canzoni capitolo:
Stay - Rihanna
Traitor - Olivia Rodrigo
Whithout me - EminemTyler's pov.
Non stavo ascoltando una sola parola di quello che Charlotte mi stava dicendo. Il mio sguardo, così come la mia attenzione, erano rivolte unicamente a Beverley.
La vidi toccare la spalla di Brad, uno studente e giocatore della squadra di football e dirgli qualcosa che non riuscii a capire attraverso il labiale. Lui la guardava come la guardavano tutti, mangiandosela con gli occhi e con quel sorriso da idiota che non accennava a sparire.
Poi si baciarono e io rimasi esterrefatto. Sapeva che la stavo guardando, se n'era assicurata prima di farlo. Tenne gli occhi fissi suoi miei tutto il tempo, mentre il fastidio cresceva incontrollato dentro di me. Sarei voluto andare lì e staccarli con violenza e scaraventarlo via. Invece, sempre sotto al suo sguardo, presi Charlotte per mano e la portai di sopra. Volevo ripagarla con la stessa moneta, e peggio. Volevo che pensasse che avremmo fatto qualcosa.
Tuttavia, una volta arrivati nella stanza da letto di Charlotte dovetti assumermi le conseguenze di quell'azione: lei giustamente si era creata delle aspettative che dovevo soddisfare. Affamata, come al suo solito, sollevò la mia felpa, baciandomi e leccandomi sull'addome. La strattonò, perciò me ne liberai, lanciandola sul pavimento. Quando fece per sbottonarmi i cargo cercai di dissuaderla, sganciando il suo abito rosso, dal fatto che il mio uccello stesse riposando profondamente, peggio di un animale in letargo. Inarcò la schiena, spostando i capelli lunghi dietro al collo, mettendo in mostra il seno coperto da un reggiseno in pizzo che le stava sicuramente a pennello. La sfiorai da sopra agli slip, abbinati al reggiseno, e lei mugolò. Mi premette la mano, impaziente ed eccitata.
Poi, all'improvviso, la porta si spalancò, interrompendoci. Mi sollevai dal corpo di Charlotte, voltandomi verso la porta. Zack era entrato nella stanza, Beverley al suo seguito.
"Quale diavolo è il tuo problema?!" gridò Charlotte.
Zack ci coprì con il palmo della mano, disgustato. "Ew! Ti stavo cercando per chiederti dove fosse la torta! Non vuoi spegnere le candeline? Hai già preparato il desiderio da esprimere?"
Beverley indietreggiò. Lo vidi, il dispiacere attraversare i suoi occhi. Avrei dovuto sentirmi compiaciuto, vittorioso, perché ero riuscito nel mio intento. Invece, provai soltanto rimorso.
Distrattamente, sbatté contro uno scaffale che c'era alle sue spalle, facendo cadere a terra diversi oggetti. Abbassò lo sguardo e corrugò la fronte mentre si inchinava per raccogliere qualcosa, che si girò tra le mani.Charlotte si precipitò su di lei, come una saetta e tentò di strapparglielo dalle mani. "Non toccare le mie cose!"
Beverley la spinse indietro con forza, lasciando Charlotte sbigottita. L'oggetto che aveva scatenato tanto scompiglio era una maschera da pagliaccio, priprio quella maschera da pagliaccio.
"Eri tu." disse.
"Non so di cosa tu stia parlando." farfugliò Charlotte, tentando di nascondere l'agitazione.
"Alla festa di Halloween, al mio compleanno, a scuola... tutti quei biglietti anonimi, le continue minacce... le fotografie... sei sempre stata tu." affermò Beverley.
Senza accorgermene mi ero alzato, avvicinandomi a loro due, allarmato dalla piena inaspettata che aveva preso la situazione.
Charlotte incrociò le braccia. "Io sono tornata a scuola da pochissimo! Qualsiasi accusa è del tutto infondata!" provò ad aggrapparsi a qualsiasi cosa, messa ormai all'angolo.
"Oh, non trattarmi da sciocca! È scontato che tu abbia dei complici che hanno fatto il lavoro sporco per te. Quella ragazza... la cheerleader che stranamente ha anche votato per te quando stavamo scegliendo la leader... con chi spesso ti ho vista parlarci, ha eseguito le tue malsane richieste."
STAI LEGGENDO
Dal primo istante
RomanceIn questa storia sono presenti scene esplicite, consiglio la lettura ad un pubblico maturo e consapevole Tra Beverley e Tyler non scorre buon sangue. Ma non è sempre stato così, almeno per lei. È cominciato tutto quando l'ha rifiutata senza scrupol...