"Non devi preoccuparti, ho sistemato ogni cosa." fu l'unica cosa che mi disse Tyler, il giorno seguente, a scuola. Non mi guardò neanche mentre mi parlò; mi oltrepassò e andò a sedersi accanto a Charlotte.
"Ieri ho ricevuto una email dal ragazzo misterioso!" ci disse Brianne, elettrizzata.
"Gli hai risposto?" domandò Melanie.
"Ovvio! Non potevo farmi scappare questa occasione! Abbiamo parlato tutta la notte, infatti stamattina non riuscivo ad alzarmi dal letto. È stato... magico. Non abbiamo parlato di grandi cose ma... sentivo un feeling tra noi due, non so come spiegarlo."
Melanie sorrise. "Si capisce da come lo racconti."
"Gli ho scritto il buongiorno ma non mi ha ancora risposta..."
"Magari anche lui è a scuola o dorme ancora... vedrai che ti risponderà." la rassicurò.
"Si, hai ragione!"
Guardai Zack, che origliava la conversazione fingendo di appuntare qualcosa sul suo quaderno. Mi chiesi che intenzioni avesse con lei, quando si sarebbe rivelato.
La mattinata trascorse lenta ed estenuante. Era dura da ammettere ma in parte fu condizionata da Tyler: il suo comportamento così distaccato e freddo nei miei confronti mi faceva soffrire. Tutta quella situazione con lui, in realtà, mi portava dispiacere. Quel passo indietro che aveva compiuto nei miei confronti era inspiegabile per me. Provavo quasi nostalgia verso un periodo, per quanto breve, in cui sembrava persino che fossimo riusciti a trovare una tregua fra noi. Invece eravamo tornati quelli di sempre, che si facevano la guerra, che si degnavano a stento di uno sguardo. Giorno dopo giorno, percepivo che tra me e lui si stesse interponendo una distanza profonda quanto un abisso.
"Booh!" esclamò Charlotte, apparendo dietro di me, forse nell'intento di spaventarmi. La guardai annoiata mentre chiudendo il mio armadietto.
Sbuffai. "Cosa vuoi Charlotte?"
Lei inarcò un sopracciglio.
"Pensi sia stupida? So che non sei qui solo per infastidirmi, per quanto sia comunque nelle tue capacità. Dimmi quello che devi dirmi e sparisci."
"Ti sento un po' stressata." commentò.
"Si, è la tua presenza che mi fa questo effetto."
"Non sarà mica perché Tyler non ti considera?"
Alzai gli occhi al cielo. "Ma tu ogni tanto parli di qualcos'altro che non riguardi lui? Hai altri interessi nella vita? Ogni tanto studi? Perché non ti ho neanche mai vista prendere un appunto."
"Non sono affari tuoi questi." sbottò.
"Fai sempre così? Ti agiti ogni volta che qualcuno ti pone davanti la verità?"
Si raddrizzò con la schiena, trafiggendomi con lo sguardo. "Hai ragione, comunque, ho qualcosa da dirti: io e Tyler stiamo insieme."
"E per quale motivo lo staresti dicendo a me? Congratulazioni?"
"Ora che lo sai hai un motivo sufficiente per togliertelo ufficialmente dalla testa. Puoi prendere in giro lui con la filastrocca del 'ti odiò' ma non me. Io e te sappiamo come stanno veramente le cose."
Avrei voluto dirle tante cose; risponderle a tono come facevo sempre, difendermi, impedirle di trattarmi come meglio le pareva, invece non feci niente di tutto ciò. Rimasi in silenzio, rimanendo immobile dov'ero anche quando lei se ne andò. Mi riscossi poco dopo e decisi di uscire nel cortile per prendere una boccata d'aria.
Avevo gli occhi chiusi e la testa rivolta verso il cielo, lasciando che la brezza fresca mi scompigliasse i capelli, quando qualcuno si sedette accanto a me.
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Dal primo istante
RomanceIn questa storia sono presenti scene esplicite, consiglio la lettura ad un pubblico maturo e consapevole Tra Beverley e Tyler non scorre buon sangue. Ma non è sempre stato così, almeno per lei. È cominciato tutto quando l'ha rifiutata senza scrupol...