essa c'erano impilati dei libri, sia per la scuola che non e una tv. L'armadio, sulla parete di fronte al letto, aveva uno specchio centrale. Da un'anta aperta intravidi abiti prevalentemente scuri.

"Puoi tornare al tuo sonno di bellezza." aggiunsi, avanzando verso la porta.

Tyler si liberò delle coperte, scoprendo il suo corpo mezzo nudo. Mi voltai dall'altra parte, di scatto.

Dal primo istanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora