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Durante il secondo giorno di gita visitammo una cattedrale e il vasto parco circostante, dove sostammo per consumare il nostro pranzo al sacco.

"Qualcuno ha bevuto troppo ieri." Commentò Wesley.

"Mmh." Brontolai, stringendomi lo stomaco con una mano.

"Chiedilo a Jayden." ridacchiò Brianne, indicandolo.

Jayden era steso sul prato, a pancia in giù, con la testa appoggiata sulle braccia. Dormiva da prima che cominciassero persino a scartare i loro panini.

"Sanchez, come mai non stai mangiando?" domandò la professoressa, scrutandomi.

Abbassai lo sguardo sul mio panino, interdetta.

"Ti vedo un po' pallida."

"Ha... il formaggio, non posso mangiarlo." Improvvisai.

"Il formaggio." Ripeté. "Avresti dovuto comunicarcelo quando abbiamo chiesto se ci fosse qualcuno con allergie o intolleranze."

"Me ne sono dimenticata." dissi.

"Non trovi sia una coincidenza che il professore abbia trovato del vomito, sul retro dell'ostello, dove ha visto delle ombre spostarsi?"

Corrugai la fronte. "Non capisco cosa dovrei c'entrare io con questo."

"Magari non è a causa del formaggio il motivo per cui non stai mangiando. Magari ti sei sentita male ieri notte."

I ragazzi si erano ammutoliti, seguendo la scena preoccupati.

"Dove eravate ieri notte, Sanchez?"

"Perché lo sta chiedendo a me?" Mi innervosii.

La professoressa incrociò le braccia al petto, assumendo un'espressione sospettosa.

"Eravamo in bagno. Brianne ha paura del buio e l'abbiamo accompagnata. Questo ostello è piuttosto grande, non trova?"

Brianne si voltò di scatto verso di me. "Beverley! Ti avevo chiesto di non dire a nessuno di questa mia paura, lo sai che mi vergogno!" finse, spostandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

La professoressa assottigliò gli occhi.

"Che succede?" chiese Jayden, svegliandosi solo in quel momento.

"Per questa volta ve la faccio passare." Disse, raddrizzando le spalle. "La prossima volta che vi prendete anche il tempo per fumarvi le sigarette, ricordatevi almeno di buttare le cicche invece di lasciarle in bella vista sul cemento."

Si voltò e andò verso un gruppo di altri studenti.

Avevo ancora gli occhi spalancati quando Wesley mi aveva guardata, spostando poi lo sguardo su Tyler. Jayden fece altrettanto.

"Il buio, Beverley!?" sbottò Brianne, interrompendo quello scambio di sguardi.

"Non sapevo cos'altro dire! Quella professoressa è un osso duro!"

Ci alzammo in piedi. Jayden barcollò, perdendo l'equilibrio. Tyler imprecò sottovoce, reggendolo per tempo grazie ai suoi riflessi. "Cerca di stare lontano dai guai almeno per mezza giornata." Gli disse.

Jayden fece un sorriso sbilenco. "Posso provarci ma non te lo prometto."

"Giuro che se mi trascinerai in uno dei tuoi casini..."

"È questo il problema? E io che pensavo di stessi persino preoccupando per me; invece... sembra che la tua unica preoccupazione sia sempre e solo te stesso."

Tyler contrasse la mascella. Lo lasciò andare; le braccia gli scivolarono lungo i fianchi. Lo superò e se ne andò più lontano, raggiungendo rapidamente il bus che ci avrebbe riportati all'ostello. Jayden lasciò andare un lungo sospiro.

Dal primo istanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora