canzoni consigliate per questo capitolo:
the night we met - Lord Huron
Love in the dark - Adele
Pillowtalk - Zayn
buona lettura🫶🏻
Ero appena scesa dall'autobus quando qualcuno mi si parò davanti, prendendomi alla sprovvista. Tolsi gli auricolari che a quanto pare non erano sufficienti a comunicare alle persone la mia scarsa volontà di interagire con il mondo esterno e prestai attenzione al soggetto.
"Ciao, Beverley. Ti ricordi di me?" Michael mi salutò, sorridendomi radiante. Indossava anche lui una divisa scolastica con cui era impeccabile.
"Michael! Che sorpresa... vederti qua!" esclamai.
"Ero di passaggio e ho pensato di fermarmi a salutarti... spero non ti dispiaccia, non vorrei apparire come una persona invadente." mormorò.
"È stato un pensiero carino il tuo..."
"Non mi hai mai più scritto."
"Oh, beh... quanti giorni sono passati dalla partita? tre? Ho avuto tanti pensieri per la testa, perdonami..." farfugliai, cercando un modo per tirarmi fuori da quella situazione.
"Perdonami tu... non devi sentirti costretta. È solo che... è dalla partita che non faccio altro che pensarti." dichiarò.
Sbattei le palpebre.
"Ecco, ho esagerato... lo sapevo." bisbigliò, imbarazzato.
Il suono di un clacson ci fece sobbalzare entrambi. Ci voltammo entrambi verso l'auto alle nostre spalle. Il finestrino si abbassò lentamente, rivelando il volto di Tyler. Abbassò gli occhiali da sole il tanto giusto per permettergli di squadrarci con quell'espressione arrogante.
"Sei impazzito?!" sbottai.
"Siete in mezzo alla strada." borbottò.
Istintivamente io e Michael ci scostammo, lasciandogli libero il passaggio. Lui avanzò con la macchina. Tuttavia, sostò proprio affianco a noi. Appoggiò il gomito sullo spazio aperto del finestrino, sporgendosi. "La tua scuola non è dall'altra parte della città Melchiorre?"
"Si ma-"
Lo interruppe, senza fargli finire neanche la frase. "E cosa ci fai qui allora?"
"Se lo lasciassi parlare forse potresti saperlo." mi intromisi, sbuffando.
"Volevo salutarla." disse Michael, fin troppo paziente, indicandomi.
"Quindi hai pensato di appostarti come un maniaco nella fermata del pullman in cui scende?"
Alzai gli occhi al cielo. "Sei sempre così maleducato!"
"Se non ti sbrighi, farai piuttosto tardi a lezione. Non pensi?" gli domandò, inarcando un sopracciglio.
Michael infilò le mani nelle tasche dei pantaloni, a disagio.
"Si, si. Allora..." si schiarì la voce. "Ci vediamo un'altra volta." mi disse a voce bassissima, senza neanche incrociare il mio sguardo. Non feci neanche in tempo a ribattere che era già scappato.
"L'hai trattato male senza motivo!"
"E cosa avrei fatto per trattarlo male?"
"Stai scherzando, vero? Gli hai praticamente detto che non ci faceva niente qua e di andarsene!"
"Beh, era la verità. Chissà che scusa ha inventato per farti credere che ci fosse un motivo per cui si trovasse qua."
"Ma cosa te ne frega?!"
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Dal primo istante
RomanceIn questa storia sono presenti scene esplicite, consiglio la lettura ad un pubblico maturo e consapevole Tra Beverley e Tyler non scorre buon sangue. Ma non è sempre stato così, almeno per lei. È cominciato tutto quando l'ha rifiutata senza scrupol...