Capitolo 6 - Serata al cinema

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SERATA AL CINEMA

Questa sera io e Maryanne andiamo al cinema e poi cena al ristorante thailandese. L'idea è stata mia, perché ho pensato fosse giusto concedersi una serata diversa dal solito divano e telefono e isolamento totale dal resto del mondo, così ho scelto una commedia leggera, ne andiamo pazzi entrambi, e un cibo sperimentale che nessuno dei due ha mai provato, che ci crediate o meno. Alla biglietteria del cinema e al banco delle bevande e pop corn incontriamo solamente ragazzini brufolosi in piena crisi adolescenziale, pieni di insicurezze e bubboni che ti guardano di sbieco pensando a quanto schifo faccia la loro effimera esistenza rispetto all'esistenza di chiunque altro gli capiti sotto gli occhi. Vorrei tanto dire loro "ci siamo passati tutti ragazzi, non vi preoccupate, un bel giorno, senza che ve ne accorgerete e senza ricevere un attestato scritto o una placca, entrerete a far parte del magico mondo degli adulti e scoprirete che non cambia nulla rispetto a prima, a parte, per alcuni di voi per lo meno, spariranno i brufoli e compariranno i problemi". Mi limito ad osservarli con pietà e una riscoperta pazienza, nonostante siano maldestri e dannatamente lenti. Chissà cosa pensano dello schianto di mia moglie. Maryanne si è vestita come se l'avessi invitata ad una sfilata di Coco Chanel, con scarpa col tacco e minigonna, maglione scollato e collana con ciondolo che pende pericolosamente nel precipizio del suo seno rigonfio e sospinto dal prode reggiseno push-up, amico di entrambi i sessi. Probabilmente stanno già fantasticando di una scena porno in cui quest'improbabile pantera bionda se la fa con un moccioso come loro, mentre io dal mio canto, sto fantasticando sulla lolita che sta nella fila accanto, accompagnata dall'amica bassa e larga come un comodino e con il viso da cinghiale. La mia Lolita è vestita in maniera sciatta e priva di una qualsiasi carica sessuale, ha le guance rosate e i capelli in uno chignon disordinato e sbarazzino. Non è la ragazza che fa girare la testa a tutti i suoi coetanei ed è proprio questo quello che mi fa impazzire di lei, la sua innocenza, la sua noncuranza, la sua bellezza intrinseca e nascosta che solo io sembro essere in grado di vedere e apprezzare, mentre tutti sono impegnati a fissare il decoltè di mia moglie. Potrei diventare il suo maestro di vita, il suo confidente, la spalla su cui piangere, ma soprattutto, il suo amante focoso che la introduce al mondo dei piaceri trasgressivi e segreti del mondo degli adulti.

"Sono davvero felice di essere uscita con te stasera"

"Mmh?"

Maryanne mi riporta alla realtà.

"Sento che era da tanto tempo che non ci prendevamo del tempo per noi"

"Già, hai ragione. Tra il lavoro e questa vita frenetica che conduciamo. Non capisco quelli che hanno figli come fanno, o addirittura un cane. Però alle volte bisogna fermarsi un attimo no?"

"Si ed hai scelto davvero un bel film. Non è da te"

"C'ho azzeccato questa volta uh?"

Maryanne mi cinge la vita e mi stringe la mano. Scandaglio il mio cuore o almeno il petto in cerca di un lontano segno di una qualsiasi emozione, ma non trovo nulla. Sono morto dentro. La amo? Credo di si. Cosa significa amare? Dipende. Da cosa? Da cosa intendete per amare. Intendete quell'amare hollywoodiano che non esiste? Quell'amore da favola che è destinato ad essere vissuto ad infinitum in un loop temporale che non va oltre i tre anni o i tre mesi, alcune volte? L'amore quello vero è il rapporto monogamo tra due esseri umani di sesso opposto o non, che assieme affrontano l'evoluzione sentimentale e sessuale del loro rapporto, dall'inizio scintillante e privo di difetti alla fase di convivenza forzata e priva questa volta di significato apparente se non un tacito consenso ed un contratto matrimoniale. Fa schifo? Ha il suo perché e i suoi pregi se lo si sa far funzionare. Vi domandate se sono in grado di far funzionare una relazione impiastricciata ad un matrimonio? Non saprei, so solo che mentre bacio in maniera asettica mia moglie, lei ha gli occhi chiusi, gli inservienti brufolosi hanno la bocca spalancata e stanno fissando lei, mentre io fisso la mia Lolita che ci ha lanciato uno sguardo imbarazzata o forse, come preferisco pensare, leggermente eccitata. Il film si è rivelato divertente, la classica commedia romantica che non smette mai di far incassare soldi ai loro produttori. Durante la proiezione mi sono scolato una soda intera che mi ha costretto a scappare al bagno a quindici minuti dalla fine, dove peraltro mi sono masturbato velocemente pensando fosse la cosa migliore da fare, nel caso la mia signora fosse nel mood per una sveltina serale a letto. Ovviamente l'ho fatto pensando alla mia Lolita che peraltro sedeva quattro file davanti a noi. Per tutta la proiezione l'ho tenuta sott'occhio, mentre ogni tanto rivelava il suo profilo abbagliato dalla luce dello schermo, il suo dolce naso all'in su e quelle labbra carnose e perfettamente disegnate come un fiore appena sbocciato. Mentre ero chiuso in bagno, sarà stata la location e l'assurdità della situazione, sono venuto dopo appena due minuti e la cosa mi ha fatto riflettere. Da quanto tempo era che non mi masturbavo senza l'ausilio del telefono e di un sano video porno tirato giù dal web? Saranno anni credo e non pensavo di esserne più capace, pensavo davvero che tutte quelle ore di tette multimediali mi avessero tolto la capacità di immaginare, invece, inaspettatamente, quella resiste.

Sex Doll (COMPLETO)Where stories live. Discover now