Capitolo 52 - Ultimo flashback con Maryanne

8 0 0
                                    

ULTIMO FLASHBACK CON MARYANNE

La prima volta che ci siamo detti "ti amo" eravamo a casa mia. Era un pomeriggio di Novembre e fuori pioveva a dirotto. Non c'era granchè da fare, eravamo entrambi a casa da lavoro, così avevamo pensato sarebbe stato bello passare l'intera giornata a letto a guardare una serie di film, uno dietro l'altro, fino a che non ci saremmo stufati. Inutile dire che, dopo i primi venti minuti del primo film, stavamo già facendo l'amore sotto le coperte, mentre fuori la pioggia non sembrava voler smettere di imperversare. Ricordo persino il film: Predator, il primo, con Arnold Schwarzenegger. Se dovessi scegliere un momento di felicità, forse l'unico della mia vita, di vera felicità intendo, forse sarebbe questo. Quel dolce far niente, quella sensazione di noncuranza e di spensieratezza nei confronti della vita e quella sicurezza che, nonostante tutto, ci saremo stati l'uno per l'altra. Ho detto svariati "ti amo" nella mia vita, ma quello, è senz'altro il più bello. Avevamo appena finito di fare l'amore e io avevo imparato che non si dichiara mai il proprio sentimento nell'atto sessuale, perché le donne sanno, in cuor loro, che mentre noi facciamo sesso, siamo disposti a dire qualsiasi cosa, ma quel giorno, avevamo finito, eravamo esausti e io ero vuoto di tutto, eppure, sentivo che dovevo dire quelle due parole, ne sentivo il bisogno, la necessità, così presi a guardare Maryanne negli occhi, quegli occhi azzurri come il cielo d'estate, cercando il coraggio di confessare il mio amore e ricordo che lei disse una cosa come "so cosa vuoi dirmi Rob" al che io feci finta di essere sorpreso, mentre sentivo il cuore schizzarmi dalla gola, incredulo che stesse accadendo tutto così genuinamente, quasi fosse un dannato film, e dissi "non so di cosa parli" ma lei non mollava l'osso, sorrideva, senza mai mollare il mio sguardo e disse "non vorrai mica farlo dire a me?" E io continuavo a pensare a quante combinazioni di parole esistono nella nostra lingua e come fosse possibile che davvero, lei avesse intuito quali desideravo con tutto il cuore usare, ma forse, me lo si leggeva davvero negli occhi, così presi la situazione in mano e sentii di fare un salto nel buio e sotto quelle coperte, mentre la pioggia di novembre lavava le strade di Philadelphia, le dissi "ti amo Maryanne" e lei, sorridendo con gli occhi, rispose "ti amo anche io Rob".

Sex Doll (COMPLETO)Where stories live. Discover now